Numeri 15

1 Poi l’Eterno parlò a Mosè, dicendo:

2 “Parla ai figliuoli d’Israele e di’ loro: Quando sarete entrati nel paese che dovrete abitare e che io vi do,

3 e offrirete all’Eterno un sacrifizio fatto mediante il fuoco, olocausto o sacrifizio, per adempimento d’un voto o come offerta volontaria, o nelle vostre feste solenni, per fare un profumo soave all’Eterno col vostro grosso o minuto bestiame,

4 colui che presenterà la sua offerta all’Eterno, offrirà come oblazione un decimo d’efa di fior di farina stemperata col quarto di un hin d’olio,

5 e farai una libazione d’un quarto di hin di vino con l’olocausto o il sacrifizio, per ogni agnello.

6 Se è per un montone, offrirai come oblazione due decimi d’efa di fior di farina stemperata col terzo di un hin d’olio,

7 e farai una libazione d’un terzo di hin di vino come offerta di odor soave all’Eterno.

8 E se offri un giovenco come olocausto o come sacrifizio, per adempimento d’un voto o come sacrifizio d’azioni di grazie all’Eterno,

9 si offrirà, col giovenco, come oblazione, tre decimi d’efa di fior di farina stemperata con la metà di un hin d’olio,

10 e farai una libazione di un mezzo hin di vino: è un sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all’Eterno.

11 Così si farà per ogni bue, per ogni montone, per ogni agnello o capretto.

12 Qualunque sia il numero degli animali che immolerete, farete così per ciascuna vittima.

13 Tutti quelli che sono nativi del paese faranno le cose così, quando offriranno un sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all’Eterno.

14 E se uno straniero che soggiorna da voi, o chiunque dimori fra voi nel futuro, offre un sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all’Eterno, farà come fate voi.

15 Vi sarà una sola legge per tutta l’assemblea, per voi e per lo straniero che soggiorna fra voi; sarà una legge perpetua, di generazione in generazione; come siete voi, così sarà lo straniero davanti all’Eterno.

16 Ci sarà una stessa legge e uno stesso diritto per voi e per lo straniero che soggiorna da voi”.

17 L’Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:

18 “Parla ai figliuoli d’Israele e di’ loro: Quando sarete arrivati nel paese dove io vi conduco,

19 e mangerete del pane di quel paese, ne preleverete un’offerta da presentare all’Eterno.

20 Delle primizie della vostra pasta metterete da parte una focaccia come offerta; la metterete da parte, come si mette da parte l’offerta dell’aia.

21 Delle primizie della vostra pasta darete all’Eterno una parte come offerta, di generazione in generazione.

22 Quando avrete errato e non avrete osservato tutti questi comandamenti che l’Eterno ha dati a Mosè,

23 tutto quello che l’Eterno vi ha comandato per mezzo di Mosè, dal giorno che l’Eterno vi ha dato dei comandamenti e in appresso, nelle vostre successive generazioni,

24 se il peccato è stato commesso per errore, senza che la raunanza se ne sia accorta, tutta la raunanza offrirà un giovenco come olocausto di soave odore all’Eterno, con la sua oblazione e la sua libazione secondo le norme stabilite, e un capro come sacrifizio per il peccato.

25 E il sacerdote farà l’espiazione per tutta la raunanza dei figliuoli d’Israele, e sarà loro perdonato, perché è stato un peccato commesso per errore, ed essi hanno portato la loro offerta, un sacrifizio fatto all’Eterno mediante il fuoco, e il loro sacrifizio per il peccato dinanzi all’Eterno, a causa del loro errore.

26 Sarà perdonato a tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele e allo straniero che soggiorna in mezzo a loro, perché tutto il popolo ha peccato per errore.

27 Se è una persona sola che pecca per errore, offra una capra d’un anno come sacrifizio per il peccato.

28 E il sacerdote farà l’espiazione dinanzi all’Eterno per la persona che avrà mancato commettendo un peccato per errore; e quando avrà fatta l’espiazione per essa, le sarà perdonato.

29 Sia che si tratti d’un nativo del paese tra i figliuoli d’Israele o d’uno straniero che soggiorna fra voi, avrete un’unica legge per colui che pecca per errore.

30 Ma la persona che agisce con proposito deliberato, sia nativo del paese o straniero, oltraggia l’Eterno; quella persona sarà sterminata di fra il suo popolo.

31 Siccome ha sprezzato la parola dell’Eterno e ha violato il suo comandamento, quella persona dovrà essere sterminata; porterà il peso della sua iniquità”.

32 Or mentre i figliuoli d’Israele erano nel deserto, trovarono un uomo che raccoglieva delle legna in giorno di sabato.

33 Quelli che l’aveano trovato a raccogliere le legna lo menarono a Mosè, ad Aaronne e a tutta la raunanza.

34 E lo misero in prigione, perché non era ancora stato stabilito che cosa gli si dovesse fare.

35 E l’Eterno disse a Mosè: “Quell’uomo dev’esser messo a morte; tutta la raunanza lo lapiderà fuori del campo”.

36 Tutta la raunanza lo menò fuori del campo e lo lapidò; e quello morì, secondo l’ordine che l’Eterno avea dato a Mosè.

37 L’Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:

38 “Parla ai figliuoli d’Israele e di’ loro che si facciano, di generazione in generazione, delle nappe agli angoli delle loro vesti, e che mettano alla nappa d’ogni angolo un cordone violetto.

39 Sarà questa una nappa d’ornamento, e quando la guarderete, vi ricorderete di tutti i comandamenti dell’Eterno per metterli in pratica; e non andrete vagando dietro ai desideri del vostro cuore e dei vostri occhi che vi trascinano alla infedeltà.

40 Così vi ricorderete di tutti i miei comandamenti, li metterete in pratica, e sarete santi al vostro Dio.

41 Io sono l’Eterno, il vostro Dio, che vi ho tratti dal paese d’Egitto per essere vostro Dio. Io sono l’Eterno, l’Iddio vostro”.

Numeri 16

1 Or Kore, figliuolo di Itshar, figliuolo di Kehath, figliuolo di Levi, insieme con Dathan e Abiram figliuoli di Eliab, e On, figliuolo di Peleth, tutti e tre figliuoli di Ruben,

2 presero altra gente e si levaron su in presenza di Mosè, con duecentocinquanta uomini dei figliuoli d’Israele, principi della raunanza, membri dei consiglio, uomini di grido;

3 e, radunatisi contro Mosè e contro Aaronne, dissero loro: “Basta! tutta la raunanza, tutti fino ad uno son santi, e l’Eterno è in mezzo a loro; perché dunque v’innalzate voi sopra la raunanza dell’Eterno?”

4 Quando Mosè ebbe udito questo, si prostrò colla faccia a terra;

5 poi parlò a Kore e a tutta la gente ch’era con lui, dicendo: “Domattina l’Eterno farà conoscere chi è suo e chi è santo, e se lo farà avvicinare: farà avvicinare a se colui ch’egli avrà scelto.

6 Fate questo: prendete de’ turiboli, tu, Kore, e tutta la gente che è con te;

7 e domani mettetevi del fuoco, e ponetevi su del profumo dinanzi all’Eterno; e colui che l’Eterno avrà scelto sarà santo. Basta, figliuoli di Levi!”

8 Mosè disse inoltre a Kore: “Ora ascoltate, o figliuoli di Levi!

9 E’ egli poco per voi che l’Iddio d’Israele v’abbia appartati dalla raunanza d’Israele e v’abbia fatto accostare a sé per fare il servizio del tabernacolo dell’Eterno e per tenervi davanti alla raunanza affin d’esercitare a pro suo il vostro ministerio?

10 Egli vi fa accostare a sé, te e tutti i tuoi fratelli figliuoli di Levi con te, e cercate anche il sacerdozio?

11 E per questo tu e tutta la gente che è teco vi siete radunati contro l’Eterno! poiché chi è Aaronne che vi mettiate a mormorare contro di lui?”

12 E Mosè mandò a chiamare Dathan e Abiram, figliuoli di Eliab; ma essi dissero: “Noi non saliremo.

13 E’ egli poco per te l’averci tratti fuori da un paese ove scorre il latte e il miele, per farci morire nel deserto, che tu voglia anche farla da principe, si, da principe su noi?

14 E poi, non ci hai davvero condotti in un paese dove scorra il latte e il miele, e non ci hai dato possessi di campi e di vigne! Credi tu di potere render cieca questa gente? Noi non saliremo”.

15 Allora Mosè si adirò forte e disse all’Eterno: “Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino, e non ho fatto torto ad alcuno di loro”.

16 Poi Mosè disse a Kore: “Tu e tutta la tua gente trovatevi domani davanti all’Eterno: tu e loro, con Aaronne;

17 e ciascun di voi prenda il suo turibolo, vi metta del profumo, e porti ciascuno il suo turibolo davanti all’Eterno: saranno duecentocinquanta turiboli. Anche tu ed Aaronne prenderete ciascuno il vostro turibolo”.

18 Essi dunque presero ciascuno il suo turibolo, vi misero del fuoco, vi posero su del profumo, e si fermarono all’ingresso della tenda di convegno; lo stesso fecero Mosè ed Aaronne.

19 E Kore convocò tutta la raunanza contro Mosè ed Aaronne all’ingresso della tenda di convegno; e la gloria dell’Eterno apparve a tutta la raunanza.

20 E l’Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo:

21 “Separatevi da questa raunanza, e io li consumerò in un attimo”.

22 Ma essi, prostratisi con la faccia a terra, dissero: “O Dio, Dio degli spiriti d’ogni carne! Un uomo solo ha peccato, e ti adireresti tu contro tutta la raunanza?”

23 E l’Eterno parlò a Mosè, dicendo:

24 “Parla alla raunanza e dille: Ritiratevi d’intorno alla dimora di Kore, di Dathan e di Abiram”.

25 Mosè si levò e andò da Dathan e da Abiram; e gli anziani d’Israele lo seguirono.

26 Ed egli parlò alla raunanza, dicendo: “Allontanatevi dalle tende di questi uomini malvagi, e non toccate nulla di ciò ch’è loro, affinché non abbiate a perire a cagione di tutti i loro peccati”.

27 Così quelli si ritirarono d’intorno alla dimora di Kore, di Dathan e di Abiram. Dathan ed Abiram uscirono, e si fermarono all’ingresso delle loro tende con le loro mogli, i loro figliuoli e i loro piccini. E Mosè disse:

28 “Da questo conoscerete che l’Eterno mi ha mandato per fare tutte queste cose, e che io non le ho fatte di mia testa.

29 Se questa gente muore come muoion tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, l’Eterno non mi ha mandato;

30 ma se l’Eterno fa una cosa nuova, se la terra apre la sua bocca e li ingoia con tutto quello che appartiene loro e s’essi scendono vivi nel soggiorno de’ morti, allora riconoscerete che questi uomini hanno disprezzato l’Eterno”.

31 E avvenne, com’egli ebbe finito di proferire tutte queste parole, che il suolo si spaccò sotto i piedi di coloro,

32 la terra spalancò la sua bocca e li ingoiò: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Kore, e tutta la loro roba.

33 E scesero vivi nel soggiorno de’ morti; la terra si richiuse su loro, ed essi scomparvero di mezzo all’assemblea.

34 Tutto Israele ch’era attorno ad essi fuggì alle loro grida; perché dicevano: “Che la terra non inghiottisca noi pure!”

35 E un fuoco uscì dalla presenza dell’Eterno e divorò i duecentocinquanta uomini che offrivano il profumo.

36 Poi l’Eterno parlò a Mosè, dicendo:

37 “Di’ a Eleazar, figliuolo del sacerdote Aaronne, di trarre i turiboli di mezzo all’incendio e di disperdere qua e là il fuoco, perché quelli son sacri;

38 e dei turiboli di quegli uomini che hanno peccato al prezzo della loro vita si facciano tante lamine battute per rivestirne l’altare, poiché sono stati presentati davanti all’Eterno e quindi son sacri; e serviranno di segno ai figliuoli d’Israele”.

39 E il sacerdote Eleazar prese i turiboli di rame presentati dagli uomini ch’erano stati arsi; e furon tirati in lamine per rivestirne l’altare,

40 affinché servissero di ricordanza ai figliuoli d’Israele, e niun estraneo che non sia della progenie d’Aaronne s’accosti ad arder profumo davanti all’Eterno ed abbia la sorte di Kore e di quelli ch’eran con lui. Eleazar fece come l’Eterno gli avea detto per mezzo di Mosè.

41 Il giorno seguente, tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele mormorò contro Mosè ed Aaronne dicendo: “Voi avete fatto morire il popolo dell’Eterno”.

42 E avvenne che, come la raunanza si faceva numerosa contro Mosè e contro Aaronne, i figliuoli d’Israele si volsero verso la tenda di convegno; ed ecco che la nuvola la ricoprì, e apparve la gloria dell’Eterno.

43 Mosè ed Aaronne vennero davanti alla tenda di convegno.

44 E l’Eterno parlò a Mosè, dicendo:

45 “Toglietevi di mezzo a questa raunanza, e io li consumerò in un attimo”. Ed essi si prostrarono con la faccia a terra.

46 E Mosè disse ad Aaronne: “Prendi il turibolo, mettivi del fuoco di sull’altare, ponvi su del profumo, e portalo presto in mezzo alla raunanza e fa’ l’espiazione per essi; poiché l’ira dell’Eterno è scoppiata, la piaga è già cominciata”.

47 E Aaronne prese il turibolo, come Mosè avea detto; corse in mezzo all’assemblea, ed ecco che la piaga era già cominciata fra il popolo; mise il profumo nel turibolo e fece l’espiazione per il popolo.

48 E si fermò tra i morti e i vivi, e la piaga fu arrestata.

49 Or quelli che morirono di quella piaga furono quattordicimila settecento, oltre quelli che morirono per il fatto di Kore.

50 Aaronne tornò a Mosè all’ingresso della tenda di convegno e la piaga fu arrestata.

Numeri 17

1 Poi l’Eterno parlò a Mosè, dicendo:

2 “Parla ai figliuoli d’Israele, e fatti dare da loro delle verghe: una per ogni casa dei loro padri: cioè, dodici verghe da parte di tutti i loro principi secondo le case dei loro padri; scriverai il nome d’ognuno sulla sua verga;

3 e scriverai il nome d’Aaronne sulla verga di Levi; poiché ci sarà una verga per ogni capo delle case dei loro padri.

4 E riporrai quelle verghe nella tenda di convegno, davanti alla testimonianza, dove io mi ritrovo con voi.

5 E avverrà che l’uomo che io avrò scelto sarà quello la cui verga fiorirà; e farò cessare davanti a me i mormorii che i figliuoli d’Israele fanno contro di voi”.

6 E Mosè parlò ai figliuoli d’Israele, e tutti i loro principi gli dettero una verga per uno, secondo le case dei loro padri: cioè, dodici verghe; e la verga d’Aaronne era in mezzo alle verghe loro.

7 E Mosè ripose quelle verghe davanti all’Eterno nella tenda della testimonianza.

8 E avvenne, l’indomani, che Mosè entrò nella tenda della testimonianza; ed ecco che la verga d’Aaronne per la casa di Levi aveva fiorito, gettato dei bottoni, sbocciato dei fiori e maturato delle mandorle.

9 Allora Mosè tolse tutte le verghe di davanti all’Eterno e le portò a tutti i figliuoli d’Israele; ed essi le videro e presero ciascuno la sua verga.

10 E l’Eterno disse a Mosè: “Riporta la verga d’Aaronne davanti alla testimonianza, perché sia conservata come un segno ai ribelli; onde sia messo fine ai loro mormorii contro di me, ed essi non muoiano”.

11 Mosè fece così; fece come l’Eterno gli avea comandato.

12 E i figliuoli d’Israele dissero a Mosè: “Ecco, periamo! siam perduti! siam tutti perduti!

13 Chiunque s’accosta, chiunque s’accosta al tabernacolo dell’Eterno, muore; dovrem perire tutti quanti?”

Numeri 18

1 E l’Eterno disse ad Aaronne: “Tu, i tuoi figliuoli e la casa di tuo padre con te porterete il peso delle iniquità commesse nel santuario; e tu e i tuoi figliuoli porterete il peso delle iniquità commesse nell’esercizio del vostro sacerdozio.

2 E anche i tuoi fratelli, la tribù di Levi, la tribù di tuo padre, farai accostare a te, affinché ti siano aggiunti e ti servano quando tu e i tuoi figliuoli con te sarete davanti alla tenda della testimonianza.

3 Essi faranno il servizio sotto i tuoi ordini in tutto quel che concerne la tenda; soltanto non si accosteranno agli utensili del santuario né all’altare affinché non moriate e gli uni e gli altri.

4 Essi ti saranno dunque aggiunti, e faranno il servizio della tenda di convegno in tutto ciò che la concerne, e nessun estraneo s’accosterà a voi.

5 E voi farete il servizio del santuario e dell’altare affinché non vi sia più ira contro i figliuoli d’Israele.

6 Quanto a me, ecco, io ho preso i vostri fratelli, i Leviti, di mezzo ai figliuoli d’Israele; dati all’Eterno, essi son rimessi in dono a voi per fare il servizio della tenda di convegno.

7 E tu e i tuoi figliuoli con te eserciterete il vostro sacerdozio in tutto ciò che concerne l’altare e in ciò ch’è di la dal velo; e farete il vostro servizio. Io vi do l’esercizio del sacerdozio come un dono; l’estraneo che si accosterà sarà messo a morte”.

8 L’Eterno disse ancora ad Aaronne: “Ecco, di tutte le cose consacrate dai figliuoli d’Israele io ti do quelle che mi sono offerte per elevazione: io te le do, a te e ai tuoi figliuoli, come diritto d’unzione, per legge perpetua.

9 Questo ti apparterrà fra le cose santissime non consumate dal fuoco: tutte le loro offerte, vale a dire ogni oblazione, ogni sacrifizio per il peccato e ogni sacrifizio di riparazione che mi presenteranno; son tutte cose santissime che apparterranno a te ed ai tuoi figliuoli.

10 Le mangerai in luogo santissimo; ne mangerà ogni maschio; ti saranno cose sante.

11 Questo ancora ti apparterrà: i doni che i figliuoli d’Israele presenteranno per elevazione, e tutte le loro offerte agitate; io le do a te, ai tuoi figliuoli e alle tue figliuole con te, per legge perpetua. Chiunque sarà puro in casa tua ne potrà mangiare.

12 Ti do pure tutte le primizie ch’essi offriranno all’Eterno: il meglio dell’olio e il meglio del mosto e del grano.

13 Le primizie di tutto ciò che produrrà la loro terra e ch’essi presenteranno all’Eterno saranno tue. Chiunque sarà puro in casa tua ne potrà mangiare.

14 Tutto ciò che sarà consacrato per voto d’interdetto in Israele sarà tuo.

15 Ogni primogenito d’ogni carne ch’essi offriranno all’Eterno, così degli uomini come degli animali, sarà tuo; però, farai riscattare il primogenito dell’uomo, e farai parimente riscattare il primogenito d’un animale impuro.

16 E quanto al riscatto, li farai riscattare dall’età di un mese, secondo la tua stima, per cinque sicli d’argento, a siclo di santuario, che è di venti ghere.

17 Ma non farai riscattare il primogenito della vacca né il primogenito della pecora né il primogenito della capra; sono cosa sacra; spanderai il loro sangue sull’altare, e farai fumare il loro grasso come sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all’Eterno.

18 La loro carne sarà tua; sarà tua come il petto dell’offerta agitata e come la coscia destra.

19 Io ti do, a te, ai tuoi figliuoli e alle tue figliuole con te, per legge perpetua, tutte le offerte di cose sante che i figliuoli d’Israele presenteranno all’Eterno per elevazione. E un patto inalterabile, perpetuo, dinanzi all’Eterno, per te e per la tua progenie con te”.

20 L’Eterno disse ancora ad Aaronne: “Tu non avrai alcun possesso nel loro paese, e non ci sarà parte per te in mezzo a loro; io sono la tua parte e il tuo possesso in mezzo ai figliuoli d’Israele.

21 E ai figliuoli di Levi io do come possesso tutte le decime in Israele in contraccambio del servizio che fanno, il servizio della tenda di convegno.

22 E i figliuoli d’Israele non s’accosteranno più alla tenda di convegno, per non caricarsi d’un peccato che li trarrebbe a morte.

23 Ma il servizio della tenda di convegno lo faranno soltanto i Leviti; ed essi porteranno il peso delle proprie iniquità; sarà una legge perpetua, di generazione in generazione; e non possederanno nulla tra i figliuoli d’Israele;

24 poiché io do come possesso ai Leviti le decime che i figliuoli d’Israele presenteranno all’Eterno come offerta elevata; per questo dico di loro: Non possederanno nulla tra i figliuoli d’Israele”.

25 E l’Eterno parlò a Mosè, dicendo:

26 “Parlerai inoltre ai Leviti e dirai loro: Quando riceverete dai figliuoli d’Israele le decime che io vi do per conto loro come vostro possesso, ne metterete da parte un’offerta da fare all’Eterno: una decima della decima;

27 e l’offerta che avrete prelevata vi sarà contata come il grano che vien dall’aia e come il mosto che esce dallo strettoio.

28 Così anche voi metterete da parte un’offerta per l’Eterno da tutte le decime che riceverete dai figliuoli d’Israele, e darete al sacerdote Aaronne l’offerta che avrete messa da parte per l’Eterno.

29 Da tutte le cose che vi saranno donate metterete da parte tutte le offerte per l’Eterno; di tutto ciò che vi sarà di meglio metterete da parte quel tanto ch’è da consacrare.

30 E dirai loro: Quando ne avrete messo da parte il meglio, quel che rimane sarà contato ai Leviti come il provento dell’aia e come il provento dello strettoio.

31 E lo potrete mangiare in qualunque luogo, voi e le vostre famiglie, perché è la vostra mercede, in contraccambio del vostro servizio nella tenda di convegno.

32 E così non vi caricherete d’alcun peccato, giacché ne avrete messo da parte il meglio; e non profanerete le cose sante de’ figliuoli d’Israele, e non morrete”.

Numeri 19

1 L’Eterno parlò ancora a Mosè e ad Aaronne, dicendo:

2 “Questo è l’ordine della legge che l’Eterno ha prescritta dicendo: Di’ ai figliuoli d’Israele che ti menino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e che non abbia mai portato il giogo.

3 E la darete al sacerdote Eleazar, che la condurrà fuori del campo e la farà scannare in sua presenza.

4 Il sacerdote Eleazar prenderà col dito del sangue della giovenca, e ne farà sette volte l’aspersione dal lato dell’ingresso della tenda di convegno;

5 poi si brucerà la giovenca sotto gli occhi di lui; se ne brucerà la pelle, la carne e il sangue con i suoi escrementi.

6 Il sacerdote prenderà quindi del legno di cedro, dell’issopo, della stoffa scarlatta, e getterà tutto in mezzo al fuoco che consuma la giovenca.

7 Poi il sacerdote si laverà le vesti ed il corpo nell’acqua; dopo di che rientrerà nel campo, e il sacerdote sarà impuro fino alla sera.

8 E colui che avrà bruciato la giovenca si laverà le vesti nell’acqua, farà un’abluzione del corpo nell’acqua, e sarà impuro fino alla sera.

9 Un uomo puro raccoglierà le ceneri della giovenca e le depositerà fuori del campo in luogo puro, dove saranno conservate per la raunanza de’ figliuoli d’Israele come acqua di purificazione: è un sacrifizio per il peccato.

10 E colui che avrà raccolto le ceneri della giovenca si laverà le vesti e sarà impuro fino alla sera. E questa sarà una legge perpetua per i figliuoli d’Israele e per lo straniero che soggiornerà da loro:

11 chi avrà toccato il cadavere di una persona umana sarà impuro sette giorni.

12 Quand’uno si sarà purificato con quell’acqua il terzo e il settimo giorno, sarà puro; ma se non si purifica il terzo ed il settimo giorno, non sarà puro.

13 Chiunque avrà toccato un morto, il corpo d’una persona umana che sia morta e non si sarà purificato, avrà contaminato la dimora dell’Eterno; e quel tale sarà sterminato di mezzo a Israele. Siccome l’acqua di purificazione non è stata spruzzata su lui, egli è impuro; ha ancora addosso la sua impurità.

14 Questa è la legge: Quando un uomo sarà morto in una tenda, chiunque entrerà nella tenda e chiunque sarà nella tenda sarà impuro sette giorni.

15 E ogni vaso scoperto sul quale non sia coperchio attaccato, sarà impuro.

16 E chiunque, per i campi, avrà toccato un uomo ucciso per la spada o morto da sé, o un osso d’uomo, o un sepolcro, sarà impuro sette giorni.

17 E per colui che sarà divenuto impuro si prenderà della cenere della vittima arsa per il peccato, e vi si verserà su dell’acqua viva, in un vaso:

18 poi un uomo puro prenderà dell’issopo, lo intingerà nell’acqua, e ne spruzzerà la tenda, tutti gli utensili e tutte le persone che son quivi, e colui che ha toccato l’osso o l’ucciso o il morto da sé o il sepolcro.

19 L’uomo puro spruzzerà l’impuro il terzo giorno e il settimo giorno, e lo purificherà il settimo giorno; poi colui ch’è stato immondo si laverà le vesti, laverà sé stesso nell’acqua, e sarà puro la sera.

20 Ma colui che divenuto impuro non si purificherà, sarà sterminato di mezzo alla raunanza, perché ha contaminato il santuario dell’Eterno; l’acqua della purificazione non è stata spruzzata su lui; è impuro.

21 Sarà per loro una legge perpetua: Colui che avrà spruzzato l’acqua di purificazione si laverà le vesti; e chi avrà toccato l’acqua di purificazione sarà impuro fino alla sera.

22 E tutto quello che l’impuro avrà toccato sarà impuro; e la persona che avrà toccato lui sarà impura fino alla sera”.

Numeri 20

1 Or tutta la raunanza dei figliuoli d’Israele arrivò al deserto di Tsin il primo mese, e il popolo si fermò a Kades. Quivi morì e fu sepolta Maria.

2 E mancava l’acqua per la raunanza; onde ci fu un assembramento contro Mosè e contro Aaronne.

3 E il popolo contese con Mosè, dicendo: “Fossimo pur morti quando morirono i nostri fratelli davanti all’Eterno!

4 E perché avete menato la raunanza dell’Eterno in questo deserto per morirvi noi e il nostro bestiame?

5 E perché ci avete fatti salire dall’Egitto per menarci in questo tristo luogo? Non è un luogo dove sì possa seminare; non ci son fichi, non vigne, non melagrane, e non c’è acqua da bere”.

6 Allora Mosè ed Aaronne s’allontanarono dalla raunanza per recarsi all’ingresso della tenda di convegno; si prostrarono con la faccia in terra, e la gloria dell’Eterno apparve loro.

7 E l’Eterno parlò a Mosè, dicendo:

8 “Prendi il bastone; e tu e tuo fratello Aaronne convocate la raunanza e parlate a quel sasso, in loro presenza, ed esso darà la sua acqua; e tu farai sgorgare per loro dell’acqua dal sasso, e darai da bere alla raunanza e al suo bestiame”.

9 Mosè dunque prese il bastone ch’era davanti all’Eterno, come l’Eterno gli aveva ordinato.

10 E Mosè ed Aaronne convocarono la raunanza dirimpetto al sasso, e Mosè disse loro: “Ora ascoltate, o ribelli; vi farem noi uscir dell’acqua da questo sasso?”

11 E Mosè alzò la mano, percosse il sasso col suo bastone due volte, e ne uscì dell’acqua in abbondanza; e la raunanza e il suo bestiame bevvero.

12 Poi L’Eterno disse a Mosè e ad Aaronne: “Siccome non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome agli occhi dei figliuoli d’Israele, voi non introdurrete questa raunanza nel paese che io le do”.

13 Queste sono le acque di Meriba dove i figliuoli d’Israele contesero con l’Eterno che si fece riconoscere come il Santo in mezzo a loro.

14 Poi Mosè mandò da Kades degli ambasciatori al re di Edom per dirgli: “Così dice Israele tuo fratello: Tu sai tutte le tribolazioni che ci sono avvenute:

15 come i nostri padri scesero in Egitto e noi in Egitto dimorammo per lungo tempo e gli Egiziani maltrattaron noi e i nostri padri.

16 E noi gridammo all’Eterno ed egli udì la nostra voce e mandò un angelo e ci fece uscire dall’Egitto; ed eccoci ora in Kades, che è città agli estremi tuoi confini.

17 Deh, lasciaci passare per il tuo paese, noi non passeremo né per campi né per vigne e non berremo l’acqua dei pozzi; seguiremo la strada pubblica senza deviare né a destra né a sinistra finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini”.

18 Ma Edom gli rispose: “Tu non passerai sul mio territorio; altrimenti, ti verrò contro con la spada”.

19 I figliuoli d’Israele gli dissero: “Noi saliremo per la strada maestra; e se noi e il nostro bestiame berremo dell’acqua tua, te la pagheremo; lasciami semplicemente transitare a piedi”.

20 Ma quello rispose: “Non passerai!” E Edom mosse contro Israele con molta gente e con potente mano.

21 Così Edom ricusò a Israele il transito per i suoi confini; onde Israele s’allontanò da lui.

22 Tutta la raunanza de’ figliuoli d’Israele si partì da Kades e arrivò al monte Hor.

23 E l’Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne al monte Hor sui confini del paese di Edom, dicendo:

24 “Aaronne sta per esser raccolto presso il suo popolo, e non entrerà nel paese che ho dato ai figliuoli d’Israele, perché siete stati ribelli al mio comandamento alle acque di Meriba.

25 Prendi Aaronne ed Eleazar suo figliuolo e falli salire sul monte Hor.

26 Spoglia Aaronne de’ suoi paramenti, e rivestine Eleazar suo figliuolo; quivi Aaronne sarà raccolto presso il suo popolo, e morrà”.

27 E Mosè fece come l’Eterno aveva ordinato; ed essi salirono sul monte Hor, a vista di tutta la raunanza.

28 Mosè spogliò Aaronne de’ suoi paramenti, e ne rivestì Eleazar, figliuolo di lui; e Aaronne morì quivi sulla cima del monte. Poi Mosè ed Eleazar scesero dal monte.

29 E quando tutta la raunanza vide che Aaronne era morto, tutta la casa d’Israele lo pianse per trenta giorni.

Numeri 21

1 Or il re cananeo di Arad, che abitava il mezzogiorno, avendo udito che Israele veniva per la via di Atharim, combatté contro Israele, e fece alcuni prigionieri.

2 Allora Israele fece un voto all’Eterno, e disse: “Se tu dài nelle mie mani questo popolo, le loro città saranno da me votate allo sterminio”.

3 L’Eterno porse ascolto alla voce d’Israele e gli diede nelle mani i Cananei; e Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città, e a quel luogo fu posto nome Horma.

4 Poi gl’Israeliti si partirono dal monte Hor, movendo verso il mar Rosso per fare il giro del paese di Edom; e il popolo si fe’ impaziente nel viaggio.

5 E il popolo parlò contro Dio e contro Mosè, dicendo: “Perché ci avete fatti salire fuori d’Egitto per farci morire in questo deserto? Poiché qui non c’è né pane né acqua, e l’anima nostra è nauseata di questo cibo tanto leggero”.

6 Allora l’Eterno mandò fra il popolo de’ serpenti ardenti i quali mordevano la gente, e gran numero d’Israeliti morirono.

7 Allora il popolo venne a Mosè e disse: “Abbiamo peccato, perché abbiam parlato contro l’Eterno e contro te; prega l’Eterno che allontani da noi questi serpenti”. E Mosè pregò per il popolo.

8 E l’Eterno disse a Mosè: “Fatti un serpente ardente, e mettilo sopra un’antenna; e avverrà che chiunque sarà morso e lo guarderà, scamperà”.

9 Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra un’antenna; e avveniva che, quando un serpente avea morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, scampava.

10 Poi i figliuoli d’Israele partirono e si accamparono a Oboth;

11 e partitisi da Oboth, si accamparono a Ije-Abarim nel deserto ch’è dirimpetto a Moab dal lato dove sorge il sole.

12 Di là si partirono e si accamparono nella valle di Zered.

13 Poi si partirono di là e si accamparono dall’altro lato dell’Arnon, che scorre nel deserto e nasce sui confini degli Amorei: poiché l’Arnon e il confine di Moab, fra Moab e gli Amorei.

14 Per questo è detto nel Libro delle Guerre dell’Eterno: “…Vaheb in Sufa, e le valli dell’Arnon

15 e i declivi delle valli che si estendono verso le dimore di Ar, e s’appoggiano alla frontiera di Moab”.

16 E di là andarono a Beer, che è il pozzo a proposito del quale l’Eterno disse a Mosè: “Raduna il popolo e io gli darò dell’acqua”.

17 Fu in quell’occasione che Israele cantò questo cantico: “Scaturisci, o pozzo! Salutatelo con canti!

18 Pozzo che i principi hanno scavato, che i nobili del popolo hanno aperto con lo scettro, coi loro bastoni!”

19 Poi dal deserto andarono a Matthana; da Matthana a Nahaliel; da Nahaliel a Bamoth,

20 e da Bamoth nella valle che è nella campagna di Moab, verso l’altura del Pisga che domina il deserto.

21 Or Israele mandò ambasciatori a Sihon, re degli Amorei, per dirgli:

22 “Lasciami passare per il tuo paese; noi non ci svieremo per i campi né per le vigne, non berremo l’acqua dei pozzi; seguiremo la strada pubblica finché abbiamo oltrepassato i tuoi confini”.

23 Ma Sihon non permise a Israele di passare per i suoi confini; anzi radunò tutta la sua gente e uscì fuori contro Israele nel deserto; giunse a Jahats, e diè battaglia a Israele.

24 Israele lo sconfisse passandolo a fil di spada, e conquistò il suo paese dall’Arnon fino al Jabbok, sino ai confini de’ figliuoli di Ammon, poiché la frontiera dei figliuoli di Ammon era forte.

25 E Israele prese tutte quelle città, e abitò in tutte le città degli Amorei: in Heshbon e in tutte le città del suo territorio;

26 poiché Heshbon era la città di Sihon, re degli Amorei, il quale avea mosso guerra al precedente re di Moab, e gli avea tolto tutto il suo paese fino all’Arnon.

27 Per questo dicono i poeti: “Venite a Heshbon! La città di Sihon sia ricostruita e fortificata!

28 Poiché un fuoco è uscito da Heshbon una fiamma dalla città di Sihon; essa ha divorato Ar di Moab,

29 i padroni delle alture dell’Arnon. Guai e te, o Moab! Sei perduto, o popolo di Kemosh! Kemosh ha fatto de’ suoi figliuoli tanti fuggiaschi, e ha dato le sue figliuole come schiave a Sihon, re degli Amorei.

30 Noi abbiamo scagliato su loro le nostre frecce; Heshbon è distrutta fino a Dibon. Abbiam tutto devastato fino a Nofah, il fuoco e giunto fino a Medeba”.

31 Così Israele si stabilì nel paese degli Amorei.

32 Poi Mosè mandò a esplorare Jaezer, e gl’Israeliti presero le città del suo territorio e ne cacciarono gli Amorei che vi si trovavano.

33 E, mutata direzione, risalirono il paese in direzione di Bashan; e Og, re di Bashan, uscì contro loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei.

34 Ma l’Eterno disse a Mosè: “Non lo temere; poiché io lo do nelle tue mani: lui, tutta la sua gente e il suo paese; trattalo com’hai trattato Sihon, re degli Amorei che abitava a Heshbon”.

35 E gli Israeliti batteron lui, coi suoi figliuoli e con tutto il suo popolo, in guisa che non gli rimase più anima viva; e s’impadronirono del suo paese.

Numeri 22

1 Poi i figliuoli d’Israele partirono e si accamparono nelle pianure di Moab, oltre il Giordano di Gerico.

2 Or Balak, figliuolo di Tsippor, vide tutto quello che Israele avea fatto agli Amorei;

3 e Moab ebbe grande paura di questo popolo, ch’era così numeroso; Moab fu preso d’angoscia a cagione de’ figliuoli d’Israele.

4 Onde Moab disse agli anziani di Madian: “Ora questa moltitudine divorerà tutto ciò ch’è dintorno a noi, come il bue divora l’erba dei campi”. Or Balak, figliuolo di Tsippor era, in quel tempo, re di Moab.

5 Egli mandò ambasciatori a Balaam, figliuolo di Beor, a Pethor che sta sul fiume, nel paese de’ figliuoli del suo popolo per chiamarlo e dirgli: “Ecco un popolo è uscito d’Egitto; esso ricopre la faccia della terra, e si è stabilito dirimpetto a me;

6 or dunque vieni, te ne prego, e maledicimi questo popolo; poiché è troppo potente per me; forse così riusciremo a sconfiggerlo, e potrò cacciarlo dal paese; poiché so che chi tu benedici è benedetto, e chi tu maledici è maledetto”.

7 Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono portando in mano la mercede dell’indovino; e, arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di Balak.

8 E Balaam disse loro: “Alloggiate qui stanotte; e vi darò la risposta secondo che mi dirà l’Eterno”. E i principi di Moab stettero da Balaam.

9 Or Dio venne a Balaam e gli disse: “Chi sono questi uomini che stanno da te?”

10 E Balaam rispose a Dio: “Balak, figliuolo di Tsippor, re di Moab, mi ha mandato a dire:

11 Ecco, il popolo ch’è uscito d’Egitto ricopre la faccia della terra; or vieni a maledirmelo; forse riuscirò così a batterlo e potrò cacciarlo”.

12 E Dio disse a Balaam: “Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perché egli è benedetto”.

13 Balaam si levò, la mattina, e disse ai principi di Balak: “Andatevene al vostro paese, perché l’Eterno m’ha rifiutato il permesso di andare con voi”.

14 E i principi di Moab si levarono, tornarono da Balak e dissero: “Balaam ha rifiutato di venir con noi”.

15 Allora Balak mandò di nuovo de’ principi, in maggior numero e più ragguardevoli che que’ di prima.

16 I quali vennero da Balaam e gli dissero: “Così dice Balak, figliuolo di Tsippor: Deh, nulla ti trattenga dal venire da me;

17 poiché io ti ricolmerò di onori farò tutto ciò che mi dirai; vieni dunque, te ne prego, e maledicimi questo popolo”.

18 Ma Balaam rispose e disse ai servi di Balak: “Quand’anche Balak mi desse la sua casa piena d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine dell’Eterno, del mio Dio, per fare cosa piccola o grande che fosse.

19 Nondimeno, trattenetevi qui, anche voi, stanotte, ond’io sappia ciò che l’Eterno mi dirà ancora”.

20 E Dio venne la notte a Balaam e gli disse: “Se quegli uomini son venuti a chiamarti, lèvati e va’ con loro; soltanto, farai ciò che io ti dirò”.

21 Balaam quindi si levò la mattina, sellò la sua asina, e se ne andò coi principi di Moab.

22 Ma l’ira di Dio s’accese perché egli se n’era andato; e l’angelo dell’Eterno si pose sulla strada per fargli ostacolo. Or egli cavalcava la sua asina e avea seco due servitori.

23 L’asina, vedendo l’angelo dell’Eterno che stava sulla strada con la sua spada sguainata in mano, uscì di via e cominciava ad andare per i campi. Balaam percosse l’asina per rimetterla sulla strada.

24 Allora l’angelo dell’Eterno si fermò in un sentiero incavato che passava tra le vigne e aveva un muro di qua e un muro di là.

25 L’asina vide l’angelo dell’Eterno; si serrò al muro e strinse il piede di Balaam al muro; e Balaam la percosse di nuovo.

26 L’angelo dell’Eterno passò di nuovo oltre, e si fermò in un luogo stretto dove non c’era modo di volgersi né a destra né a sinistra.

27 L’asina vide l’angelo dell’Eterno e si sdraiò sotto Balaam; l’ira di Balaam s’accese, ed egli percosse l’asina con un bastone.

28 Allora l’Eterno aprì la bocca all’asina, che disse a Balaam: “Che t’ho io fatto che tu mi percuoti già per la terza volta?”

29 E Balaam rispose all’asina: “Perché ti sei fatta beffe di me. Ah se avessi una spada in mano! t’ammazzerei sull’attimo”.

30 L’asina disse a Balaam: “Non son io la tua asina che hai sempre cavalcata fino a quest’oggi? Sono io solita farti così?” Ed egli rispose: “No”.

31 Allora l’Eterno aprì gli occhi a Balaam, ed egli vide l’angelo dell’Eterno che stava sulla strada, con la sua spada sguainata. Balaam s’inchinò e si prostrò con la faccia in terra.

32 L’angelo dell’Eterno gli disse: “Perché hai percosso la tua asina già tre volte? Ecco, io sono uscito per farti ostacolo, perché la via che batti è contraria al voler mio;

33 e l’asina m’ha visto ed è uscita di strada davanti a me queste tre volte; se non fosse uscita di strada davanti a me, certo io avrei già ucciso te e lasciato in vita lei”.

34 Allora Balaam disse all’angelo dell’Eterno: “Io ho peccato, perché non sapevo che tu ti fossi posto contro di me sulla strada; e ora, se questo ti dispiace, io me ne ritornerò”.

35 E l’angelo dell’Eterno disse a Balaam: “Va’ pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò”. E Balaam se ne andò coi principi di Balak.

36 Quando Balak udì che Balaam arrivava, gli andò incontro a Jr-Moab che è sul confine segnato dall’Arnon, alla frontiera estrema.

37 E Balak disse a Balaam: “Non t’ho io mandato con insistenza a chiamare? perché non sei venuto da me? non son io proprio i grado di farti onore?”

38 E Balaam rispose a Balak: “Ecco, son venuto da te; ma posso io adesso dire qualsiasi cosa? la parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò”.

39 Balaam andò con Balak, e giunsero a Kiriath-Hutsoth.

40 E Balak sacrificò buoi e pecore e mandò parte delle carni a Balaam e ai principi ch’eran con lui.

41 La mattina Balak prese Balaam e lo fece salire a Bamoth Baal, donde Balaam vide l’estremità del campo d’Israele.

Numeri 23

1 Balaam disse a Balak: “Edificami qui sette altari e preparami qui sette giovenchi e sette montoni”.

2 Balak fece come Balaam avea detto e Balak e Balaam offrirono un giovenco e un montone su ciascun altare.

3 E Balaam disse a Balak: “Stattene presso al tuo olocausto, e io andrò: forse l’Eterno mi verrà incontro; e quei che mi avrà fatto vedere, te lo riferirò”. E se ne andò sopra una nuda altura.

4 E Dio si fece incontro a Balaam, e Balaam gli disse: “Io ho preparato i sette altari, ed ho offerto un giovenco e un montone su ciascun altare”.

5 Allora l’Eterno mise delle parole in bocca a Balaam e gli disse: “Torna da Balak, e parla così”.

6 Balaam tornò da Balak, ed ecco che questi stava presso al suo olocausto: egli con tutti i principi di Moab.

7 Allora Balaam pronunziò il suo oracolo e disse: Balak m’ha fatto venire da Aram, re di Moab, dalle montagne d’Oriente. “Vieni”, disse, “maledicimi Giacobbe! Vieni, esecra Israele!”

8 Come farò a maledire? Iddio non l’ha maledetto. Come farò ad esecrare? L’Eterno non l’ha esecrato.

9 Io lo guardo dal sommo delle rupi e lo contemplo dall’alto dei colli; ecco, è un popolo che dimora solo, e non è contato nel novero delle nazioni.

10 Chi può contar la polvere di Giacobbe o calcolare il quarto d’Israele? Possa io morire della morte dei giusti, e possa la mia fine esser simile alla loro!

11 Allora Balak disse a Balaam: “Che m’hai tu fatto? T’ho preso per maledire i miei nemici, ed ecco, non hai fatto che benedirli”.

12 L’altro gli rispose e disse: “Non debbo io stare attento a dire soltanto ciò che l’Eterno mi mette in bocca?”

13 E Balak gli disse: “Deh, vieni meco in un altro luogo, donde tu lo potrai vedere; tu, di qui, non ne puoi vedere che una estremità; non lo puoi vedere tutto quanto; e di la me lo maledirai”.

14 E lo condusse al campo di Tsofim, sulla cima del Pisga; edificò sette altari, e offrì un giovenco e un montone su ciascun altare.

15 E Balaam disse a Balak: “Stattene qui presso ai tuo olocausto, e io andrò a incontrare l’Eterno”.

16 E l’Eterno si fece incontro a Balaam, gli mise delle parole in bocca e gli disse: “Torna da Balak, e parla così”.

17 Balaam tornò da Balak, ed ecco che questi stava presso al suo olocausto, coi principi di Moab. E Balak gli disse: “Che ha detto l’Eterno?”

18 Allora Balaam pronunziò il suo oracolo e disse: “Lèvati, Balak, e ascolta! Porgimi orecchio, figliuolo di Tsippor!

19 Iddio non è un uomo, perch’ei mentisca, né un figliuol d’uomo, perch’ei si penta. Quand’ha detto una cosa non la farà? o quando ha parlato non manterrà la parola?

20 Ecco, ho ricevuto l’ordine di benedire; egli ha benedetto; io non revocherò la benedizione.

21 Egli non scorge iniquità in Giacobbe, non vede perversità in Israele. L’Eterno, il suo Dio, è con lui, e Israele lo acclama come suo re.

22 Iddio lo ha tratto dall’Egitto e gli da il vigore del bufalo.

23 In Giacobbe non v’è magia, in Israele, non v’è divinazione; a suo tempo vien detto a Giacobbe e ad Israele qual è l’opera che Iddio compie.

24 Ecco un popolo che si leva su come una leonessa, si rizza come un leone; ei non si sdraia prima d’aver divorato la preda e bevuto il sangue di quelli che ha ucciso”.

25 Allora Balak disse a Balaam: “Non lo maledire, ma anche non lo benedire”.

26 Ma Balaam rispose e disse a Balak: “Non t’ho io detto espressamente: Io farò tutto quello che l’Eterno dirà?”

27 E Balak disse a Balaam: “Deh, vieni, io ti condurrò in un altro luogo; forse piacerà a Dio che tu me lo maledica di là”.

28 Balak dunque condusse Balaam in cima al Peor che domina il deserto.

29 E Balaam disse a Balak: “Edificami qui sette altari, e preparami qui sette giovenchi e sette montoni”.

30 Balak fece come Balaam avea detto, e offrì un giovenco e un montone su ciascun altare.

Numeri 24

1 E Balaam, vedendo che piaceva all’Eterno di benedire Israele, non ricorse come le altre volte alla magia, ma voltò la faccia verso il deserto.

2 E, alzati gli occhi, Balaam vide Israele accampato tribù per tribù; e lo spirito di Dio fu sopra lui.

3 E Balaam pronunziò il suo oracolo e disse: “Così dice Balaam, figliuolo di Beor, così dice l’uomo che ha l’occhio aperto,

4 così dice colui che ode le parole di Dio, colui che contempla la visione dell’Onnipotente, colui che si prostra e a cui s’aprono gli occhi:

5 Come son belle le tue tende, o Giacobbe, le tue dimore, o Israele!

6 Esse si estendono come valli, come giardini in riva ad un fiume, come aloe piantati dall’Eterno, come cedri vicini alle acque.

7 L’acqua trabocca dalle sue secchie, la sua semenza è bene adacquata, il suo re sarà più in alto di Agag, e il suo regno sarà esaltato.

8 Iddio che l’ha tratto d’Egitto, gli dà il vigore del bufalo. Egli divorerà i popoli che gli sono avversari, frantumerà loro le ossa, li trafiggerà con le sue frecce.

9 Egli si china, s’accovaccia come un leone, come una leonessa: chi lo farà rizzare? Benedetto chiunque ti benedice maledetto chiunque ti maledice!”

10 Allora l’ira di Balak s’accese contro Balaam; e Balak, battendo le mani, disse a Balaam: “Io t’ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco che li hai benedetti già per la terza volta.

11 Or dunque fuggitene a casa tua! Io avevo detto che ti colmerei di onori; ma, ecco, l’Eterno ti rifiuta gli onori”.

12 E Balaam rispose a Balak: “E non dissi io, fin da principio, agli ambasciatori che mi mandasti:

13 Quand’anche Balak mi desse la sua casa piena d’argento e d’oro, non potrei trasgredire l’ordine dell’Eterno per far di mia iniziativa alcun che di bene o di male; ciò che l’Eterno dirà, quello dirò?

14 Ed ora, ecco, io me ne vado al mio popolo; vieni, io t’annunzierò ciò che questo popolo farà al popolo tuo nei giorni avvenire”.

15 Allora Balaam pronunziò il suo oracolo e disse: “Così dice Balaam, figliuolo di Beor; così dice l’uomo che ha l’occhio aperto,

16 così dice colui che ode le parole di Dio, che conosce la scienza dell’Altissimo, che contempla la visione dell’Onnipotente, colui che si prostra e a cui s’aprono gli occhi:

17 Lo vedo, ma non ora; lo contemplo, ma non vicino: un astro sorge da Giacobbe, e uno scettro s’eleva da Israele, che colpirà Moab da un capo all’altro e abbatterà tutta quella razza turbolenta.

18 S’impadronirà di Edom, s’impadronirà di Seir, suo nemico; Israele farà prodezze.

19 Da Giacobbe verrà un dominatore che sterminerà i superstiti delle città.

20 Balaam vide anche Amalek, e pronunziò il suo oracolo, dicendo: “Amalek è la prima delle nazioni ma il suo avvenire fa capo alla rovina”.

21 Vide anche i Kenei, e pronunziò il suo oracolo, dicendo: “La tua dimora è solida e il tuo nido è posto nella roccia;

22 nondimeno, il Keneo dovrà essere devastato, finché l’Assiro ti meni in cattività”.

23 Poi pronunziò di nuovo il suo oracolo e disse: “Ahimè! Chi sussisterà quando Iddio avrà stabilito colui?

24 Ma delle navi verranno dalle parti di Kittim e umilieranno Assur, umilieranno Eber, ed egli pure finirà per esser distrutto”.

25 Poi Balaam si levò, partì e se ne tornò a casa sua; e Balak pure se ne andò per la sua strada.