Giovanni 10

1 In verità, in verità io vi dico che chi non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi sale da un’altra parte, esso è un ladro e un brigante.

2 Ma colui che entra per la porta è pastore delle pecore.

3 A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le mena fuori.

4 Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce.

5 Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perché non conoscono la voce degli estranei.

6 Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono di che cosa parlasse loro.

7 Onde Gesù di nuovo disse loro: In verità, in verità vi dico: Io sono la porta delle pecore.

8 Tutti quelli che son venuti prima di me, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.

9 Io son la porta; se uno entra per me, sarà salvato, ed entrerà ed uscirà, e troverà pastura.

10 Il ladro non viene se non per rubare e ammazzare e distruggere; io son venuto perché abbian la vita e l’abbiano ad esuberanza.

11 Io sono il buon pastore; il buon pastore mette la sua vita per le pecore.

12 Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde.

13 Il mercenario si dà alla fuga perché è mercenario e non si cura delle pecore.

14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie mi conoscono,

15 come il Padre mi conosce ed io conosco il Padre; e metto la mia vita per le pecore.

16 Ho anche delle altre pecore, che non son di quest’ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

17 Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita, per ripigliarla poi.

18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho podestà di deporla e ho podestà di ripigliarla. Quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio.

19 Nacque di nuovo un dissenso fra i Giudei a motivo di queste parole.

20 E molti di loro dicevano: Egli ha un demonio ed è fuori di sé; perché l’ascoltate?

21 Altri dicevano: Queste non son parole di un indemoniato. Può un demonio aprir gli occhi a’ ciechi?

22 In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d’inverno,

23 e Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone.

24 I Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero: fino a quando terrai sospeso l’animo nostro? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente.

25 Gesù rispose loro: Ve l’ho detto, e non lo credete; le opere che fo nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me;

26 ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore.

27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono;

28 e io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano.

29 Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle di mano al Padre.

30 Io ed il Padre siamo uno.

31 I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo.

32 Gesù disse loro: Molte buone opere v’ho mostrate da parte del Padre mio; per quale di queste opere mi lapidate voi?

33 I Giudei gli risposero: Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio.

34 Gesù rispose loro: Non è egli scritto nella vostra legge: Io ho detto: Voi siete dèi?

35 Se chiama dèi coloro a’ quali la parola di Dio è stata diretta (e la Scrittura non può essere annullata),

36 come mai dite voi a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, che bestemmia, perché ho detto: Son Figliuolo di Dio?

37 Se non faccio le opere del Padre mio, non mi credete;

38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel padre.

39 Essi cercavan di nuovo di pigliarlo; ma egli sfuggì loro dalle mani.

40 E Gesù se ne andò di nuovo al di là del Giordano, nel luogo dove Giovanni da principio stava battezzando; e quivi dimorò.

41 E molti vennero a lui, e dicevano: Giovanni, è vero, non fece alcun miracolo; ma tutto quello che Giovanni disse di quest’uomo, era vero.

42 E quivi molti credettero in lui.

Giovanni 11

1 Or v’era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta sua sorella.

2 Maria era quella che unse il Signore d’olio odorifero e gli asciugò i piedi co’ suoi capelli; e Lazzaro, suo fratello, era malato.

3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: Signore, ecco, colui che tu ami è malato.

4 Gesù, udito ciò, disse: Questa malattia non è a morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo d’essa il Figliuol di Dio sia glorificato.

5 Or Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro.

6 Come dunque ebbe udito ch’egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dov’era;

7 poi dopo, disse a’ discepoli: Torniamo in Giudea!

8 I discepoli gli dissero: Maestro, i Giudei cercavano or ora di lapidarti, e tu vuoi tornar là?

9 Gesù rispose: Non vi son dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo;

10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui.

11 Così parlò; e poi disse loro: Il nostro amico Lazzaro s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo.

12 Perciò i discepoli gli dissero: Signore, s’egli dorme, sarà salvo.

13 Or Gesù avea parlato della morte di lui; ma essi pensarono che avesse parlato del dormir del sonno.

14 Allora Gesù disse loro apertamente: Lazzaro è morto;

15 e per voi mi rallegro di non essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo a lui!

16 Allora Toma, detto Didimo, disse ai suoi condiscepoli: Andiamo anche noi, per morire con lui!

17 Gesù dunque, arrivato, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro.

18 Or Betania non distava da Gerusalemme che circa quindici stadi;

19 e molti Giudei eran venuti da Marta e Maria per consolarle del loro fratello.

20 Come dunque Marta ebbe udito che Gesù veniva, gli andò incontro; ma Maria stava seduta in casa.

21 Marta dunque disse a Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto;

22 e anche adesso so che tutto quel che chiederai a Dio, Dio te lo darà.

23 Gesù le disse: Tuo fratello risusciterà.

24 Marta gli disse: Lo so che risusciterà, nella risurrezione, nell’ultimo giorno.

25 Gesù le disse: Io son la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muoia, vivrà;

26 e chiunque vive e crede in me, non morrà mai. Credi tu questo?

27 Ella gli disse: Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figliuol di Dio che dovea venire nel mondo.

28 E detto questo, se ne andò, e chiamò di nascosto Maria, sua sorella, dicendole: il Maestro è qui, e ti chiama.

29 Ed ella, udito questo, si alzò in fretta e venne a lui.

30 Or Gesù non era ancora entrato nel villaggio, ma era sempre nel luogo dove Marta l’aveva incontrato.

31 Quando dunque i Giudei ch’erano in casa con lei e la consolavano, videro che Maria s’era alzata in fretta ed era uscita, la seguirono, supponendo che si recasse al sepolcro a piangere.

32 Appena Maria fu giunta dov’era Gesù e l’ebbe veduto, gli si gettò a’ piedi dicendogli: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto.

33 E quando Gesù la vide piangere, e vide i Giudei ch’eran venuti con lei piangere anch’essi, fremé nello spirito, si conturbò, e disse:

34 Dove l’avete posto? Essi gli dissero: Signore, vieni a vedere!

35 Gesù pianse.

36 Onde i Giudei dicevano: Guarda come l’amava!

37 Ma alcuni di loro dicevano: Non poteva, lui che ha aperto gli occhi al cieco, fare anche che questi non morisse?

38 Gesù dunque, fremendo di nuovo in se stesso, venne al sepolcro. Era una grotta, e una pietra era posta all’apertura.

39 Gesù disse: Togliete via la pietra! Marta, la sorella del morto, gli disse: Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno.

40 Gesù le disse: Non t’ho io detto che se credi, tu vedrai la gloria di Dio?

41 Tolsero dunque la pietra. E Gesù, alzati gli occhi in alto, disse: Padre, ti ringrazio che m’hai esaudito.

42 Io ben sapevo che tu m’esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu m’hai mandato.

43 E detto questo, gridò con gran voce: Lazzaro vieni fuori!

44 E il morto uscì, avendo i piedi e le mani legati da fasce, e il viso coperto d’uno sciugatoio. Gesù disse loro: Scioglietelo, e lasciatelo andare.

45 Perciò molti dei Giudei che eran venuti da Maria e avean veduto le cose fatte da Gesù, credettero in lui.

46 Ma alcuni di loro andarono dai Farisei e raccontaron loro quel che Gesù avea fatto.

47 I capi sacerdoti quindi e i Farisei radunarono il Sinedrio e dicevano: Che facciamo? perché quest’uomo fa molti miracoli.

48 Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno e città e nazione.

49 E un di loro, Caiàfa, che era sommo sacerdote di quell’anno, disse loro: Voi non capite nulla;

50 e non riflettete come vi torni conto che un uomo solo muoia per il popolo, e non perisca tutta la nazione.

51 Or egli non disse questo di suo; ma siccome era sommo sacerdote di quell’anno, profetò che Gesù dovea morire per la nazione;

52 e non soltanto per la nazione, ma anche per raccogliere in uno i figliuoli di Dio dispersi.

53 Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire.

54 Gesù quindi non andava più apertamente fra i Giudei, ma si ritirò di là nella contrada vicino al deserto, in una città detta Efraim; e quivi si trattenne co’ suoi discepoli.

55 Or la Pasqua de’ Giudei era vicina; e molti di quella contrada salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi.

56 Cercavan dunque Gesù; e stando nel tempio dicevano tra loro: Che ve ne pare? Che non abbia venire alla festa?

57 Or i capi sacerdoti e i Farisei avean dato ordine che se alcuno sapesse dove egli era, ne facesse denunzia perché potessero pigliarlo.

Giovanni 12

1 Gesù dunque, sei giorni avanti la Pasqua, venne a Betania dov’era Lazzaro ch’egli avea risuscitato dai morti.

2 E quivi gli fecero una cena; Marta serviva, e Lazzaro era uno di quelli ch’erano a tavola con lui.

3 Allora Maria, presa una libbra d’olio odorifero di nardo schietto, di gran prezzo, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò co’ suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo dell’olio.

4 Ma Giuda Iscariot, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse:

5 Perché non s’è venduto quest’olio per trecento denari e non si son dati ai poveri?

6 Diceva così, non perché si curasse de’ poveri, ma perché era ladro, e tenendo la borsa, ne portava via quel che vi si metteva dentro.

7 Gesù dunque disse: Lasciala stare; ella lo ha serbato per il giorno della mia sepoltura.

8 Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me non avete sempre.

9 La gran folla dei Giudei seppe dunque ch’egli era quivi; e vennero non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli avea risuscitato dai morti.

10 Ma i capi sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro,

11 perché, per cagion sua, molti de’ Giudei andavano e credevano in Gesù.

12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme,

13 prese de’ rami di palme, e uscì ad incontrarlo, e si mise a gridare: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il Re d’Israele!

14 E Gesù, trovato un asinello, vi montò su, secondo ch’è scritto:

15 Non temere, o figliuola di Sion! Ecco, il tuo Re viene, montato sopra un puledro d’asina!

16 Or i suoi discepoli non intesero da prima queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui, e che essi gliele aveano fatte.

17 La folla dunque che era con lui quando avea chiamato Lazzaro fuor dal sepolcro e l’avea risuscitato dai morti, ne rendea testimonianza.

18 E per questo la folla gli andò incontro, perché aveano udito ch’egli avea fatto quel miracolo.

19 Onde i Farisei dicevano fra loro: Vedete che non guadagnate nulla? Ecco, il mondo gli corre dietro!

20 Or fra quelli che salivano alla festa per adorare, v’erano certi Greci.

21 Questi dunque, accostatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, gli fecero questa richiesta: Signore, vorremmo veder Gesù.

22 Filippo lo venne a dire ad Andrea; e Andrea e Filippo vennero a dirlo a Gesù.

23 E Gesù rispose loro dicendo: L’ora è venuta, che il Figliuol dell’uomo ha da esser glorificato.

24 In verità, in verità io vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, riman solo; ma se muore, produce molto frutto.

25 Chi ama la sua vita, la perde; e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna.

26 Se uno mi serve, mi segua; e là dove son io, quivi sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l’onorerà.

27 Ora è turbata l’anima mia; e che dirò? Padre, salvami da quest’ora! Ma è per questo che son venuto incontro a quest’ora.

28 Padre, glorifica il tuo nome! Allora venne una voce dal cielo: E l’ho glorificato, e lo glorificherò di nuovo!

29 Onde la moltitudine ch’era quivi presente e aveva udito, diceva ch’era stato un tuono. Altri dicevano: Un angelo gli ha parlato.

30 Gesù rispose e disse: Questa voce non s’è fatta per me, ma per voi.

31 Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo;

32 e io, quando sarò innalzato dalla terra, trarrò tutti a me.

33 Così diceva per significare di qual morte dovea morire.

34 La moltitudine quindi gli rispose: Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno: come dunque dici tu che bisogna che il Figliuolo dell’uomo sia innalzato? Chi è questo Figliuol dell’uomo?

35 Gesù dunque disse loro: Ancora per poco la luce è fra voi. Camminate mentre avete la luce, affinché non vi colgano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove vada.

36 Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figliuoli di luce. Queste cose disse Gesù, poi se ne andò e si nascose da loro.

37 E sebbene avesse fatti tanti miracoli in loro presenza, pure non credevano in lui;

38 affinché s’adempisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto a quel che ci è stato predicato? E a chi è stato rivelato il braccio del Signore?

39 Perciò non potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia:

40 Egli ha accecato gli occhi loro e ha indurato i loro cuori, affinché non veggano con gli occhi, e non intendano col cuore, e non si convertano, e io non li sani.

41 Queste cose disse Isaia, perché vide la gloria di lui e di lui parlò.

42 Pur nondimeno molti, anche fra i capi, credettero in lui; ma a cagione dei Farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga;

43 perché amarono la gloria degli uomini più della gloria di Dio.

44 Ma Gesù ad alta voce avea detto: Chi crede in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha mandato;

45 e chi vede me, vede Colui che mi ha mandato.

46 Io son venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre.

47 E se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.

48 Chi mi respinge e non accetta le mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho annunziata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno.

49 Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre che m’ha mandato, m’ha comandato lui quel che debbo dire e di che debbo ragionare;

50 ed io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che dico, così le dico, come il Padre me le ha dette.

Giovanni 13

1 Or avanti la festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta per lui l’ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

2 E durante la cena, quando il diavolo avea già messo in cuore a Giuda Iscariot, figliuol di Simone, di tradirlo,

3 Gesù, sapendo che il Padre gli avea dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava,

4 si levò da tavola, depose le sue vesti, e preso un asciugatoio, se ne cinse.

5 Poi mise dell’acqua nel bacino, e cominciò a lavare i piedi a’ discepoli, e ad asciugarli con l’asciugatoio del quale era cinto.

6 Venne dunque a Simon Pietro, il quale gli disse: Tu, Signore, lavare i piedi a me?

7 Gesù gli rispose: Tu non sai ora quello che io fo, ma lo capirai dopo.

8 Pietro gli disse: Tu non mi laverai mai i piedi! Gesù gli rispose: Se non ti lavo, non hai meco parte alcuna.

9 E Simon Pietro: Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo!

10 Gesù gli disse: Chi è lavato tutto non ha bisogno che d’aver lavati i piedi; è netto tutto quanto; e voi siete netti, ma non tutti.

11 Perché sapeva chi era colui che lo tradirebbe; per questo disse: Non tutti siete netti.

12 Come dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: Capite quel che v’ho fatto?

13 Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono.

14 Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, v’ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.

15 Poiché io v’ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come v’ho fatto io.

16 In verità, in verità vi dico che il servitore non è maggiore del suo signore, né il messo è maggiore di colui che l’ha mandato.

17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate.

18 Io non parlo di voi tutti; io so quelli che ho scelti; ma, perché sia adempita la Scrittura, colui che mangia il mio pane, ha levato contro di me il suo calcagno.

19 Fin da ora ve lo dico, prima che accada; affinché, quando sia accaduto, voi crediate che sono io (il Cristo).

20 In verità, in verità vi dico: Chi riceve colui che io avrò mandato, riceve me; e chi riceve me, riceve Colui che mi ha mandato.

21 Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e così apertamente si espresse: In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà.

22 I discepoli si guardavano l’un l’altro, stando in dubbio di chi parlasse.

23 Or, a tavola, inclinato sul seno di Gesù, stava uno de’ discepoli, quello che Gesù amava.

24 Simon Pietro quindi gli fe’ cenno e gli disse: Di’, chi è quello del quale parla?

25 Ed egli, chinatosi così sul petto di Gesù, gli domandò: Signore, chi è? Gesù rispose:

26 E’ quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto. E intinto un boccone, lo prese e lo diede a Giuda figlio di Simone Iscariota.

27 E allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: Quel che fai, fallo presto.

28 Ma nessuno de’ commensali intese perché gli avesse detto così.

29 Difatti alcuni pensavano, siccome Giuda tenea la borsa, che Gesù gli avesse detto: Compra quel che ci abbisogna per la festa; ovvero che desse qualcosa ai poveri.

30 Egli dunque, preso il boccone, uscì subito; ed era notte.

31 Quand’egli fu uscito, Gesù disse: Ora il Figliuol dell’uomo è glorificato, e Dio è glorificato in lui.

32 Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà anche in se stesso, e presto lo glorificherà.

33 Figliuoletti, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: “Dove vo io, voi non potete venire”, così lo dico ora a voi.

34 Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Com’io v’ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri.

35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri.

36 Simon Pietro gli domandò: Signore, dove vai? Gesù rispose: Dove io vado, non puoi per ora seguirmi; ma mi seguirai più tardi.

37 Pietro gli disse: Signore, perché non posso seguirti ora? Metterò la mia vita per te!

38 Gesù gli rispose: Metterai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico che il gallo non canterà che già tu non m’abbia rinnegato tre volte.

Giovanni 14

1 Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!

2 Nella casa del Padre mio ci son molte dimore; se no, ve l’avrei detto; io vo a prepararvi un luogo;

3 e quando sarò andato e v’avrò preparato un luogo, tornerò, e v’accoglierò presso di me, affinché dove son io, siate anche voi;

4 e del dove io vo sapete anche la via.

5 Toma gli disse: Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo saper la via?

6 Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

7 Se m’aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l’avete veduto.

8 Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre, e ci basta.

9 Gesù gli disse: Da tanto tempo sono con voi e tu non m’hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostraci il Padre?

10 Non credi tu ch’io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue.

11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me; se no, credete a cagion di quelle opere stesse.

12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che fo io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vo al Padre;

13 e quel che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figliuolo.

14 Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

15 Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti.

16 E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo,

17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.

18 Non vi lascerò orfani; tornerò a voi.

19 Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.

20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi.

21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io l’amerò e mi manifesterò a lui.

22 Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?

23 Gesù rispose e gli disse: Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.

24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato.

25 Queste cose v’ho detto, stando ancora con voi;

26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto.

27 Io vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

28 Avete udito che v’ho detto: “Io me ne vo, e torno a voi”; se voi m’amaste, vi rallegrereste ch’io vo al Padre, perché il Padre è maggiore di me.

29 E ora ve l’ho detto prima che avvenga, affinché, quando sarà avvenuto, crediate.

30 Io non parlerò più molto con voi, perché viene il principe di questo mondo. Ed esso non ha nulla in me;

31 ma così avviene, affinché il mondo conosca che amo il Padre, e opero come il Padre m’ha ordinato. Levatevi, andiamo via di qui.

Giovanni 15

1 Io sono la vera vite, e il Padre mio è il vignaiuolo. Ogni tralcio che in me non dà frutto,

2 Egli lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo rimonda affinché ne dia di più.

3 Voi siete già mondi a motivo della parola che v’ho annunziata.

4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppur voi, se non dimorate in me.

5 Io son la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla.

6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; cotesti tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano.

7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto.

8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli.

9 Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore.

10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; com’io ho osservato i comandamenti del Padre mio, e dimoro nel suo amore.

11 Queste cose vi ho detto, affinché la mia allegrezza dimori in voi, e la vostra allegrezza sia resa completa.

12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi.

13 Nessuno ha amore più grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici.

14 Voi siete miei amici, se fate le cose che vi comando.

15 Io non vi chiamo più servi; perché il servo non sa quel che fa il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio.

16 Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia.

17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

18 Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me.

19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe quel ch’è suo; ma perché non siete del mondo, ma io v’ho scelti di mezzo al mondo, perciò vi odia il mondo.

20 Ricordatevi della parola che v’ho detta: Il servitore non è da più del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.

21 Ma tutto questo ve lo faranno a cagion del mio nome, perché non conoscono Colui che m’ha mandato.

22 S’io non fossi venuto e non avessi loro parlato, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa del loro peccato.

23 Chi odia me, odia anche il Padre mio.

24 Se non avessi fatto tra loro le opere che nessun altro ha fatte mai, non avrebbero colpa; ma ora le hanno vedute, ed hanno odiato e me e il Padre mio.

25 Ma quest’è avvenuto affinché sia adempita la parola scritta nella loro legge: Mi hanno odiato senza cagione.

26 Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me;

27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati meco fin dal principio.

Giovanni 16

1 Io vi ho dette queste cose, affinché non siate scandalizzati.

2 Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l’ora viene che chiunque v’ucciderà, crederà di offrir servigio a Dio.

3 E questo faranno, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.

4 Ma io v’ho dette queste cose, affinché quando sia giunta l’ora in cui avverranno, vi ricordiate che ve l’ho dette. Non ve le dissi da principio, perché ero con voi.

5 Ma ora me ne vo a Colui che mi ha mandato; e niun di voi mi domanda: Dove vai?

6 Invece, perché v’ho detto queste cose, la tristezza v’ha riempito il cuore.

7 Pure, io vi dico la verità, egli v’è utile ch’io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò.

8 E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio.

9 Quanto al peccato, perché non credono in me;

10 quanto alla giustizia, perché me ne vo al Padre e non mi vedrete più;

11 quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.

12 Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata;

13 ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire.

14 Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve l’annunzierà.

15 Tutte le cose che ha il Padre, son mie: per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà.

16 Fra poco non mi vedrete più; e fra un altro poco mi vedrete, perché me ne vo al Padre.

17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: Che cos’è questo che ci dice: “Fra poco non mi vedrete più”; e “Fra un altro poco mi vedrete”; e: “Perché me ne vo al Padre?”

18 Dicevano dunque: che cos’è questo “fra poco” che egli dice? Noi non sappiamo quello ch’egli voglia dire.

19 Gesù conobbe che lo volevano interrogare, e disse loro: Vi domandate voi l’un l’altro che significhi quel mio dire “Fra poco non mi vedrete più”, e “fra un altro poco mi vedrete?”

20 In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Voi sarete contristati, ma la vostra tristezza sarà mutata in letizia.

21 La donna, quando partorisce, è in dolore, perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’angoscia, per l’allegrezza che sia nata al mondo una creatura umana.

22 E così anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo, e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi torrà la vostra allegrezza.

23 E in quel giorno non rivolgerete a me alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che quel che chiederete al Padre, Egli ve lo darà nel nome mio.

24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio; chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa.

25 Queste cose v’ho dette in similitudini; l’ora viene che non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi farò conoscere il Padre.

26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi;

27 poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che son proceduto da Dio.

28 Son proceduto dal Padre e son venuto nel mondo; ora lascio il mondo, e torno al Padre.

29 I suoi discepoli gli dissero: Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi similitudine.

30 Ora sappiamo che sai ogni cosa, e non hai bisogno che alcuno t’interroghi; perciò crediamo che sei proceduto da Dio.

31 Gesù rispose loro: Adesso credete?

32 Ecco, l’ora viene, anzi è venuta, che sarete dispersi, ciascun dal canto suo, e mi lascerete solo; ma io non son solo, perché il Padre è meco.

33 V’ho dette queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi animo, io ho vinto il mondo.

Giovanni 17

1 Queste cose disse Gesù; poi levati gli occhi al cielo, disse: Padre, l’ora è venuta; glorifica il tuo Figliuolo, affinché il Figliuolo glorifichi te,

2 poiché gli hai data potestà sopra ogni carne, onde egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dato.

3 E questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.

4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu m’hai data a fare.

5 Ed ora, o Padre, glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse.

6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu m’hai dati dal mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola.

7 Ora hanno conosciuto che tutte le cose che tu m’hai date, vengon da te;

8 poiché le parole che tu mi hai date, le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute, e hanno veramente conosciuto ch’io son proceduto da te, e hanno creduto che tu m’hai mandato.

9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu m’hai dato, perché son tuoi;

10 e tutte le cose mie son tue, e le cose tue son mie; e io son glorificato in loro.

11 E io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu m’hai dati, affinché siano uno, come noi.

12 Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e niuno di loro è perito, tranne il figliuol di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta.

13 Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compita in se stessi la mia allegrezza.

14 Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo.

15 Io non ti prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.

16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

17 Santificali nella verità: la tua parola è verità.

18 Come tu hai mandato me nel mondo, anch’io ho mandato loro nel mondo.

19 E per loro io santifico me stesso, affinché anch’essi siano santificati in verità.

20 Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola:

21 che siano tutti uno; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato.

22 E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinché siano uno come noi siamo uno;

23 io in loro, e tu in me; acciocché siano perfetti nell’unità, e affinché il mondo conosca che tu m’hai mandato, e che li ami come hai amato me.

24 Padre, io voglio che dove son io, siano meco anche quelli che tu m’hai dati, affinché veggano la mia gloria che tu m’hai data; poiché tu m’hai amato avanti la fondazion del mondo.

25 Padre giusto, il mondo non t’ha conosciuto, ma io t’ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato;

26 ed io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l’amore del quale tu m’hai amato sia in loro, ed io in loro.

Giovanni 18

1 Dette queste cose, Gesù uscì coi suoi discepoli di là dal torrente Chedron, dov’era un orto, nel quale egli entrò co’ suoi discepoli.

2 Or Giuda, che lo tradiva, conosceva anch’egli quel luogo, perché Gesù s’era molte volte ritrovato là coi suoi discepoli.

3 Giuda dunque, presa la coorte e delle guardie mandate dai capi sacerdoti e dai Farisei, venne là con lanterne e torce ed armi.

4 Onde Gesù, ben sapendo tutto quello che stava per accadergli, uscì e chiese loro: Chi cercate?

5 Gli risposero: Gesù il Nazareno! Gesù disse loro: Son io. E Giuda, che lo tradiva, era anch’egli là con loro.

6 Come dunque ebbe detto loro: “Son io”, indietreggiarono e caddero in terra.

7 Egli dunque domandò loro di nuovo: Chi cercate? Ed essi dissero: Gesù il Nazareno.

8 Gesù rispose: V’ho detto che son io; se dunque cercate me, lasciate andar questi.

9 E ciò affinché s’adempisse la parola ch’egli avea detta: Di quelli che tu m’hai dato, non ne ho perduto alcuno.

10 Allora Simon Pietro, che avea una spada, la trasse, e percosse il servo del sommo sacerdote, e gli recise l’orecchio destro. Quel servo avea nome Malco.

11 Per il che Gesù disse a Pietro: Rimetti la tua spada nel fodero; non berrò io il calice che il Padre mi ha dato?

12 La coorte dunque e il tribuno e le guardie de’ Giudei, presero Gesù e lo legarono,

13 e lo menaron prima da Anna, perché era suocero di Caiàfa, il quale era sommo sacerdote di quell’anno.

14 Or Caiàfa era quello che avea consigliato a’ Giudei esser cosa utile che un uomo solo morisse per il popolo.

15 Or Simon Pietro e un altro discepolo seguivano Gesù; e quel discepolo era noto al sommo sacerdote, ed entrò con Gesù nella corte del sommo sacerdote;

16 ma Pietro stava di fuori, alla porta. Allora quell’altro discepolo che era noto al sommo sacerdote, uscì, parlò con la portinaia e fece entrar Pietro.

17 La serva portinaia dunque disse a Pietro: Non sei anche tu de’ discepoli di quest’uomo? Egli disse: Non lo sono.

18 Or i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e stavan lì a scaldarsi; e anche Pietro stava con loro e si scaldava.

19 Il sommo sacerdote dunque interrogò Gesù intorno ai suoi discepoli e alla sua dottrina.

20 Gesù gli rispose: Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nelle sinagoghe e nel tempio, dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto nulla in segreto. Perché m’interroghi?

21 Domanda a quelli che m’hanno udito, quel che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho detto.

22 E com’ebbe detto questo, una delle guardie che gli stava vicino, dette uno schiaffo a Gesù, dicendo: Così rispondi tu al sommo sacerdote?

23 Gesù gli disse: Se ho parlato male, dimostra il male che ho detto; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?

24 Quindi Anna lo mandò legato a Caiàfa, sommo sacerdote.

25 Or Simon Pietro stava quivi a scaldarsi; e gli dissero: Non sei anche tu dei suoi discepoli? Egli lo negò e disse: Non lo sono.

26 Uno de’ servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro avea tagliato l’orecchio, disse: Non t’ho io visto nell’orto con lui?

27 E Pietro da capo lo negò, e subito il gallo cantò.

28 Poi, da Caiàfa, menarono Gesù nel pretorio. Era mattina, ed essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e così poter mangiare la pasqua.

29 Pilato dunque uscì fuori verso di loro, e domandò: Quale accusa portate contro quest’uomo?

30 Essi risposero e gli dissero: Se costui non fosse un malfattore, non te lo avremmo dato nelle mani.

31 Pilato quindi disse loro: Pigliatelo voi, e giudicatelo secondo la vostra legge. I Giudei gli dissero: A noi non è lecito far morire alcuno.

32 E ciò affinché si adempisse la parola che Gesù aveva detta, significando di qual morte dovea morire.

33 Pilato dunque rientrò nel pretorio; chiamò Gesù e gli disse: Sei tu il Re dei Giudei?

34 Gesù gli rispose: Dici tu questo di tuo, oppure altri te l’hanno detto di me?

35 Pilato gli rispose: Son io forse giudeo? La tua nazione e i capi sacerdoti t’hanno messo nelle mie mani; che hai fatto?

36 Gesù rispose: Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perch’io non fossi dato in man de’ Giudei; ma ora il mio regno non è di qui.

37 Allora Pilato gli disse: Ma dunque, sei tu re? Gesù rispose: Tu lo dici; io sono re; io sono nato per questo, e per questo son venuto nel mondo, per testimoniare della verità. Chiunque è per la verità ascolta la mia voce.

38 Pilato gli disse: Che cos’è verità? E detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei, e disse loro: Io non trovo alcuna colpa in lui.

39 Ma voi avete l’usanza ch’io vi liberi uno per la Pasqua; volete dunque che vi liberi il Re de’ Giudei?

40 Allora gridaron di nuovo: Non costui, ma Barabba! Or Barabba era un ladrone.

Giovanni 19

1 Allora dunque Pilato prese Gesù e lo fece flagellare.

2 E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, e gli misero addosso un manto di porpora; e s’accostavano a lui e dicevano:

3 Salve, Re de’ Giudei! e gli davan degli schiaffi.

4 Pilato uscì di nuovo, e disse loro: Ecco, ve lo meno fuori, affinché sappiate che non trovo in lui alcuna colpa.

5 Gesù dunque uscì, portando la corona di spine e il manto di porpora. E Pilato disse loro: Ecco l’uomo!

6 Come dunque i capi sacerdoti e le guardie l’ebbero veduto, gridarono: Crocifiggilo, crocifiggilo! Pilato disse loro: Prendetelo voi e crocifiggetelo; perché io non trovo in lui alcuna colpa.

7 I Giudei gli risposero: Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge egli deve morire, perché egli s’è fatto Figliuol di Dio.

8 Quando Pilato ebbe udita questa parola, temette maggiormente;

9 e rientrato nel pretorio, disse a Gesù: Donde sei tu? Ma Gesù non gli diede alcuna risposta.

10 Allora Pilato gli disse: Non mi parli? Non sai che ho potestà di liberarti e potestà di crocifiggerti?

11 Gesù gli rispose: Tu non avresti potestà alcuna contro di me, se ciò non ti fosse stato dato da alto; Perciò chi m’ha dato nelle tue mani, ha maggior colpa.

12 Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: Se liberi costui, non sei amico di Cesare. Chiunque si fa re, si oppone a Cesare.

13 Pilato dunque, udite queste parole, menò fuori Gesù, e si assise al tribunale nel luogo detto Lastrico, e in ebraico Gabbatà.

14 Era la preparazione della Pasqua, ed era circa l’ora sesta. Ed egli disse ai Giudei: Ecco il vostro Re!

15 Allora essi gridarono: Toglilo, toglilo di mezzo, crocifiggilo! Pilato disse loro: Crocifiggerò io il vostro Re? I capi sacerdoti risposero: Noi non abbiamo altro re che Cesare.

16 Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

17 Presero dunque Gesù; ed egli, portando la sua croce, venne al luogo del Teschio, che in ebraico si chiama Golgota,

18 dove lo crocifissero, assieme a due altri, uno di qua, l’altro di là, e Gesù nel mezzo.

19 E Pilato fece pure un’iscrizione, e la pose sulla croce. E v’era scritto: GESU’ IL NAZARENO, IL RE DE’ GIUDEI.

20 Molti dunque dei Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; e l’iscrizione era in ebraico, in latino e in greco.

21 Perciò i capi sacerdoti dei Giudei dicevano a Pilato: Non scrivere: Il Re dei Giudei; ma che egli ha detto: Io sono il Re de’ Giudei.

22 Pilato rispose: Quel che ho scritto, ho scritto.

23 I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e la tunica. Or la tunica era senza cuciture, tessuta per intero dall’alto in basso.

24 Dissero dunque tra loro: Non la stracciamo, ma tiriamo a sorte a chi tocchi; affinché si adempisse la Scrittura che dice: Hanno spartito fra loro le mie vesti, e han tirato la sorte sulla mia tunica. Questo dunque fecero i soldati.

25 Or presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria moglie di Cleopa, e Maria Maddalena.

26 Gesù dunque, vedendo sua madre e presso a lei il discepolo ch’egli amava, disse a sua madre: Donna, ecco il tuo figlio!

27 Poi disse al discepolo: Ecco tua madre! E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.

28 Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era già compiuta, affinché la Scrittura fosse adempiuta, disse: Ho sete.

29 V’era quivi un vaso pieno d’aceto; i soldati dunque, posta in cima a un ramo d’issopo una spugna piena d’aceto, gliel’accostarono alla bocca.

30 E quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: E’ compiuto! E chinato il capo, rese lo spirito.

31 Allora i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato (poiché era la Preparazione, e quel giorno del sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro fiaccate le gambe, e fossero tolti via.

32 I soldati dunque vennero e fiaccarono le gambe al primo, e poi anche all’altro che era crocifisso con lui;

33 ma venuti a Gesù, come lo videro già morto, non gli fiaccarono le gambe,

34 ma uno de’ soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue ed acqua.

35 E colui che l’ha veduto, ne ha reso testimonianza, e la sua testimonianza è verace; ed egli sa che dice il vero, affinché anche voi crediate.

36 Poiché questo è avvenuto affinché si adempisse la Scrittura: Niun osso d’esso sarà fiaccato.

37 E anche un’altra Scrittura dice: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

38 Dopo queste cose, Giuseppe d’Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma occulto per timore de’ Giudei, chiese a Pilato di poter togliere il corpo di Gesù; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e tolse il corpo di Gesù.

39 E Nicodemo, che da prima era venuto a Gesù di notte, venne anche egli, portando una mistura di mirra e d’aloe di circa cento libbre.

40 Essi dunque presero il corpo di Gesù e lo avvolsero in pannilini con gli aromi, com’è usanza di seppellire presso i Giudei.

41 Or nel luogo dov’egli fu crocifisso c’era un orto; e in quell’orto un sepolcro nuovo, dove nessuno era ancora stato posto.

42 Quivi dunque posero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, perché il sepolcro era vicino.