Apocalisse 11

1 Poi mi fu data una canna simile a una verga; e mi fu detto: Lèvati e misura il tempio di Dio e l’altare e novera quelli che vi adorano;

2 ma tralascia il cortile che è fuori del tempio, e non lo misurare, perché esso è stato dato ai Gentili, e questi calpesteranno la santa città per quarantadue mesi.

3 E io darò ai miei due testimoni di profetare, ed essi profeteranno per milleduecento sessanta giorni, vestiti di cilicio.

4 Questi sono i due ulivi e i due candelabri che stanno nel cospetto del Signor della terra.

5 E se alcuno li vuole offendere, esce dalla lor bocca un fuoco che divora i loro nemici; e se alcuno li vuole offendere bisogna ch’ei sia ucciso in questa maniera.

6 Essi hanno il potere di chiudere il cielo onde non cada pioggia durante i giorni della loro profezia; e hanno potestà sulle acque di convertirle in sangue, e potestà di percuotere la terra di qualunque piaga, quante volte vorranno.

7 E quando avranno compiuta la loro testimonianza, la bestia che sale dall’abisso moverà loro guerra e li vincerà e li ucciderà.

8 E i loro corpi morti giaceranno sulla piazza della gran città, che spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il Signor loro è stato crocifisso.

9 E gli uomini dei vari popoli e tribù e lingue e nazioni vedranno i loro corpi morti per tre giorni e mezzo, e non lasceranno che i loro corpi morti siano posti in un sepolcro.

10 E gli abitanti della terra si rallegreranno di loro e faranno festa e si manderanno regali gli uni agli altri, perché questi due profeti avranno tormentati gli abitanti della terra.

11 E in capo ai tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro, ed essi si drizzarono in piè e grande spavento cadde su quelli che li videro.

12 Ed essi udirono una gran voce dal cielo che diceva loro: Salite qua. Ed essi salirono al cielo nella nuvola, e i loro nemici li videro.

13 E in quell’ora si fece un gran terremoto, e la decima parte della città cadde, e settemila persone furono uccise nel terremoto; e il rimanente fu spaventato e dette gloria all’Iddio del cielo.

14 Il secondo guaio è passato; ed ecco, il terzo guaio verrà tosto.

15 Ed il settimo angelo sonò, e si fecero gran voci nel cielo, che dicevano: Il regno del mondo è venuto ad essere del Signor nostro e del suo Cristo; ed egli regnerà ne’ secoli dei secoli.

16 E i ventiquattro anziani seduti nel cospetto di Dio sui loro troni si gettaron giù sulle loro facce e adorarono Iddio, dicendo:

17 Noi ti ringraziamo, o Signore Iddio onnipotente che sei e che eri, perché hai preso in mano il tuo gran potere, ed hai assunto il regno.

18 Le nazioni s’erano adirate, ma l’ira tua è giunta, ed è giunto il tempo di giudicare i morti, di dare il loro premio ai tuoi servitori, i profeti, ed ai santi e a quelli che temono il tuo nome, e piccoli e grandi, e di distruggere quelli che distruggon la terra.

19 E il tempio di Dio che è nel cielo fu aperto, e si vide nel suo tempio l’arca del suo patto, e vi furono lampi e voci e tuoni e un terremoto ed una forte gragnuola.

Apocalisse 12

1 Poi apparve un gran segno nel cielo: una donna rivestita del sole con la luna sotto i piedi, e sul capo una corona di dodici stelle.

2 Ella era incinta, e gridava nelle doglie tormentose del parto.

3 E apparve un altro segno nel cielo; ed ecco un gran dragone rosso, che aveva sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi.

4 E la sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le gettò sulla terra. E il dragone si fermò davanti alla donna che stava per partorire, affin di divorarne il figliuolo, quando l’avrebbe partorito.

5 Ed ella partorì un figliuolo maschio che ha da reggere tutte le nazioni con verga di ferro; e il figliuolo di lei fu rapito presso a Dio ed al suo trono.

6 E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, affinché vi sia nutrita per milleduecento sessanta giorni.

7 E vi fu battaglia in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono,

8 ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo.

9 E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furon gettati gli angeli suoi.

10 Ed io udii una gran voce nel cielo che diceva: Ora è venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell’Iddio nostro, e la potestà del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi all’Iddio nostro, giorno e notte.

11 Ma essi l’hanno vinto a cagion del sangue dell’Agnello e a cagion della parola della loro testimonianza; e non hanno amata la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte.

12 Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo di non aver che breve tempo.

13 E quando il dragone si vide gettato sulla terra, perseguitò la donna che avea partorito il figliuolo maschio.

14 Ma alla donna furon date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dove è nutrita un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo, lungi dalla presenza del serpente.

15 E il serpente gettò dalla sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua a guisa di fiume, per farla portar via dalla fiumana.

16 Ma la terra soccorse la donna; e la terra aprì la sua bocca e inghiottì il fiume che il dragone avea gettato fuori dalla propria bocca.

17 E il dragone si adirò contro la donna e andò a far guerra col rimanente della progenie d’essa, che serba i comandamenti di Dio e ritiene la testimonianza di Gesù.

Apocalisse 13

1 (G12-18) E si fermò sulla riva del mare. (G13-1) E vidi salir dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci diademi, e sulle teste nomi di bestemmia.

2 E la bestia ch’io vidi era simile a un leopardo, e i suoi piedi erano come di orso, e la sua bocca come bocca di leone; e il dragone le diede la propria potenza e il proprio trono e grande potestà.

3 E io vidi una delle sue teste come ferita a morte; e la sua piaga mortale fu sanata; e tutta la terra maravigliata andò dietro alla bestia;

4 e adorarono il dragone perché avea dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: Chi è simile alla bestia? e chi può guerreggiare con lei?

5 E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie e le fu data potestà di agire per quarantadue mesi.

6 Ed essa apri la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome e il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo.

7 E le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli; e le fu data potestà sopra ogni tribù e popolo e lingua e nazione.

8 E tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è stato immolato, l’adoreranno.

9 Se uno ha orecchio, ascolti. Se uno mena in cattività, andrà in cattività;

10 se uno uccide con la spada, bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la fede dei santi.

11 Poi vidi un’altra bestia, che saliva dalla terra, ed avea due corna come quelle d’un agnello, ma parlava come un dragone.

12 Ed esercitava tutta la potestà della prima bestia, alla sua presenza; e facea sì che la terra e quelli che abitano in essa adorassero la prima bestia la cui piaga mortale era stata sanata.

13 E operava grandi segni, fino a far scendere del fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini.

14 E seduceva quelli che abitavano sulla terra coi segni che le era dato di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti della terra di fare una immagine della bestia che avea ricevuta la ferita della spada ed era tornata in vita.

15 E le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia, onde l’immagine della bestia parlasse e facesse sì che tutti quelli che non adorassero l’immagine della bestia fossero uccisi.

16 E faceva sì che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla mano destra o sulla fronte;

17 e che nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.

18 Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiché è numero d’uomo; e il suo numero è 666.

Apocalisse 14

1 Poi vidi, ed ecco l’Agnello che stava in piè sul monte Sion, e con lui erano centoquaranta quattoromila persone che aveano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulle loro fronti.

2 E udii una voce dal cielo come rumore di molte acque e come rumore di gran tuono; e la voce che udii era come il suono prodotto da arpisti che suonano le loro arpe.

3 E cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti alle quattro creature viventi ed agli anziani; e nessuno poteva imparare il cantico se non quei centoquaranta quattromila, i quali sono stati riscattati dalla terra.

4 Essi son quelli che non si sono contaminati con donne, poiché son vergini. Essi son quelli che seguono l’Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati di fra gli uomini per esser primizie a Dio ed all’Agnello.

5 E nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili.

6 Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante l’evangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, e ad ogni nazione e tribù e lingua e popolo;

7 e diceva con gran voce: Temete Iddio e dategli gloria poiché l’ora del suo giudizio è venuta; e adorate Colui che ha fatto il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque.

8 Poi un altro, un secondo angelo, seguì dicendo: Caduta, caduta è Babilonia la grande, che ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell’ira della sua fornicazione.

9 E un altro, un terzo angelo, tenne dietro a quelli, dicendo con gran voce: Se qualcuno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano,

10 beverà anch’egli del vino dell’ira di Dio, mesciuto puro nel calice della sua ira: e sarà tormentato con fuoco e zolfo nel cospetto dei santi angeli e nel cospetto dell’Agnello.

11 E il fumo del loro tormento sale ne’ secoli dei secoli; e non hanno requie né giorno né notte quelli che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome.

12 Qui è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù.

13 E udii una voce dal cielo che diceva: Scrivi: Beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essendo che si riposano dalle loro fatiche, poiché le loro opere li seguono.

14 E vidi ed ecco una nuvola bianca; e sulla nuvola assiso uno simile a un figliuol d’uomo, che avea sul capo una corona d’oro, e in mano una falce tagliente.

15 E un altro angelo uscì dal tempio, gridando con gran voce a colui che sedeva sulla nuvola: Metti mano alla tua falce, e mieti; poiché l’ora di mietere giunta, perché la mèsse della terra è ben matura.

16 E colui che sedeva sulla nuvola lanciò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta.

17 E un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, avendo anch’egli una falce tagliente.

18 E un altro angelo, che avea potestà sul fuoco, uscì dall’altare, e gridò con gran voce a quello che avea la falce tagliente, dicendo: Metti mano alla tua falce tagliente, e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perché le sue uve sono mature.

19 E l’angelo lanciò la sua falce sulla terra e vendemmiò la vigna della terra e gettò le uve nel gran tino dell’ira di Dio.

20 E il tino fu calcato fuori della città, e dal tino uscì del sangue che giungeva sino ai freni dei cavalli, per una distesa di milleseicento stadi.

Apocalisse 15

1 Poi vidi nel cielo un altro segno grande e maraviglioso: sette angeli che aveano sette piaghe, le ultime; poiché con esse si compie l’ira di Dio.

2 E vidi come un mare di vetro e di fuoco e quelli che aveano ottenuta vittoria sulla bestia e sulla sua immagine e sul numero del suo nome, i quali stavano in piè sul mare di vetro avendo delle arpe di Dio.

3 E cantavano il cantico di Mosè, servitore di Dio, e il cantico dell’Agnello, dicendo: Grandi e maravigliose sono le tue opere, o Signore Iddio onnipotente; giuste e veraci sono le tue vie, o Re delle nazioni.

4 Chi non temerà, o Signore, e chi non glorificherà il tuo nome? Poiché tu solo sei santo; e tutte le nazioni verranno e adoreranno nel tuo cospetto, poiché i tuoi giudici sono stati manifestati.

5 E dopo queste cose vidi, e il tempio del tabernacolo della testimonianza fu aperto nel cielo;

6 e i sette angeli che recavano le sette piaghe usciron dal tempio, vestiti di lino puro e risplendente, e col petto cinto di cinture d’oro.

7 E una delle quattro creature viventi diede ai sette angeli sette coppe d’oro piene dell’ira di Dio, il quale vive nei secoli dei secoli.

8 E il tempio fu ripieno di fumo a cagione della gloria di Dio e della sua potenza; e nessuno poteva entrare nel tempio finché fosser compiute le sette piaghe dei sette angeli.

Apocalisse 16

1 E udii una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: Andate e versate sulla terra le sette coppe dell’ira di Dio.

2 E il primo andò e versò la sua coppa sulla terra; e un’ulcera maligna e dolorosa colpì gli uomini che aveano il marchio della bestia e che adoravano la sua immagine.

3 Poi il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; ed esso divenne sangue come di morto; ed ogni essere vivente che si trovava nel mare morì.

4 Poi il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle fonti delle acque; e le acque diventarono sangue.

5 E udii l’angelo delle acque che diceva: Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, per aver così giudicato.

6 Hanno sparso il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato loro a bere del sangue; essi ne son degni!

7 E udii l’altare che diceva: Sì, o Signore Iddio onnipotente, i tuoi giudici sono veraci e giusti.

8 Poi il quarto angelo versò la sua coppa sul sole; e al sole fu dato di bruciare gli uomini col fuoco.

9 E gli uomini furon arsi dal gran calore; e bestemmiarono il nome di Dio che ha la potestà su queste piaghe, e non si ravvidero per dargli gloria.

10 Poi il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia; e il regno d’essa divenne tenebroso, e gli uomini si mordevano la lingua per il dolore,

11 e bestemmiarono l’Iddio del cielo a motivo de’ loro dolori e delle loro ulceri; e non si ravvidero delle loro opere.

12 Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e l’acqua ne fu asciugata affinché fosse preparata la via ai re che vengono dal levante.

13 E vidi uscir dalla bocca del dragone e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi simili a rane;

14 perché sono spiriti di demoni che fan de’ segni e si recano dai re di tutto il mondo per radunarli per la battaglia del gran giorno dell’Iddio Onnipotente.

15 (Ecco, io vengo come un ladro; beato colui che veglia e serba le sue vesti onde non cammini ignudo e non si veggano le sue vergogne).

16 Ed essi li radunarono nel luogo che si chiama in ebraico Harmaghedon.

17 Poi il settimo angelo versò la sua coppa nell’aria; e una gran voce uscì dal tempio, dal trono, dicendo: E’ fatto.

18 E si fecero lampi e voci e tuoni e ci fu un gran terremoto, tale, che da quando gli uomini sono stati sulla terra, non si ebbe mai terremoto così grande e così forte.

19 E la gran città fu divisa in tre parti, e le città delle nazioni caddero; e Dio si ricordò di Babilonia la grande per darle il calice del vino del furor dell’ira sua.

20 Ed ogni isola fuggì e i monti non furon più trovati.

21 E cadde dal cielo sugli uomini una gragnuola grossa del peso di circa un talento; e gli uomini bestemmiarono Iddio a motivo della piaga della gragnuola; perché la piaga d’essa era grandissima.

Apocalisse 17

1 E uno dei sette angeli che aveano le sette coppe venne, e mi parlò dicendo: Vieni; io ti mostrerò il giudicio della gran meretrice, che siede su molte acque

2 e con la quale hanno fornicato i re della terra; e gli abitanti della terra sono stati inebriati del vino della sua fornicazione.

3 Ed egli, nello Spirito, mi trasportò in un deserto; e io vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e avente sette teste e dieci corna.

4 E la donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle; aveva in mano un calice d’oro pieno di abominazioni e delle immondizie della sua fornicazione,

5 e sulla fronte avea scritto un nome: Mistero, Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra.

6 E vidi la donna ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. E quando l’ebbi veduta, mi maravigliai di gran maraviglia.

7 E l’angelo mi disse: Perché ti maravigli? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia che la porta, la quale ha le sette teste e le dieci corna.

8 La bestia che hai veduta era, e non è, e deve salire dall’abisso e andare in perdizione. E quelli che abitano sulla terra i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, si maraviglieranno vedendo che la bestia era, e non è, e verrà di nuovo.

9 Qui sta la mente che ha sapienza. Le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede;

10 e sono anche sette re: cinque son caduti, uno è, e l’altro non è ancora venuto; e quando sarà venuto, ha da durar poco.

11 E la bestia che era, e non è, è anch’essa un ottavo re, e viene dai sette, e se ne va in perdizione.

12 E le dieci corna che hai vedute sono dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potestà, come re, assieme alla bestia, per un’ora.

13 Costoro hanno uno stesso pensiero e daranno la loro potenza e la loro autorità alla bestia.

14 Costoro guerreggeranno contro l’Agnello, e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signor dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e fedeli.

15 Poi mi disse: Le acque che hai vedute e sulle quali siede la meretrice, son popoli e moltitudini e nazioni e lingue.

16 E le dieci corna che hai vedute e la bestia odieranno la meretrice e la renderanno desolata e nuda, e mangeranno le sue carni e la consumeranno col fuoco.

17 Poiché Iddio ha messo in cuor loro di eseguire il suo disegno e di avere un medesimo pensiero e di dare il loro regno alla bestia finché le parole di Dio siano adempite.

18 E la donna che hai veduta è la gran città che impera sui re della terra.

Apocalisse 18

1 E dopo queste cose vidi un altro angelo che scendeva dal cielo, il quale aveva gran potestà; e la terra fu illuminata dalla sua gloria.

2 Ed egli gridò con voce potente, dicendo: Caduta, caduta è Babilonia la grande, ed è divenuta albergo di demoni e ricetto d’ogni spirito immondo e ricetto d’ogni uccello immondo e abominevole.

3 Poiché tutte le nazioni han bevuto del vino dell’ira della sua fornicazione, e i re della terra han fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con la sua sfrenata lussuria.

4 Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate partecipi de’ suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe;

5 poiché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle iniquità di lei.

6 Rendetele il contraccambio di quello ch’ella vi ha fatto, e rendetele al doppio la retribuzione delle sue opere; nel calice in cui ha mesciuto ad altri, mescetele il doppio.

7 Quanto ella ha glorificato se stessa ed ha lussureggiato, tanto datele di tormento e di cordoglio. Poiché ella dice in cuor suo: Io seggo regina e non son vedova e non vedrò mai cordoglio,

8 perciò in uno stesso giorno verranno le sue piaghe, mortalità e cordoglio e fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente è il Signore Iddio che l’ha giudicata.

9 E i re della terra che fornicavano e lussureggiavan con lei la piangeranno e faran cordoglio per lei quando vedranno il fumo del suo incendio;

10 e standosene da lungi per tema del suo tormento diranno: Ahi! ahi! Babilonia, la gran città, la potente città! il tuo giudicio è venuto in un momento!

11 I mercanti della terra piangeranno e faranno cordoglio per lei, perché nessuno compera più le loro mercanzie:

12 mercanzie d’oro, d’argento, di pietre preziose, di perle, di lino fino, di porpora, di seta, di scarlatto; e ogni sorta di legno odoroso, e ogni sorta d’oggetti d’avorio e ogni sorta d’oggetti di legno preziosissimo e di rame, di ferro e di marmo,

13 e la cannella e le essenze, e i profumi, e gli unguenti, e l’incenso, e il vino, e l’olio, e il fior di farina, e il grano, e i buoi, e le pecore, e i cavalli, e i carri, e i corpi e le anime d’uomini.

14 E i frutti che l’anima tua appetiva se ne sono andati lungi da te; e tutte le cose delicate e sontuose son perdute per te e non si troveranno mai più.

15 I mercanti di queste cose che sono stati arricchiti da lei se ne staranno da lungi per tema del suo tormento, piangendo e facendo cordoglio, e dicendo:

16 Ahi! ahi! la gran città ch’era vestita di lino fino e di porpora e di scarlatto, e adorna d’oro e di pietre preziose e di perle! Una cotanta ricchezza è stata devastata in un momento.

17 E tutti i piloti e tutti i naviganti e i marinari e quanti trafficano sul mare se ne staranno da lungi;

18 e vedendo il fumo dell’incendio d’essa esclameranno dicendo: Qual città era simile a questa gran città?

19 E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangendo e facendo cordoglio e dicendo: Ahi! ahi! la gran città nella quale tutti coloro che aveano navi in mare si erano arricchiti con la sua magnificenza! In un momento ella è stata ridotta in un deserto.

20 Rallegrati d’essa, o cielo, e voi santi, ed apostoli e profeti, rallegratevi poiché Dio, giudicandola, vi ha reso giustizia.

21 Poi un potente angelo sollevò una pietra grossa come una gran macina, e la gettò nel mare dicendo: Così sarà con impeto precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà più ritrovata.

22 E in te non sarà più udito suono di arpisti né di musici né di flautisti né di sonatori di tromba; né sarà più trovato in te artefice alcuno d’arte qualsiasi, né s’udrà più in te rumor di macina.

23 E non rilucerà più in te lume di lampada e non s’udrà più in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi mercanti erano i principi della terra, perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue malìe,

24 e in lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sopra la terra.

Apocalisse 19

1 Dopo queste cose udii come una gran voce d’una immensa moltitudine nel cielo, che diceva: Alleluia! La salvazione e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio;

2 perché veraci e giusti sono i suoi giudici; poiché Egli ha giudicata la gran meretrice che corrompeva la terra con la sua fornicazione e ha vendicato il sangue de’ suoi servitori, ridomandandolo dalla mano di lei.

3 E dissero una seconda volta: Alleluia! Il suo fumo sale per i secoli dei secoli.

4 E i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi si gettarono giù e adorarono Iddio che siede sul trono, dicendo: Amen! Alleluia!

5 E una voce partì dal trono dicendo: Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servitori, voi che lo temete piccoli e grandi.

6 Poi udii come la voce di una gran moltitudine e come il suono di molte acque e come il rumore di forti tuoni, che diceva: Alleluia! poiché il Signore Iddio nostro, l’Onnipotente, ha preso a regnare.

7 Rallegriamoci e giubiliamo e diamo a lui la gloria, poiché son giunte le nozze dell’Agnello, e la sua sposa s’è preparata;

8 e le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino son le opere giuste dei santi.

9 E l’angelo mi disse: Scrivi: Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello. E mi disse: Queste sono le veraci parole di Dio.

10 E io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ed egli mi disse: Guardati dal farlo; io sono tuo conservo e de’ tuoi fratelli che serbano la testimonianza di Gesù: adora Iddio! Perché la testimonianza di Gesù; è lo spirito della profezia.

11 Poi vidi il cielo aperto ed ecco un cavallo bianco; e colui che lo cavalcava si chiama il Fedele e il Verace; ed egli giudica e guerreggia con giustizia.

12 E i suoi occhi erano una fiamma di fuoco, e sul suo capo v’eran molti diademi; e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui.

13 Era vestito d’una veste tinta di sangue, e il suo nome è: la Parola di Dio.

14 Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed eran vestiti di lino fino bianco e puro.

15 E dalla bocca gli usciva una spada affilata per percuoter con essa le nazioni; ed egli le reggerà con una verga di ferro, e calcherà il tino del vino dell’ardente ira dell’Onnipotente Iddio.

16 E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE, SIGNOR DEI SIGNORI.

17 Poi vidi un angelo che stava in piè nel sole, ed egli gridò con gran voce, dicendo a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo:

18 Venite, adunatevi per il gran convito di Dio, per mangiar carni di re e carni di capitani e carni di prodi e carni di cavalli e di cavalieri, e carni d’ogni sorta d’uomini liberi e schiavi, piccoli e grandi.

19 E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per muover guerra a colui che cavalcava il cavallo e all’esercito suo.

20 E la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che avea fatto i miracoli davanti a lei, coi quali aveva sedotto quelli che aveano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Ambedue furon gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.

21 E il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che cavalcava il cavallo; e tutti gli uccelli si satollarono delle loro carni.

Apocalisse 20

1 Poi vidi un angelo che scendeva dal cielo e avea la chiave dell’abisso e una gran catena in mano.

2 Ed egli afferrò il dragone, il serpente antico, che è il Diavolo e Satana, e lo legò per mille anni,

3 lo gettò nell’abisso che chiuse e suggellò sopra di lui onde non seducesse più le nazioni finché fossero compiti i mille anni; dopo di che egli ha da essere sciolto per un po’ di tempo.

4 Poi vidi dei troni; e a coloro che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decollati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non aveano adorata la bestia né la sua immagine, e non aveano preso il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano; ed essi tornarono in vita, e regnarono con Cristo mille anni.

5 Il rimanente dei morti non tornò in vita prima che fosser compiti i mille anni. Questa è la prima risurrezione.

6 Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su loro non ha potestà la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni.

7 E quando i mille anni saranno compiti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione

8 e uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro canti della terra, Gog e Magog, per adunarle per la battaglia: il loro numero è come la rena del mare.

9 E salirono sulla distesa della terra e attorniarono il campo dei santi e la città diletta; ma dal cielo discese del fuoco e le divorò.

10 E il diavolo che le avea sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saran tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.

11 Poi vidi un gran trono bianco e Colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggiron terra e cielo; e non fu più trovato posto per loro.

12 E vidi i morti, grandi e piccoli che stavan ritti davanti al trono; ed i libri furono aperti; e un altro libro fu aperto, che è il libro della vita; e i morti furon giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro.

13 E il mare rese i morti ch’erano in esso; e la morte e l’Ades resero i loro morti, ed essi furon giudicati, ciascuno secondo le sue opere.

14 E la morte e l’Ades furon gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè, lo stagno di fuoco.

15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.