Luca 19

1 E Gesù, essendo entrato in Gerico, attraversava la città.

2 Ed ecco, un uomo, chiamato per nome Zaccheo, il quale era capo dei pubblicani ed era ricco,

3 cercava di veder chi era Gesù, ma non poteva a motivo della folla, perché era piccolo di statura.

4 Allora corse innanzi, e montò sopra un sicomoro, per vederlo, perch’egli avea da passar per quella via.

5 E come Gesù fu giunto in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: Zaccheo, scendi presto, perché oggi debbo albergare in casa tua.

6 Ed egli s’affrettò a scendere e lo accolse con allegrezza.

7 E veduto ciò, tutti mormoravano, dicendo: E’ andato ad albergare da un peccatore!

8 Ma Zaccheo, presentatosi al Signore, gli disse: Ecco, Signore, la metà de’ miei beni la do ai poveri; e se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo.

9 E Gesù gli disse: Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figliuolo d’Abramo:

10 poiché il Figliuol dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perito.

11 Or com’essi ascoltavano queste cose, Gesù aggiunse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio stesse per esser manifestato immediatamente.

12 Disse dunque: Un uomo nobile se n’andò in un paese lontano per ricevere l’investitura d’un regno e poi tornare.

13 E chiamati a sé dieci suoi servitori, diede loro dieci mine, e disse loro: Trafficate finch’io venga.

14 Ma i suoi concittadini l’odiavano, e gli mandaron dietro un’ambasciata per dire: Non vogliamo che costui regni su noi.

15 Ed avvenne, quand’e’ fu tornato, dopo aver ricevuto l’investitura del regno, ch’egli fece venire quei servitori ai quali avea dato il danaro, per sapere quanto ognuno avesse guadagnato, trafficando.

16 Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ne ha fruttate altre dieci.

17 Ed egli gli disse: Va bene, buon servitore; poiché sei stato fedele in cosa minima, abbi podestà su dieci città.

18 Poi venne il secondo, dicendo: La tua mina, signore, ha fruttato cinque mine.

19 Ed egli disse anche a questo: E tu sii sopra cinque città.

20 Poi ne venne un altro che disse: Signore, ecco la tua mina che ho tenuta riposta in un fazzoletto,

21 perché ho avuto paura di te che sei uomo duro; tu prendi quel che non hai messo, e mieti quel che non hai seminato.

22 E il padrone a lui: Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi ch’io sono un uomo duro, che prendo quel che non ho messo e mieto quel che non ho seminato;

23 e perché non hai messo il mio danaro alla banca, ed io, al mio ritorno, l’avrei riscosso con l’interesse?

24 Poi disse a coloro ch’eran presenti: Toglietegli la mina, e date la a colui che ha le dieci mine.

25 Essi gli dissero: Signore, egli ha dieci mine.

26 Io vi dico che a chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.

27 Quanto poi a quei miei nemici che non volevano che io regnassi su loro, menateli qua e scannateli in mia presenza.

28 E dette queste cose, Gesù andava innanzi, salendo a Gerusalemme.

29 E avvenne che come fu vicino a Betfage e a Betania presso al monte detto degli Ulivi, mandò due de’ discepoli, dicendo:

30 Andate nella borgata dirimpetto, nella quale entrando, troverete legato un puledro d’asino, sopra il quale non è mai montato alcuno; scioglietelo e menatemelo.

31 E se qualcuno vi domanda perché lo sciogliete, direte così: Il Signore ne ha bisogno.

32 E quelli ch’erano mandati, partirono e trovarono le cose com’egli avea lor detto.

33 E com’essi scioglievano il puledro, i suoi padroni dissero loro: Perché sciogliete il puledro?

34 Essi risposero: Il Signore ne ha bisogno.

35 E lo menarono a Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero montar Gesù.

36 E mentre egli andava innanzi, stendevano i loro mantelli sulla via.

37 E com’era già presso la città, alla scesa del monte degli Ulivi, tutta la moltitudine dei discepoli cominciò con allegrezza a lodare Iddio a gran voce per tutte le opere potenti che aveano vedute,

38 dicendo: Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria ne’ luoghi altissimi!

39 E alcuni de’ Farisei di tra la folla gli dissero: Maestro, sgrida i tuoi discepoli!

40 Ed egli, rispondendo, disse: Io vi dico che se costoro si tacciono, le pietre grideranno.

41 E come si fu avvicinato, vedendo la città, pianse su lei, dicendo:

42 Oh se tu pure avessi conosciuto in questo giorno quel ch’è per la tua pace! Ma ora è nascosto agli occhi tuoi.

43 Poiché verranno su te de’ giorni nei quali i tuoi nemici ti faranno attorno delle trincee, e ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte;

44 e atterreranno te e i tuoi figliuoli dentro di te, e non lasceranno in te pietra sopra pietra, perché tu non hai conosciuto il tempo nel quale sei stata visitata.

45 Poi, entrato nel tempio, cominciò a cacciar quelli che in esso vendevano,

46 dicendo loro: Egli è scritto: La mia casa sarà una casa d’orazione, ma voi ne avete fatto una spelonca di ladroni.

47 Ed ogni giorno insegnava nel tempio. Ma i capi sacerdoti e gli scribi e i primi fra il popolo cercavano di farlo morire;

48 ma non sapevano come fare, perché tutto il popolo, ascoltandolo, pendeva dalle sue labbra.

Luca 20

1 E avvenne un di quei giorni, che mentre insegnava al popolo nel tempio ed evangelizzava, sopraggiunsero i capi sacerdoti e gli scribi con gli anziani, e gli parlaron così:

2 Dicci con quale autorità tu fai queste cose, e chi t’ha data codesta autorità.

3 Ed egli, rispondendo, disse loro: Anch’io vi domanderò una cosa:

4 Il battesimo di Giovanni era dal cielo a dagli uomini?

5 Ed essi ragionavan fra loro, dicendo: Se diciamo: Dal cielo, egli ci dirà: Perché non gli credeste?

6 Ma se diciamo: Dagli uomini, tutto il popolo ci lapiderà, perché è persuaso che Giovanni era un profeta.

7 E risposero che non sapevano d’onde fosse.

8 E Gesù disse loro: Neppur io vi dico con quale autorità fo queste cose.

9 Poi prese a dire al popolo questa parabola: Un uomo piantò una vigna, l’allogò a dei lavoratori, e se n’andò in viaggio per lungo tempo.

10 E nella stagione mandò a que’ lavoratori un servitore perché gli dessero del frutto della vigna; ma i lavoratori, battutolo, lo rimandarono a mani vuote.

11 Ed egli di nuovo mandò un altro servitore; ma essi, dopo aver battuto e vituperato anche questo, lo rimandarono a mani vuote.

12 Ed egli ne mandò ancora un terzo; ed essi, dopo aver ferito anche questo, lo scacciarono.

13 Allora il padron della vigna disse: Che farò? Manderò il mio diletto figliuolo; forse a lui porteranno rispetto.

14 Ma quando i lavoratori lo videro, fecero tra loro questo ragionamento: Costui è l’erede; uccidiamolo, affinché l’eredità diventi nostra.

15 E cacciatolo fuor dalla vigna, lo uccisero. Che farà loro dunque il padron della vigna?

16 Verrà e distruggerà que’ lavoratori, e darà la vigna ad altri. Ed essi, udito ciò, dissero: Così non sia!

17 Ma egli, guardatili in faccia, disse: Che vuol dir dunque questo che è scritto: La pietra che gli edificatori hanno riprovata è quella che è divenuta pietra angolare?

18 Chiunque cadrà su quella pietra sarà sfracellato; ed ella stritolerà colui sul quale cadrà.

19 E gli scribi e i capi sacerdoti cercarono di mettergli le mani addosso in quella stessa ora, ma temettero il popolo; poiché si avvidero bene ch’egli avea detto quella parabola per loro.

20 Ed essendosi messi ad osservarlo, gli mandarono delle spie che simulassero d’esser giusti per coglierlo in parole, affin di darlo in man dell’autorità e del potere del governatore.

21 E quelli gli fecero una domanda, dicendo: Maestro, noi sappiamo che tu parli e insegni dirittamente, e non hai riguardi personali, ma insegni la via di Dio secondo verità:

22 E’ egli lecito a noi pagare il tributo a Cesare o no?

23 Ma egli, avvedutosi della loro astuzia, disse loro:

24 Mostratemi un denaro; di chi porta l’effigie e l’iscrizione? Ed essi dissero: Di Cesare.

25 Ed egli a loro: Rendete dunque a Cesare quel ch’è di Cesare, e a Dio quel ch’è di Dio.

26 Ed essi non poteron coglierlo in parole dinanzi al popolo; e maravigliati della sua risposta, si tacquero.

27 Poi, accostatisi alcuni dei Sadducei, i quali negano che ci sia risurrezione, lo interrogarono, dicendo:

28 Maestro, Mosè ci ha scritto che se il fratello di uno muore avendo moglie ma senza figliuoli, il fratello ne prenda la moglie e susciti progenie a suo fratello.

29 Or v’erano sette fratelli. Il primo prese moglie, e morì senza figliuoli.

30 Il secondo pure la sposò;

31 poi il terzo; e così fu dei sette; non lasciaron figliuoli, e morirono.

32 In ultimo, anche la donna morì.

33 Nella risurrezione dunque, la donna, di chi di loro sarà moglie? Perché i sette l’hanno avuta per moglie.

34 E Gesù disse loro: I figliuoli di questo secolo sposano e sono sposati;

35 ma quelli che saranno reputati degni d’aver parte al secolo avvenire e alla risurrezione dai morti, non sposano e non sono sposati,

36 perché neanche possono più morire, giacché son simili agli angeli e son figliuoli di Dio, essendo figliuoli della risurrezione.

37 Che poi i morti risuscitino anche Mosè lo dichiarò nel passo del “pruno”, quando chiama il Signore l’Iddio d’Abramo, l’Iddio d’Isacco e l’Iddio di Giacobbe.

38 Or Egli non è un Dio di morti, ma di viventi; poiché per lui vivono tutti.

39 E alcuni degli scribi, rispondendo, dissero: Maestro, hai detto bene.

40 E non ardivano più fargli alcuna domanda.

41 Ed egli disse loro: Come dicono che il Cristo è figliuolo di Davide?

42 Poiché Davide stesso, nel libro dei Salmi, dice: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra,

43 finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello de’ tuoi piedi.

44 Davide dunque lo chiama Signore; e com’è egli suo figliuolo?

45 E udendolo tutto il popolo, egli disse a’ suoi discepoli:

46 Guardatevi dagli scribi, i quali passegian volentieri in lunghe vesti ed amano le salutazioni nelle piazze e i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti;

47 essi che divorano le case delle vedove e fanno per apparenza lunghe orazioni. Costoro riceveranno maggior condanna.

Luca 21

1 Poi, alzati gli occhi, Gesù vide dei ricchi che gettavano i loro doni nella cassa delle offerte.

2 Vide pure una vedova poveretta che vi gettava due spiccioli;

3 e disse: In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato più di tutti;

4 poiché tutti costoro hanno gettato nelle offerte del loro superfluo; ma costei, del suo necessario, v’ha gettato tutto quanto avea per vivere.

5 E facendo alcuni notare come il tempio fosse adorno di belle pietre e di doni consacrati, egli disse:

6 Quant’è a queste cose che voi contemplate, verranno i giorni che non sarà lasciata pietra sopra pietra che non sia diroccata.

7 Ed essi gli domandarono: Maestro, quando avverranno dunque queste cose? e quale sarà il segno del tempo in cui queste cose staranno per succedere?

8 Ed egli disse: Guardate di non esser sedotti; perché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Son io; e: Il tempo è vicino; non andate dietro a loro.

9 E quando udrete parlar di guerre e di sommosse, non siate spaventati; perché bisogna che queste cose avvengano prima; ma la fine non verrà subito dopo.

10 Allora disse loro: Si leverà nazione contro nazione e regno contro regno;

11 vi saranno gran terremoti, e in diversi luoghi pestilenze e carestie; vi saranno fenomeni spaventevoli e gran segni dal cielo.

12 Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, dandovi in man delle sinagoghe e mettendovi in prigione, traendovi dinanzi a re e governatori, a cagion del mio nome.

13 Ma ciò vi darà occasione di render testimonianza.

14 Mettetevi dunque in cuore di non premeditar come rispondere a vostra difesa,

15 perché io vi darò una parola e una sapienza alle quali tutti i vostri avversari non potranno contrastare né contraddire.

16 Or voi sarete traditi perfino da genitori, da fratelli, da parenti e da amici; faranno morire parecchi di voi;

17 e sarete odiati da tutti a cagion del mio nome;

18 ma neppure un capello del vostro capo perirà.

19 Con la vostra perseveranza guadagnerete le anime vostre.

20 Quando vedrete Gerusalemme circondata d’eserciti, sappiate allora che la sua desolazione è vicina.

21 Allora quelli che sono in Giudea, fuggano ai monti; e quelli che sono nella città, se ne partano; e quelli che sono per la campagna, non entrino in lei.

22 Perché quelli son giorni di vendetta, affinché tutte le cose che sono scritte, siano adempite.

23 Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che allatteranno in que’ giorni! Perché vi sarà gran distretta nel paese ed ira su questo popolo.

24 E cadranno sotto il taglio della spada, e saran menati in cattività fra tutte le genti; e Gerusalemme sarà calpestata dai Gentili, finché i tempi de’ Gentili siano compiti.

25 E vi saranno de’ segni nel sole, nella luna e nelle stelle; e sulla terra, angoscia delle nazioni, sbigottite dal rimbombo del mare e delle onde;

26 gli uomini venendo meno per la paurosa aspettazione di quel che sarà per accadere al mondo; poiché le potenze de’ cieli saranno scrollate.

27 E allora vedranno il Figliuol dell’uomo venir sopra le nuvole con potenza e gran gloria.

28 Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra redenzione è vicina.

29 E disse loro una parabola: Guardate il fico e tutti gli alberi;

30 quando cominciano a germogliare, voi, guardando, riconoscete da voi stessi che l’estate è oramai vicina.

31 Così anche voi quando vedrete avvenir queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.

32 In verità io vi dico che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute.

33 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

34 Badate a voi stessi, che talora i vostri cuori non siano aggravati da crapula, da ubriachezza e dalle ansiose sollecitudini di questa vita, e che quel giorno non vi venga addosso all’improvviso come un laccio;

35 perché verrà sopra tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra.

36 Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere, e di comparire dinanzi al Figliuol dell’uomo.

37 Or di giorno egli insegnava nel tempio; e la notte usciva e la passava sul monte detto degli Ulivi.

38 E tutto il popolo, la mattina di buon’ora, veniva a lui nel tempio per udirlo.

Luca 22

1 Or la festa degli azzimi, detta la Pasqua, s’avvicinava;

2 e i capi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di farlo morire, perché temevano il popolo.

3 E Satana entrò in Giuda, chiamato Iscariota, che era del numero de’ dodici.

4 Ed egli andò a conferire coi capi sacerdoti e i capitani sul come lo darebbe loro nelle mani.

5 Ed essi se ne rallegrarono e pattuirono di dargli del denaro.

6 Ed egli prese l’impegno, e cercava l’opportunità di farlo di nascosto alla folla.

7 Or venne il giorno degli azzimi, nel quale si dovea sacrificar la Pasqua.

8 E Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: Andate a prepararci la pasqua, affinché la mangiamo.

9 Ed essi gli dissero: Dove vuoi che la prepariamo?

10 Ed egli disse loro: Ecco, quando sarete entrati nella città, vi verrà incontro un uomo che porterà una brocca d’acqua; seguitelo nella casa dov’egli entrerà.

11 E dite al padron di casa: Il Maestro ti manda a dire: Dov’è la stanza nella quale mangerò la pasqua co’ miei discepoli?

12 Ed egli vi mostrerà di sopra una gran sala ammobiliata; quivi apparecchiate.

13 Ed essi andarono e trovaron com’egli avea lor detto, e prepararon la pasqua.

14 E quando l’ora fu venuta, egli si mise a tavola, e gli apostoli con lui.

15 Ed egli disse loro: Ho grandemente desiderato di mangiar questa pasqua con voi, prima ch’io soffra;

16 poiché io vi dico che non la mangerò più finché sia compiuta nel regno di Dio.

17 E avendo preso un calice, rese grazie e disse: Prendete questo e distribuitelo fra voi;

18 perché io vi dico che oramai non berrò più del frutto della vigna, finché sia venuto il regno di Dio.

19 Poi, avendo preso del pane, rese grazie e lo ruppe e lo diede loro, dicendo: Questo è il mio corpo il quale è dato per voi: fate questo in memoria di me.

20 Parimente ancora, dopo aver cenato, dette loro il calice dicendo: Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, il quale è sparso per voi.

21 Del resto, ecco, la mano di colui che mi tradisce e meco a tavola.

22 Poiché il Figliuol dell’uomo, certo, se ne va, secondo che è determinato; ma guai a quell’uomo dal quale è tradito!

23 Ed essi cominciarono a domandarsi gli uni agli altri chi sarebbe mai quel di loro che farebbe questo.

24 Nacque poi anche una contesa fra loro per sapere chi di loro fosse reputato il maggiore.

25 Ma egli disse loro: I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che hanno autorità su di esse son chiamati benefattori.

26 Ma tra voi non ha da esser così; anzi, il maggiore fra voi sia come il minore, e chi governa come colui che serve.

27 Poiché, chi è maggiore, colui che è a tavola oppur colui che serve? Non è forse colui che e a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve.

28 Or voi siete quelli che avete perseverato meco nelle mie prove;

29 e io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che fosse dato a me,

30 affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno, e sediate su troni, giudicando le dodici tribù d’Israele.

31 Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano;

32 ma io ho pregato per te affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, conferma i tuoi fratelli.

33 Ma egli gli disse: Signore, con te son pronto ad andare e in prigione e alla morte.

34 E Gesù: Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi.

35 Poi disse loro: Quando vi mandai senza borsa, senza sacca da viaggio e senza calzari, vi mancò mai niente? Ed essi risposero: Niente. Ed egli disse loro:

36 Ma ora, chi ha una borsa la prenda; e parimente una sacca; e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.

37 Poiché io vi dico che questo che è scritto deve esser adempito in me: Ed egli è stato annoverato tra i malfattori. Infatti, le cose che si riferiscono a me stanno per compiersi.

38 Ed essi dissero: Signore, ecco qui due spade! Ma egli disse loro: Basta!

39 Poi, essendo uscito, andò, secondo il suo solito, al monte degli Ulivi; e anche i discepoli lo seguirono.

40 E giunto che fu sul luogo, disse loro: Pregate, chiedendo di non entrare in tentazione.

41 Ed egli si staccò da loro circa un tiro di sasso; e postosi in ginocchio pregava, dicendo:

42 Padre, se tu vuoi, allontana da me questo calice! Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta.

43 E un angelo gli apparve dal cielo a confortarlo.

44 Ed essendo in agonia, egli pregava vie più intensamente; e il suo sudore divenne come grosse gocce di sangue che cadeano in terra.

45 E alzatosi dall’orazione, venne ai discepoli e li trovò che dormivano di tristezza,

46 e disse loro: Perché dormite? Alzatevi e pregate, affinché non entriate in tentazione.

47 Mentre parlava ancora, ecco una turba; e colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici, la precedeva, e si accostò a Gesù per baciarlo.

48 Ma Gesù gli disse: Giuda, tradisci tu il Figliuol dell’uomo con un bacio?

49 E quelli ch’eran con lui, vedendo quel che stava per succedere, dissero: Signore, percoterem noi con la spada?

50 E uno di loro percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spiccò l’orecchio destro.

51 Ma Gesù rivolse loro la parola e disse: Lasciate, basta! E toccato l’orecchio di colui, lo guarì.

52 E Gesù disse ai capi sacerdoti e ai capitani del tempio e agli anziani che eran venuti contro a lui: Voi siete usciti con spade e bastoni, come contro a un ladrone;

53 mentre ero ogni giorno con voi nel tempio, non mi avete mai messe le mani addosso; ma questa è l’ora vostra e la potestà delle tenebre.

54 E presolo, lo menaron via e lo condussero dentro la casa del sommo sacerdote; e Pietro seguiva da lontano.

55 E avendo essi acceso un fuoco in mezzo alla corte ed essendosi posti a sedere insieme, Pietro si sedette in mezzo a loro.

56 E una certa serva, vedutolo sedere presso il fuoco, e avendolo guardato fisso, disse: Anche costui era con lui.

57 Ma egli negò, dicendo: Donna, io non lo conosco.

58 E poco dopo, un altro, vedutolo, disse: Anche tu sei di quelli. Ma Pietro rispose: O uomo, non lo sono.

59 E trascorsa circa un’ora, un altro affermava lo stesso, dicendo: Certo, anche costui era con lui, poich’egli è Galileo.

60 Ma Pietro disse: O uomo, io non so quel che tu ti dica. E subito, mentr’egli parlava ancora, il gallo cantò.

61 E il Signore, voltatosi, riguardò Pietro; e Pietro si ricordò della parola del Signore com’ei gli avea detto: Prima che il gallo canti oggi, tu mi rinnegherai tre volte.

62 E uscito fuori pianse amaramente.

63 E gli uomini che tenevano Gesù, lo schernivano percuotendolo;

64 e avendolo bendato gli domandavano: Indovina, profeta, chi t’ha percosso?

65 E molte altre cose dicevano contro a lui, bestemmiando.

66 E come fu giorno, gli anziani del popolo, i capi sacerdoti e gli scribi si adunarono, e lo menarono nel loro Sinedrio, dicendo:

67 Se tu sei il Cristo, diccelo. Ma egli disse loro: Se ve lo dicessi, non credereste;

68 e se io vi facessi delle domande, non rispondereste.

69 Ma da ora innanzi il Figliuol dell’uomo sarà seduto alla destra della potenza di Dio.

70 E tutti dissero: Sei tu dunque il Figliuol di Dio? Ed egli rispose loro: Voi lo dite, poiché io lo sono.

71 E quelli dissero: Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Noi stessi l’abbiamo udito dalla sua propria bocca.

Luca 23

1 Poi, levatasi tutta l’assemblea, lo menarono a Pilato.

2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: Abbiam trovato costui che sovvertiva la nostra nazione e che vietava di pagare i tributi a Cesare, e diceva d’esser lui il Cristo re.

3 E Pilato lo interrogò, dicendo: Sei tu il re dei Giudei? Ed egli, rispondendo, gli disse: Sì, lo sono.

4 E Pilato disse ai capi sacerdoti e alle turbe: Io non trovo colpa alcuna in quest’uomo.

5 Ma essi insistevano, dicendo: Egli solleva il popolo insegnando per tutta la Giudea; ha cominciato dalla Galilea ed è giunto fin qui.

6 Quando Pilato udì questo, domandò se quell’uomo fosse Galileo.

7 E saputo ch’egli era della giurisdizione d’Erode, lo rimandò a Erode ch’era anch’egli a Gerusalemme in que’ giorni.

8 Erode, come vide Gesù, se ne rallegrò grandemente, perché da lungo tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlar di lui; e sperava di vedergli fare qualche miracolo.

9 E gli rivolse molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.

10 Or i capi sacerdoti e gli scribi stavan là, accusandolo con veemenza.

11 Ed Erode co’ suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestì di un manto splendido, e lo rimandò a Pilato.

12 E in quel giorno, Erode e Pilato divennero amici, perché per l’addietro arano stati in inimicizia fra loro.

13 E Pilato, chiamati assieme i capi sacerdoti e i magistrati e il popolo, disse loro:

14 Voi mi avete fatto comparir dinanzi quest’uomo come sovvertitore del popolo; ed ecco, dopo averlo in presenza vostra esaminato, non ho trovato in lui alcuna delle colpe di cui l’accusate;

15 e neppure Erode, poiché egli l’ha rimandato a noi; ed ecco, egli non ha fatto nulla che sia degno di morte.

16 Io dunque, dopo averlo castigato, lo libererò.

17 Or egli era in obbligo di liberar loro un carcerato in occasion della festa.

18 Ma essi gridarono tutti insieme: Fa’ morir costui, e liberaci Barabba!

19 (Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sedizione avvenuta in città e di un omicidio).

20 E Pilato da capo parlò loro, desiderando liberar Gesù;

21 ma essi gridavano: Crocifiggilo, crocifiggilo!

22 E per la terza volta egli disse loro: Ma che male ha egli fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Io dunque, dopo averlo castigato, lo libererò.

23 Ma essi insistevano con gran grida, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono con avere il sopravvento.

24 E Pilato sentenziò che fosse fatto quello che domandavano.

25 E liberò colui che era stato messo in prigione per sedizione ed omicidio, e che essi aveano richiesto; ma abbandonò Gesù alla loro volontà.

26 E mentre lo menavan via, presero un certo Simon, cireneo, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce, perché la portasse dietro a Gesù.

27 Or lo seguiva una gran moltitudine di popolo e di donne che facean cordoglio e lamento per lui.

28 Ma Gesù, voltatosi verso di loro, disse: Figliuole di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figliuoli.

29 Perché ecco, vengono i giorni nei quali si dirà: Beate le sterili, e i seni che non han partorito, e le mammelle che non hanno allattato.

30 Allora prenderanno a dire ai monti: Cadeteci addosso; ed ai colli: Copriteci.

31 Poiché se fan queste cose al legno verde, che sarà egli fatto al secco?

32 Or due altri, due malfattori, eran menati con lui per esser fatti morire.

33 E quando furon giunti al luogo detto “il Teschio”, crocifissero quivi lui e i malfattori, l’uno a destra e l’altro a sinistra.

34 E Gesù diceva: Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno. Poi, fatte delle parti delle sue vesti, trassero a sorte.

35 E il popolo stava a guardare. E anche i magistrati si facean beffe di lui, dicendo: Ha salvato altri, salvi se stesso, se è il Cristo, l’Eletto di Dio!

36 E i soldati pure lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell’aceto e dicendo:

37 Se tu sei il re de’ Giudei, salva te stesso!

38 E v’era anche questa iscrizione sopra il suo capo: QUESTO E IL RE DEI GIUDEI.

39 E uno de’ malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: Non se’ tu il Cristo? Salva te stesso e noi!

40 Ma l’altro, rispondendo, lo sgridava e diceva: Non hai tu nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio?

41 E per noi è cosa giusta, perché riceviamo la condegna pena de’ nostri fatti; ma questi non ha fatto nulla di male.

42 E diceva: Gesù, ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno!

43 E Gesù gli disse: Io ti dico in verità che oggi tu sarai meco in paradiso.

44 Ora era circa l’ora sesta, e si fecero tenebre per tutto il paese, fino all’ora nona, essendosi oscurato il sole.

45 La cortina del tempio si squarciò pel mezzo.

46 E Gesù, gridando con gran voce, disse: Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio. E detto questo spirò.

47 E il centurione, veduto ciò che era accaduto, glorificava Iddio dicendo: Veramente, quest’uomo era giusto.

48 E tutte le turbe che si erano raunate a questo spettacolo, vedute le cose che erano successe, se ne tornavano battendosi il petto.

49 Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che lo aveano accompagnato dalla Galilea, stavano a guardare queste cose da lontano.

50 Ed ecco un uomo per nome Giuseppe, che era consigliere, uomo dabbene e giusto,

51 il quale non avea consentito alla deliberazione e all’operato degli altri, ed era da Arimatea, città de’ Giudei, e aspettava il regno di Dio,

52 venne a Pilato e chiese il corpo di Gesù.

53 E trattolo giù di croce, lo involse in un panno lino e lo pose in una tomba scavata nella roccia, dove niuno era ancora stato posto.

54 Era il giorno della Preparazione, e stava per cominciare il sabato.

55 E le donne che eran venute con Gesù dalla Galilea, avendo seguito Giuseppe, guardarono la tomba, e come v’era stato posto il corpo di Gesù.

56 Poi, essendosene tornate, prepararono aromi ed oli odoriferi.

Luca 24

1 Durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento; ma il primo giorno della settimana, la mattina molto per tempo, esse si recarono al sepolcro, portando gli aromi che aveano preparato.

2 E trovarono la pietra rotolata dal sepolcro.

3 Ma essendo entrate, non trovarono il corpo del Signor Gesù.

4 Ed avvenne che mentre se ne stavano perplesse di ciò, ecco che apparvero dinanzi a loro due uomini in vesti sfolgoranti;

5 ed essendo esse impaurite, e chinando il viso a terra, essi dissero loro: Perché cercate il vivente fra i morti?

6 Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordatevi com’egli vi parlò quand’era ancora in Galilea,

7 dicendo che il Figliuol dell’uomo doveva esser dato nelle mani d’uomini peccatori ed esser crocifisso, e il terzo giorno risuscitare.

8 Ed esse si ricordarono delle sue parole;

9 e tornate dal sepolcro, annunziarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri.

10 Or quelle che dissero queste cose agli apostoli erano: Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo, e le altre donne che eran con loro.

11 E quelle parole parvero loro un vaneggiare, e non prestaron fede alle donne.

12 Ma Pietro, levatosi, corse al sepolcro; ed essendosi chinato a guardare, vide le sole lenzuola; e se ne andò maravigliandosi fra se stesso di quel che era avvenuto.

13 Ed ecco, due di loro se ne andavano in quello stesso giorno a un villaggio nominato Emmaus, distante da Gerusalemme sessanta stadi;

14 e discorrevano tra loro di tutte le cose che erano accadute.

15 Ed avvenne che mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù stesso si accostò e cominciò a camminare con loro.

16 Ma gli occhi loro erano impediti così da non riconoscerlo.

17 Ed egli domandò loro: Che discorsi son questi che tenete fra voi cammin facendo? Ed essi si fermarono tutti mesti.

18 E l’un de’ due, per nome Cleopa, rispondendo, gli disse: Tu solo, tra i forestieri, stando in Gerusalemme, non hai saputo le cose che sono in essa avvenute in questi giorni?

19 Ed egli disse loro: Quali? Ed essi gli risposero: Il fatto di Gesù Nazareno, che era un profeta potente in opere e in parole dinanzi a Dio e a tutto il popolo;

20 e come i capi sacerdoti e i nostri magistrati l’hanno fatto condannare a morte, e l’hanno crocifisso.

21 Or noi speravamo che fosse lui che avrebbe riscattato Israele; invece, con tutto ciò, ecco il terzo giorno da che queste cose sono avvenute.

22 Vero è che certe donne d’infra noi ci hanno fatto stupire; essendo andate la mattina di buon’ora al sepolcro,

23 e non avendo trovato il corpo di lui, son venute dicendo d’aver avuto anche una visione d’angeli, i quali dicono ch’egli vive.

24 E alcuni de’ nostri sono andati al sepolcro, e hanno trovato la cosa così come aveano detto le donne; ma lui non l’hanno veduto.

25 Allora Gesù disse loro: O insensati e tardi di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette!

26 Non bisognava egli che il Cristo soffrisse queste cose ed entrasse quindi nella sua gloria?

27 E cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo concernevano.

28 E quando si furono avvicinati al villaggio dove andavano, egli fece come se volesse andar più oltre.

29 Ed essi gli fecero forza, dicendo: Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno è già declinato. Ed egli entrò per rimaner con loro.

30 E quando si fu messo a tavola con loro, prese il pane, lo benedisse, e spezzatolo lo dette loro.

31 E gli occhi loro furono aperti, e lo riconobbero; ma egli sparì d’innanzi a loro.

32 Ed essi dissero l’uno all’altro: Non ardeva il cuor nostro in noi mentr’egli ci parlava per la via, mentre ci spiegava le Scritture?

33 E levatisi in quella stessa ora, tornarono a Gerusalemme e trovarono adunati gli undici e quelli ch’eran con loro,

34 i quali dicevano: Il Signore è veramente risuscitato ed è apparso a Simone.

35 Ed essi pure raccontarono le cose avvenute loro per la via, e come era stato da loro riconosciuto nello spezzare il pane.

36 Or mentr’essi parlavano di queste cose, Gesù stesso comparve in mezzo a loro, e disse: Pace a voi!

37 Ma essi, smarriti e impauriti, pensavano di vedere uno spirito.

38 Ed egli disse loro: Perché siete turbati? E perché vi sorgono in cuore tali pensieri?

39 Guardate le mie mani ed i miei piedi, perché son ben io; palpatemi e guardate; perché uno spirito non ha carne e ossa come vedete che ho io.

40 E detto questo, mostrò loro le mani e i piedi.

41 Ma siccome per l’allegrezza non credevano ancora, e si stupivano, disse loro: Avete qui nulla da mangiare?

42 Essi gli porsero un pezzo di pesce arrostito;

43 ed egli lo prese, e mangiò in loro presenza.

44 Poi disse loro: Queste son le cose che io vi dicevo quand’ero ancora con voi: che bisognava che tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, ne’ profeti e nei Salmi, fossero adempiute.

45 Allora apri loro la mente per intendere le Scritture, e disse loro:

46 Così è scritto, che il Cristo soffrirebbe, e risusciterebbe dai morti il terzo giorno,

47 e che nel suo nome si predicherebbe ravvedimento e remission dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme.

48 Or voi siete testimoni di queste cose.

49 Ed ecco, io mando su voi quello che il Padre mio ha promesso; quant’è a voi, rimanete in questa città, finché dall’alto siate rivestiti di potenza.

50 Poi li condusse fuori fino presso Betania; e levate in alto le mani, li benedisse.

51 E avvenne che mentre li benediceva, si dipartì da loro e fu portato su nel cielo.

52 Ed essi, adoratolo, tornarono a Gerusalemme con grande allegrezza;

53 ed erano del continuo nel tempio, benedicendo Iddio.

Marco 1

1 Principio dell’evangelo di Gesù Cristo, Figliuolo di Dio.

2 Secondo ch’egli è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero a prepararti la via…

3 V’è una voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri,

4 apparve Giovanni il Battista nel deserto predicando un battesimo di ravvedimento per la remissione dei peccati.

5 E tutto il paese della Giudea e tutti quei di Gerusalemme accorrevano a lui; ed erano da lui battezzati nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

6 Or Giovanni era vestito di pel di cammello, con una cintura di cuoio intorno ai fianchi, e si nutriva di locuste e di miele selvatico.

7 E predicava, dicendo: Dopo di me vien colui che è più forte di me; al quale io non son degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari.

8 Io vi ho battezzati con acqua, ma lui vi battezzerà con lo Spirito Santo.

9 Ed avvenne in que’ giorni che Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano.

10 E ad un tratto, com’egli saliva fuori dell’acqua, vide fendersi i cieli, e lo Spirito scendere su di lui in somiglianza di colomba.

11 E una voce venne dai cieli: Tu sei il mio diletto Figliuolo; in te mi sono compiaciuto.

12 E subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto;

13 e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana; e stava tra le fiere e gli angeli lo servivano.

14 Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesù si recò in Galilea, predicando l’evangelo di Dio e dicendo:

15 Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all’evangelo.

16 Or passando lungo il mar della Galilea, egli vide Simone e Andrea, il fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. E Gesù disse loro:

17 Seguitemi, ed io farò di voi dei pescatori d’uomini.

18 Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono.

19 Poi, spintosi un po’ più oltre, vide Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che anch’essi in barca rassettavano le reti;

20 e subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se n’andarono dietro a lui.

21 E vennero in Capernaum; e subito, il sabato, Gesù, entrato nella sinagoga, insegnava.

22 E la gente stupiva della sua dottrina, perch’egli li ammaestrava come avente autorità e non come gli scribi.

23 In quel mentre, si trovava nella loro sinagoga un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale prese a gridare:

24 Che v’è fra noi e te, o Gesù Nazareno? Se’ tu venuto per perderci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio!

25 E Gesù lo sgridò, dicendo: Ammutolisci ed esci da costui!

26 E lo spirito immondo, straziatolo e gridando forte, uscì da lui.

27 E tutti sbigottirono talché si domandavano fra loro: Che cos’è mai questo? E’ una dottrina nuova! Egli comanda con autorità perfino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono!

28 E la sua fama si divulgò subito per ogni dove, in tutta al circostante contrada della Galilea.

29 Ed appena usciti dalla sinagoga, vennero con Giacomo e Giovanni in casa di Simone e d’Andrea.

30 Or la suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono;

31 ed egli, accostatosi, la prese per la mano e la fece levare; e la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli.

32 Poi, fattosi sera, quando il sole fu tramontato, gli menarono tutti i malati e gl’indemoniati.

33 E tutta la città era raunata all’uscio.

34 Ed egli ne guarì molti che soffrivan di diverse malattie, e cacciò molti demoni; e non permetteva ai demoni di parlare; poiché sapevano chi egli era.

35 Poi, la mattina, essendo ancora molto buio, Gesù, levatosi, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e quivi pregava.

36 Simone e quelli ch’eran con lui gli tennero dietro;

37 e trovatolo, gli dissero: Tutti ti cercano.

38 Ed egli disse loro: Andiamo altrove, per i villaggi vicini, ond’io predichi anche là; poiché è per questo che io sono uscito.

39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e cacciando i demoni.

40 E un lebbroso venne a lui e buttandosi in ginocchio lo pregò dicendo: Se tu vuoi, tu puoi mondarmi!

41 E Gesù, mosso a pietà, stese la mano, lo toccò e gli disse: Lo voglio; sii mondato!

42 E subito la lebbra sparì da lui, e fu mondato.

43 E Gesù, avendogli fatte severe ammonizioni, lo mandò subito via e gli disse:

44 Guardati dal farne parola ad alcuno; ma va’, mostrati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto; e questo serva loro di testimonianza.

45 Ma colui, appena partito, si dette a proclamare e a divulgare il fatto; di modo che Gesù non poteva più entrar palesemente in città; ma se ne stava fuori in luoghi deserti, e da ogni parte la gente accorreva a lui.

Marco 2

1 E dopo alcuni giorni, egli entrò di nuovo in Capernaum, e si seppe che era in casa;

2 e si raunò tanta gente che neppure lo spazio dinanzi alla porta la potea contenere. Ed egli annunziava loro la Parola.

3 E vennero a lui alcuni che menavano un paralitico portato da quattro.

4 E non potendolo far giungere fino a lui a motivo della calca, scoprirono il tetto dalla parte dov’era Gesù; e fattavi un’apertura, calarono il lettuccio sul quale il paralitico giaceva.

5 E Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: Figliuolo, i tuoi peccati ti sono rimessi.

6 Or alcuni degli scribi eran quivi seduti e così ragionavano in cuor loro:

7 Perché parla costui in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può rimettere i peccati, se non un solo, cioè Dio?

8 E Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che ragionavano così dentro di sé, disse loro: Perché fate voi cotesti ragionamenti ne’ vostri cuori?

9 Che è più agevole, dire al paralitico: I tuoi peccati ti sono rimessi, oppur dirgli: Lèvati, togli il tuo lettuccio e cammina?

10 Ora, affinché sappiate che il Figliuol dell’uomo ha potestà in terra di rimettere i peccati:

11 Io tel dico (disse al paralitico), lèvati, togli il tuo lettuccio, e vattene a casa tua.

12 E colui s’alzò, e subito, preso il suo lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; talché tutti stupivano e glorificavano Iddio dicendo: Una cosa così non la vedemmo mai.

13 E Gesù uscì di nuovo verso il mare; e tutta la moltitudine andava a lui, ed egli li ammaestrava.

14 E passando, vide Levi d’Alfeo seduto al banco della gabella, e gli disse: Seguimi. Ed egli, alzatosi, lo seguì.

15 Ed avvenne che, mentre Gesù era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e peccatori erano anch’essi a tavola con lui e coi suoi discepoli; poiché ve ne erano molti e lo seguivano.

16 E gli scribi d’infra i Farisei, vedutolo mangiar coi pubblicani e coi peccatori, dicevano ai suoi discepoli: Come mai mangia e beve coi pubblicani e i peccatori?

17 E Gesù, udito ciò, disse loro: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non son venuto a chiamar de’ giusti, ma dei peccatori.

18 Or i discepoli di Giovanni e i Farisei solevano digiunare. E vennero a Gesù e gli dissero: Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei Farisei digiunano, e i discepoli tuoi non digiunano?

19 E Gesù disse loro: Possono gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Finché hanno con sé lo sposo, non possono digiunare.

20 Ma verranno i giorni che lo sposo sarà loro tolto; ed allora, in quei giorni, digiuneranno.

21 Niuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; altrimenti la toppa nuova porta via del vecchio, e lo strappo si fa peggiore.

22 E niuno mette del vin nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino fa scoppiare gli otri; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi.

23 Or avvenne che in un giorno di sabato egli passava per i seminati, e i suoi discepoli, cammin facendo, si misero a svellere delle spighe.

24 E i Farisei gli dissero: Vedi! Perché fanno di sabato quel che non è lecito?

25 Ed egli disse loro: Non avete voi mai letto quel che fece Davide, quando fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e coloro ch’eran con lui?

26 Com’egli, sotto il sommo sacerdote Abiatar, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani di presentazione, che a nessuno è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a coloro che eran con lui?

27 Poi disse loro: Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato;

28 perciò il Figliuol dell’uomo è Signore anche del sabato.

Marco 3

1 Poi entrò di nuovo in una sinagoga; e quivi era un uomo che avea la mano secca.

2 E l’osservavano per vedere se lo guarirebbe in giorno di sabato, per poterlo accusare.

3 Ed egli disse all’uomo che avea la mano secca: Lèvati là nel mezzo!

4 Poi disse loro: E’ egli lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? di salvare una persona o di ucciderla? Ma quelli tacevano.

5 Allora Gesù, guardatili tutt’intorno con indignazione, contristato per l’induramento del cuor loro, disse all’uomo: Stendi la mano! Egli la stese, e la sua mano tornò sana.

6 E i Farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli Erodiani contro di lui, con lo scopo di farlo morire.

7 Poi Gesù co’ suoi discepoli si ritirò verso il mare; e dalla Galilea gran moltitudine lo seguitò;

8 e dalla Giudea e da Gerusalemme e dalla Idumea e da oltre il Giordano e dai dintorni di Tiro e di Sidone una gran folla, udendo quante cose egli facea, venne a lui.

9 Ed egli disse ai suoi discepoli che gli tenessero sempre pronta una barchetta a motivo della calca, che talora non l’affollasse.

10 Perché egli ne aveva guariti molti; cosicché tutti quelli che aveano qualche flagello gli si precipitavano addosso per toccarlo.

11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gittavano davanti a lui e gridavano: Tu sei il Figliuol di Dio!

12 Ed egli li sgridava forte, affinché non facessero conoscere chi egli era.

13 Poi Gesù salì sul monte e chiamò a sé quei ch’egli stesso volle, ed essi andarono a lui.

14 E ne costituì dodici per tenerli con sé

15 e per mandarli a predicare con la potestà di cacciare i demoni.

16 Costituì dunque i dodici, cioè: Simone, al quale mise nome Pietro;

17 e Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali pose nome Boanerges, che vuol dire figliuoli del tuono;

18 e Andrea e Filippo e Bartolomeo e Matteo e Toma e Giacomo di Alfeo e Taddeo e Simone il Cananeo

19 e Giuda Iscariot quello che poi lo tradì.

20 Poi entrò in una casa, e la moltitudine si adunò di nuovo, talché egli ed i suoi non potevan neppur prender cibo.

21 or i suoi parenti, udito ciò, vennero per impadronirsi di lui, perché dicevano:

22 E’ fuori di sé. E gli scribi, ch’eran discesi da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub, ed è per l’aiuto del principe dei demoni, ch’ei caccia i demoni.

23 Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: Come può Satana cacciar Satana?

24 E se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può durare.

25 E se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere.

26 E se Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire.

27 Ed anzi niuno può entrar nella casa dell’uomo forte e rapirgli le sue masserizie, se prima non abbia legato l’uomo forte; allora soltanto gli prenderà la casa.

28 In verità io vi dico: Ai figliuoli degli uomini saranno rimessi tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita;

29 ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha remissione in eterno, ma è reo d’un peccato eterno.

30 Or egli parlava così perché dicevano: Ha uno spirito immondo.

31 E giunsero sua madre ed i suoi fratelli; e fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare.

32 Una moltitudine gli stava seduta attorno, quando gli fu detto: Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle là fuori che ti cercano.

33 Ed egli rispose loro: Chi è mia madre? e chi sono i miei fratelli?

34 E guardati in giro coloro che gli sedevano d’intorno, disse: Ecco mia madre e i miei fratelli!

35 Chiunque avrà fatta la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre.

Marco 4

1 Gesù prese di nuovo ad insegnare presso il mare: e una gran moltitudine si radunò intorno a lui; talché egli, montato in una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la moltitudine era a terra sulla riva.

2 Ed egli insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento:

3 Udite: Ecco, il seminatore uscì a seminare.

4 Ed avvenne che mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono.

5 Ed un’altra cadde in un suolo roccioso ove non avea molta terra; e subito spuntò, perché non avea terreno profondo;

6 ma quando il sole si levò, fu riarsa; perché non aveva radice, si seccò.

7 Ed un’altra cadde fra le spine; e le spine crebbero e l’affogarono e non fece frutto.

8 Ed altre parti caddero nella buona terra; e portaron frutto che venne su e crebbe, e giunsero a dare qual trenta, qual sessanta e qual cento.

9 Poi disse: Chi ha orecchi da udire oda.

10 Quand’egli fu in disparte, quelli che gli stavano intorno coi dodici, lo interrogarono sulle parabole.

11 Ed egli disse loro: A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che son di fuori, tutto è presentato per via di parabole, affinché:

12 vedendo, vedano sì, ma non discernano; udendo, odano sì, ma non intendano; che talora non si convertano, e i peccati non siano loro rimessi.

13 Poi disse loro: Non intendete voi questa parabola? E come intenderete voi tutte le parabole?

14 Il seminatore semina la Parola.

15 Quelli che sono lungo la strada, sono coloro nei quali è seminata la Parola; e quando l’hanno udita, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro.

16 E parimente quelli che ricevono la semenza in luoghi rocciosi sono coloro che, quando hanno udito la Parola, la ricevono subito con allegrezza;

17 e non hanno in sé radice ma son di corta durata; e poi, quando venga tribolazione o persecuzione a cagion della Parola, son subito scandalizzati.

18 Ed altri sono quelli che ricevono la semenza fra le spine; cioè coloro che hanno udita la Parola;

19 poi le cure mondane e l’inganno delle ricchezze e le cupidigie delle altre cose, penetrati in loro, affogano la Parola, e così riesce infruttuosa.

20 Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra, sono coloro che odono la Parola e l’accolgono e fruttano qual trenta, qual sessanta e qual cento.

21 Poi diceva ancora: Si reca forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? Non è ella recata per esser messa sul candeliere?

22 Poiché non v’è nulla che sia nascosto se non in vista d’esser manifestato; e nulla è stato tenuto segreto, se non per esser messo in luce.

23 Se uno ha orecchi da udire oda.

24 Diceva loro ancora: Ponete mente a ciò che voi udite. Con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi; e a voi sarà data anche la giunta;

25 poiché a chi ha sarà dato, e a chi non ha, anche quello che ha gli sarà tolto.

26 Diceva ancora: Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme in terra,

27 e dorma e si levi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce nel modo ch’egli stesso ignora.

28 La terra da se stessa dà il suo frutto: prima l’erba; poi la spiga; poi, nella spiga, il grano ben formato.

29 E quando il frutto è maturo, subito e’ vi mette la falce perché la mietitura è venuta.

30 Diceva ancora: A che assomiglieremo il regno di Dio, o con qual parabola lo rappresenteremo?

31 Esso è simile ad un granello di senapa, il quale, quando lo si semina in terra, è il più piccolo di tutti i semi che son sulla terra;

32 ma quando è seminato, cresce e diventa maggiore di tutti i legumi; e fa de’ rami tanto grandi, che all’ombra sua possono ripararsi gli uccelli del cielo.

33 E con molte cosiffatte parabole esponeva loro la Parola, secondo che potevano intendere;

34 e non parlava loro senza una parabola; ma in privato spiegava ogni cosa ai suoi discepoli.

35 In quel medesimo giorno, fattosi sera, Gesù disse loro: Passiamo all’altra riva.

36 E i discepoli, licenziata la moltitudine, lo presero, così com’era, nella barca. E vi erano delle altre barche con lui.

37 Ed ecco levarsi un gran turbine di vento che cacciava le onde nella barca, talché ella già si riempiva.

38 Or egli stava a poppa, dormendo sul guanciale. I discepoli lo destano e gli dicono: Maestro, non ti curi tu che noi periamo?

39 Ed egli, destatosi, sgridò il vento e disse al mare: Taci, calmati! E il vento cessò, e si fece gran bonaccia.

40 Ed egli disse loro: Perché siete così paurosi? Come mai non avete voi fede?

41 Ed essi furon presi da gran timore e si dicevano gli uni agli altri: Chi è dunque costui, che anche il vento ed il mare gli obbediscono?