Marco 15

1 E subito la mattina, i capi sacerdoti, con gli anziani e gli scribi e tutto il Sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù e lo menarono via e lo misero in man di Pilato.

2 E Pilato gli domandò: Sei tu il re dei Giudei? Ed egli, rispondendo, gli disse: Sì, lo sono.

3 E i capi sacerdoti l’accusavano di molte cose;

4 e Pilato daccapo lo interrogò dicendo: Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!

5 Ma Gesù non rispose più nulla; talché Pilato se ne maravigliava.

6 Or ogni festa di pasqua ei liberava loro un carcerato, qualunque chiedessero.

7 C’era allora in prigione un tale chiamato Barabba, insieme a de’ sediziosi, i quali, nella sedizione, avean commesso omicidio.

8 E la moltitudine, venuta su, cominciò a domandare ch’e’ facesse come sempre avea lor fatto.

9 E Pilato rispose loro: Volete ch’io vi liberi il Re de’ Giudei?

10 Poiché capiva bene che i capi sacerdoti glielo aveano consegnato per invidia.

11 Ma i capi sacerdoti incitarono la moltitudine a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba.

12 E Pilato, daccapo replicando, diceva loro: Che volete dunque ch’io faccia di colui che voi chiamate il Re de’ Giudei?

13 Ed essi di nuovo gridarono: Crocifiggilo!

14 E Pilato diceva loro: Ma pure, che male ha egli fatto? Ma essi gridarono più forte che mai: Crocifiggilo!

15 E Pilato, volendo soddisfare la moltitudine, liberò loro Barabba; e consegnò Gesù, dopo averlo flagellato, per esser crocifisso.

16 Allora i soldati lo menarono dentro la corte che è il Pretorio, e radunarono tutta la coorte.

17 E lo vestirono di porpora; e intrecciata una corona di spine, gliela misero intorno al capo,

18 e cominciarono a salutarlo: Salve, Re de’ Giudei!

19 E gli percotevano il capo con una canna, e gli sputavano addosso, e postisi inginocchioni, si prostravano dinanzi a lui.

20 E dopo che l’ebbero schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono dei suoi propri vestimenti. E lo menaron fuori per crocifiggerlo.

21 E costrinsero a portar la croce di lui un certo Simon cireneo, il padre di Alessandro e di Rufo, il quale passava di là, tornando dai campi.

22 E menarono Gesù al luogo detto Golgota; il che, interpretato, vuol dire luogo del teschio.

23 E gli offersero da bere del vino mescolato con mirra; ma non ne prese.

24 Poi lo crocifissero e si spartirono i suoi vestimenti, tirandoli a sorte per sapere quel che ne toccherebbe a ciascuno.

25 Era l’ora terza quando lo crocifissero.

26 E l’iscrizione indicante il motivo della condanna, diceva: IL RE DE’ GIUDEI.

27 E con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra.

28 E si adempié la Scrittura che dice: Egli è stato annoverato fra gli iniqui.

29 E quelli che passavano lì presso lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo: Eh, tu che disfai il tempio e lo riedifichi in tre giorni,

30 salva te stesso e scendi giù di croce!

31 Parimente anche i capi sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l’uno all’altro: Ha salvato altri e non può salvar se stesso!

32 Il Cristo, il Re d’Israele, scenda ora giù di croce, affinché vediamo e crediamo! Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo insultavano.

33 E venuta l’ora sesta, si fecero tenebre per tutto il paese, fino all’ora nona.

34 Ed all’ora nona, Gesù gridò con gran voce: Eloì, Eloì, lamà sabactanì? il che, interpretato, vuol dire: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

35 E alcuni degli astanti, udito ciò, dicevano: Ecco, chiama Elia!

36 E uno di loro corse, e inzuppata d’aceto una spugna, e postala in cima ad una canna, gli diè da bere dicendo: Aspettate, vediamo se Elia viene a trarlo giù.

37 E Gesù, gettato un gran grido, rendé lo spirito.

38 E la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo.

39 E il centurione ch’era quivi presente dirimpetto a Gesù, avendolo veduto spirare a quel modo, disse: Veramente, quest’uomo era Figliuol di Dio!

40 Or v’erano anche delle donne, che guardavan da lontano; fra le quali era Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il piccolo e di Iose, e Salome;

41 le quali, quand’egli era in Galilea, lo seguivano e lo servivano; e molte altre, che eran salite con lui a Gerusalemme.

42 Ed essendo già sera (poiché era Preparazione, cioè la vigilia del sabato),

43 venne Giuseppe d’Arimatea, consigliere onorato, il quale aspettava anch’egli il Regno di Dio; e, preso ardire, si presentò a Pilato e domandò il corpo di Gesù.

44 Pilato si maravigliò ch’egli fosse già morto; e chiamato a sé il centurione, gli domandò se era morto da molto tempo;

45 e saputolo dal centurione, donò il corpo a Giuseppe.

46 E questi, comprato un panno lino e tratto Gesù giù di croce, l’involse nel panno e lo pose in una tomba scavata nella roccia, e rotolò una pietra contro l’apertura del sepolcro.

47 E Maria Maddalena e Maria madre di Iose stavano guardando dove veniva deposto.

Marco 16

1 E passato il sabato, Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo e Salome comprarono degli aromi per andare a imbalsamar Gesù.

2 E la mattina del primo giorno della settimana, molto per tempo, vennero al sepolcro sul levar del sole.

3 E dicevano tra loro: Chi ci rotolerà la pietra dall’apertura del sepolcro?

4 E alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pur molto grande.

5 Ed essendo entrate nel sepolcro, videro un giovinetto, seduto a destra, vestito d’una veste bianca, e furono spaventate.

6 Ma egli disse loro: Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è qui; ecco il luogo dove l’aveano posto.

7 Ma andate a dire ai suoi discepoli ed a Pietro, ch’egli vi precede in Galilea; quivi lo vedrete, come v’ha detto.

8 Ed esse, uscite, fuggiron via dal sepolcro, perché eran prese da tremito e da stupore, e non dissero nulla ad alcuno, perché aveano paura.

9 Or Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale avea cacciato sette demoni.

10 Costei andò ad annunziarlo a coloro ch’eran stati con lui, i quali facean cordoglio e piangevano.

11 Ed essi, udito ch’egli viveva ed era stato veduto da lei, non lo credettero.

12 Or dopo questo, apparve in altra forma a due di loro ch’eran in cammino per andare ai campi;

13 e questi andarono ad annunziarlo agli altri; ma neppure a quelli credettero.

14 Di poi, apparve agli undici, mentre erano a tavola; e li rimproverò della loro incredulità e durezza di cuore, perché non avean creduto a quelli che l’avean veduto risuscitato.

15 E disse loro: Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura.

16 Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato.

17 Or questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio cacceranno i demoni; parleranno in lingue nuove;

18 prenderanno in mano dei serpenti; e se pur bevessero alcunché di mortifero, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agl’infermi ed essi guariranno.

19 Il Signor Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu assunto nel cielo, e sedette alla destra di Dio.

20 E quelli se ne andarono a predicare da per tutto, operando il Signore con essi e confermando la Parola coi segni che l’accompagnavano.

Matteo 1

1 Genealogia di Gesù Cristo figliuolo di Davide, figliuolo d’Abramo.

2 Abramo generò Isacco; Isacco generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli;

3 Giuda generò Fares e Zara da Tamar; Fares generò Esrom; Esrom generò Aram;

4 Aram generò Aminadab; Aminadab generò Naasson; Naasson generò Salmon;

5 Salmon generò Booz da Rahab; Booz generò Obed da Ruth; Obed generò Iesse,

6 e Iesse generò Davide, il re. E Davide generò Salomone da quella ch’era stata moglie d’Uria;

7 Salomone generò Roboamo; Roboamo generò Abia; Abia generò Asa;

8 Asa generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram generò Uzzia;

9 Uzzia generò Ioatam; Ioatam generò Achaz; Achaz generò Ezechia;

10 Ezechia generò Manasse; Manasse generò Amon; Amon generò Giosia;

11 Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia.

12 E dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel; Salatiel generò Zorobabel;

13 Zorobabel generò Abiud; Abiud generò Eliachim; Eliachim generò Azor;

14 Azor generò Sadoc; Sadoc generò Achim; Achim generò Eliud;

15 Eliud generò Eleazaro; Eleazaro generò Mattan; Mattan generò Giacobbe;

16 Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo.

17 Così da Abramo fino a Davide sono in tutto quattordici generazioni; e da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni.

18 Or la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe; e prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per virtù dello Spirito Santo.

19 E Giuseppe, suo marito, essendo uomo giusto e non volendo esporla ad infamia, si propose di lasciarla occultamente.

20 Ma mentre avea queste cose nell’animo, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: Giuseppe, figliuol di Davide, non temere di prender teco Maria tua moglie; perché ciò che in lei è generato, è dallo Spirito Santo.

21 Ed ella partorirà un figliuolo, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati.

22 Or tutto ciò avvenne, affinché si adempiesse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

23 Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figliuolo, al quale sarà posto nome Emmanuele, che, interpretato, vuol dire: “Iddio con noi”.

24 E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli avea comandato, e prese con sé sua moglie;

25 e non la conobbe finch’ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.

Matteo 2

1 Or essendo Gesù nato in Betleem di Giudea, ai dì del re Erode, ecco dei magi d’Oriente arrivarono in Gerusalemme, dicendo:

2 Dov’è il re de’ Giudei che è nato? Poiché noi abbiam veduto la sua stella in Oriente e siam venuti per adorarlo.

3 Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui.

4 E radunati tutti i capi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informò da loro dove il Cristo dovea nascere.

5 Ed essi gli dissero: In Betleem di Giudea; poiché così è scritto per mezzo del profeta:

6 E tu, Betleem, terra di Giuda, non sei punto la minima fra le città principali di Giuda; perché da te uscirà un Principe, che pascerà il mio popolo Israele.

7 Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s’informò esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparita;

8 e mandandoli a Betleem, disse loro: Andate e domandate diligentemente del fanciullino; e quando lo avrete trovato, fatemelo sapere, affinché io pure venga ad adorarlo.

9 Essi dunque, udito il re, partirono; ed ecco la stella che aveano veduta in Oriente, andava dinanzi a loro, finché, giunta al luogo dov’era il fanciullino, vi si fermò sopra.

10 Ed essi, veduta la stella, si rallegrarono di grandissima allegrezza.

11 Ed entrati nella casa, videro il fanciullino con Maria sua madre; e prostratisi, lo adorarono; ed aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra.

12 Poi, essendo stati divinamente avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, per altra via tornarono al loro paese.

13 Partiti che furono, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: Lèvati, prendi il fanciullino e sua madre, e fuggi in Egitto, e sta’ quivi finch’io non tel dica; perché Erode cercherà il fanciullino per farlo morire.

14 Egli dunque, levatosi, prese di notte il fanciullino e sua madre, e si ritirò in Egitto;

15 ed ivi stette fino alla morte di Erode, affinché si adempiesse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta: Fuor d’Egitto chiamai il mio figliuolo.

16 Allora Erode, vedutosi beffato dai magi, si adirò gravemente, e mandò ad uccidere tutti i maschi ch’erano in Betleem e in tutto il suo territorio dall’età di due anni in giù, secondo il tempo del quale s’era esattamente informato dai magi.

17 Allora si adempié quello che fu detto per bocca del profeta Geremia:

18 Un grido è stato udito in Rama; un pianto ed un lamento grande: Rachele piange i suoi figliuoli e ricusa d’esser consolata, perché non sono più.

19 Ma dopo che Erode fu morto, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto, e gli disse:

20 Lèvati, prendi il fanciullino e sua madre, e vattene nel paese d’Israele; perché son morti coloro che cercavano la vita del fanciullino.

21 Ed egli, levatosi, prese il fanciullino e sua madre ed entrò nel paese d’Israele.

22 Ma udito che in Giudea regnava Archelao invece d’Erode, suo padre, temette d’andar colà; ed essendo stato divinamente avvertito in sogno, si ritirò nelle parti della Galilea,

23 e venne ad abitare in una città detta Nazaret, affinché si adempiesse quello ch’era stato detto dai profeti, ch’egli sarebbe chiamato Nazareno.

Matteo 3

1 Or in que’ giorni comparve Giovanni il Battista, predicando nel deserto della Giudea e dicendo:

2 Ravvedetevi, poiché il regno de’ cieli è vicino.

3 Di lui parlò infatti il profeta Isaia quando disse: V’è una voce d’uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri.

4 Or esso Giovanni aveva il vestimento di pelo di cammello ed una cintura di cuoio intorno a’ fianchi; ed il suo cibo erano locuste e miele selvatico.

5 Allora Gerusalemme e tutta la Giudea e tutto il paese d’intorno al Giordano presero ad accorrere a lui;

6 ed erano battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

7 Ma vedendo egli molti dei Farisei e dei Sadducei venire al suo battesimo, disse loro: Razza di vipere, chi v’ha insegnato a fuggir dall’ira a venire?

8 Fate dunque de’ frutti degni del ravvedimento.

9 E non pensate di dir dentro di voi: Abbiamo per padre Abramo; perché io vi dico che Iddio può da queste pietre far sorgere de’ figliuoli ad Abramo.

10 E già la scure è posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, sta per esser tagliato e gittato nel fuoco.

11 Ben vi battezzo io con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dietro a me è più forte di me, ed io non son degno di portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con fuoco.

12 Egli ha il suo ventilabro in mano, e netterà interamente l’aia sua, e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma arderà la pula con fuoco inestinguibile.

13 Allora Gesù dalla Galilea si recò al Giordano da Giovanni per esser da lui battezzato.

14 Ma questi vi si opponeva dicendo: Son io che ho bisogno d’esser battezzato da te, e tu vieni a me?

15 Ma Gesù gli rispose: Lascia fare per ora; poiché conviene che noi adempiamo così ogni giustizia. Allora Giovanni lo lasciò fare.

16 E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua; ed ecco i cieli s’apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venir sopra lui.

17 Ed ecco una voce dai cieli che disse: Questo è il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto. Matteo Capitolo 4

Matteo 4

1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito su nel deserto, per esser tentato dal diavolo.

2 E dopo che ebbe digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame.

3 E il tentatore, accostatosi, gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, di’ che queste pietre divengan pani.

4 Ma egli rispondendo disse: Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio.

5 Allora il diavolo lo menò seco nella santa città e lo pose sul pinnacolo del tempio,

6 e gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: Egli darà ordine di suoi angeli intorno a te, ed essi ti porteranno sulle loro mani, che talora tu non urti col piede contro una pietra.

7 Gesù gli disse: Egli è altresì scritto: Non tentare il Signore Iddio tuo.

8 Di nuovo il diavolo lo menò seco sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutti i regni del mondo e la lor gloria, e gli disse:

9 Tutte queste cose io te le darò, se, prostrandoti, tu mi adori.

10 Allora Gesù gli disse: Va’, Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto.

11 Allora il diavolo lo lasciò; ed ecco degli angeli vennero a lui e lo servivano.

12 Or Gesù, avendo udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritirò in Galilea.

13 E, lasciata Nazaret, venne ad abitare in Capernaum, città sul mare, ai confini di Zabulon e di Neftali,

14 affinché si adempiesse quello ch’era stato detto dal profeta Isaia:

15 Il paese di Zabulon e il paese di Neftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, la Galilea dei Gentili,

16 il popolo che giaceva nelle tenebre, ha veduto una gran luce; su quelli che giacevano nella contrada e nell’ombra della morte, una luce s’è levata.

17 Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire: Ravvedetevi, perché il regno de’ cieli è vicino.

18 Or passeggiando lungo il mare della Galilea, egli vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare; poiché erano pescatori.

19 E disse loro: Venite dietro a me, e vi farò pescatori d’uomini.

20 Ed essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono.

21 E passato più oltre, vide due altri fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca, con Zebedeo loro padre, rassettavano le reti; e li chiamò.

22 Ed essi, lasciata subito la barca e il padre loro, lo seguirono.

23 E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando l’evangelo del Regno, sanando ogni malattia ed ogni infermità fra il popolo.

24 E la sua fama si sparse per tutta la Siria; e gli recarono tutti i malati colpiti da varie infermità e da vari dolori, indemoniati, lunatici, paralitici; ed ei li guarì.

25 E grandi folle lo seguirono dalla Galilea e dalla Decapoli e da Gerusalemme e dalla Giudea e d’oltre il Giordano.

Matteo 5

1 E Gesù, vedendo le folle, salì sul monte; e postosi a sedere, i suoi discepoli si accostarono a lui.

2 Ed egli, aperta la bocca, li ammaestrava dicendo:

3 Beati i poveri in ispirito, perché di loro è il regno de’ cieli.

4 Beati quelli che fanno cordoglio, perché essi saranno consolati.

5 Beati i mansueti, perché essi erederanno la terra.

6 Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perché essi saranno saziati.

7 Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta.

8 Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Iddio.

9 Beati quelli che s’adoperano alla pace, perché essi saran chiamati figliuoli di Dio.

10 Beati i perseguitati per cagion di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.

11 Beati voi, quando v’oltraggeranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro a voi ogni sorta di male per cagion mia.

12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande ne’ cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.

13 Voi siete il sale della terra; ora, se il sale diviene insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non ad esser gettato via e calpestato dagli uomini.

14 Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può rimaner nascosta;

15 e non si accende una lampada per metterla sotto il moggio; anzi la si mette sul candeliere ed ella fa lume a tutti quelli che sono in casa.

16 Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini, affinché veggano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è ne’ cieli.

17 Non pensate ch’io sia venuto per abolire la legge od i profeti; io son venuto non per abolire ma per compire:

18 poiché io vi dico in verità che finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà, che tutto non sia adempiuto.

19 Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti ed avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno de’ cieli; ma chi li avrà messi in pratica ed insegnati, esso sarà chiamato grande nel regno dei cieli.

20 Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e de’ Farisei, voi non entrerete punto nel regno dei cieli.

21 Voi avete udito che fu detto agli antichi: Non uccidere, e Chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale;

22 ma io vi dico: Chiunque s’adira contro al suo fratello, sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto al suo fratello “raca”, sarà sottoposto al Sinedrio; e chi gli avrà detto “pazzo”, sarà condannato alla geenna del fuoco.

23 Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull’altare, e quivi ti ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te,

24 lascia quivi la tua offerta dinanzi all’altare, e va’ prima a riconciliarti col tuo fratello; e poi vieni ad offrir la tua offerta.

25 Fa’ presto amichevole accordo col tuo avversario mentre sei ancora per via con lui; che talora il tuo avversario non ti dia in man del giudice, e il giudice in man delle guardie, e tu sii cacciato in prigione.

26 Io ti dico in verità che di là non uscirai, finché tu non abbia pagato l’ultimo quattrino.

27 Voi avete udito che fu detto: Non commettere adulterio.

28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per appetirla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.

29 Ora, se l’occhio tuo destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché val meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, e non sia gettato l’intero tuo corpo nella geenna.

30 E se la tua man destra ti fa cadere in peccato, mozzala e gettala via da te; poiché val meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, e non vada l’intero tuo corpo nella geenna.

31 Fu detto: Chiunque ripudia sua moglie, le dia l’atto del divorzio.

32 Ma io vi dico: Chiunque manda via la moglie, salvo che per cagion di fornicazione, la fa essere adultera; e chiunque sposa colei ch’è mandata via, commette adulterio.

33 Avete udito pure che fu detto agli antichi: Non ispergiurare, ma attieni al Signore i tuoi giuramenti.

34 Ma io vi dico: Del tutto non giurate, né per il cielo, perché è il trono di Dio;

35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re.

36 Non giurar neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi fare un solo capello bianco o nero.

37 Ma sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; poiché il di più vien dal maligno.

38 Voi avete udito che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente.

39 Ma io vi dico: Non contrastate al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra;

40 ed a chi vuol litigar teco e toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello.

41 E se uno ti vuol costringere a far seco un miglio, fanne con lui due.

42 Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un imprestito, non voltar le spalle.

43 Voi avete udito che fu detto: Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico.

44 Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,

45 affinché siate figliuoli del Padre vostro che è nei cieli; poiché Egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

46 Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno anche i pubblicani lo stesso?

47 E se fate accoglienza soltanto ai vostri fratelli, che fate di singolare? Non fanno anche i pagani altrettanto?

48 Voi dunque siate perfetti, com’è perfetto il Padre vostro celeste. Matteo Capitolo 6

Matteo 6

1 Guardatevi dal praticare la vostra giustizia nel cospetto degli uomini per esser osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che è nei cieli.

2 Quando dunque fai limosina, non far sonar la tromba dinanzi a te, come fanno gl’ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che cotesto è il premio che ne hanno.

3 Ma quando tu fai limosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra,

4 affinché la tua limosina si faccia in segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.

5 E quando pregate, non siate come gl’ipocriti; poiché essi amano di fare orazione stando in piè nelle sinagoghe e ai canti delle piazze per esser veduti dagli uomini. Io vi dico in verità che cotesto è il premio che ne hanno.

6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone l’uscio fa’ orazione al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.

7 E nel pregare non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i quali pensano d’essere esauditi per la moltitudine delle loro parole.

8 Non li rassomigliate dunque, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate.

9 Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;

10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra com’è fatta nel cielo.

11 Dacci oggi il nostro pane cotidiano;

12 e rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori;

13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno.

14 Poiché se voi perdonate agli uomini i loro falli, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;

15 ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri falli.

16 E quando digiunate, non siate mesti d’aspetto come gl’ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità che cotesto è il premio che ne hanno.

17 Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e làvati la faccia,

18 affinché non apparisca agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.

19 Non vi fate tesori sulla terra, ove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri sconficcano e rubano;

20 ma fatevi tesori in cielo, ove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sconficcano né rubano.

21 Perché dov’è il tuo tesoro, quivi sarà anche il tuo cuore.

22 La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque l’occhio tuo è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato;

23 ma se l’occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, esse tenebre quanto grandi saranno!

24 Niuno può servire a due padroni; perché o odierà l’uno ed amerà l’altro, o si atterrà all’uno e sprezzerà l’altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona.

25 Perciò vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vita vostra di quel che mangerete o di quel che berrete; né per il vostro corpo di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito?

26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutrisce. Non siete voi assai più di loro?

27 E chi di voi può con la sua sollecitudine aggiungere alla sua statura pure un cubito?

28 E intorno al vestire, perché siete con ansietà solleciti? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non faticano e non filano;

29 eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro.

30 Or se Iddio riveste in questa maniera l’erba de’ campi che oggi è e domani è gettata nel forno, non vestirà Egli molto più voi, o gente di poca fede?

31 Non siate dunque con ansietà solleciti, dicendo: Che mangeremo? che berremo? o di che ci vestiremo?

32 Poiché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.

33 Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.

34 Non siate dunque con ansietà solleciti del domani; perché il domani sarà sollecito di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.

Matteo 7

1 Non giudicate acciocché non siate giudicati;

2 perché col giudicio col quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura onde misurate, sarà misurato a voi.

3 E perché guardi tu il bruscolo che è nell’occhio del tuo fratello, mentre non iscorgi la trave che è nell’occhio tuo?

4 Ovvero, come potrai tu dire al tuo fratello: Lascia ch’io ti tragga dall’occhio il bruscolo, mentre ecco la trave è nell’occhio tuo?

5 Ipocrita, trai prima dall’occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per trarre il bruscolo dall’occhio del tuo fratello.

6 Non date ciò ch’è santo ai cani e non gettate le vostre perle dinanzi ai porci, che talora non le pestino co’ piedi e rivolti contro a voi non vi sbranino.

7 Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto;

8 perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia.

9 E qual è l’uomo fra voi, il quale, se il figliuolo gli chiede un pane gli dia una pietra?

10 Oppure se gli chiede un pesce gli dia un serpente?

11 Se dunque voi che siete malvagi, sapete dar buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il Padre vostro che è ne’ cieli darà egli cose buone a coloro che gliele domandano!

12 Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge ed i profeti.

13 Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entran per essa.

14 Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano.

15 Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci.

16 Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si colgon forse delle uve dalle spine, o dei fichi dai triboli?

17 Così, ogni albero buono fa frutti buoni; ma l’albero cattivo fa frutti cattivi.

18 Un albero buono non può far frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni.

19 Ogni albero che non fa buon frutto, è tagliato e gettato nel fuoco.

20 Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti.

21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli.

22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte in nome tuo molte opere potenti?

23 E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità.

24 Perciò chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha edificata la sua casa sopra la roccia.

25 E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma ella non è caduta, perché era fondata sulla roccia.

26 E chiunque ode queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo stolto che ha edificata la sua casa sulla rena.

27 E la pioggia è caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato ed hanno fatto impeto contro quella casa; ed ella è caduta, e la sua ruina è stata grande.

28 Ed avvenne che quando Gesù ebbe finiti questi discorsi, le turbe stupivano del suo insegnamento,

29 perch’egli le ammaestrava come avendo autorità, e non come i loro scribi.

Matteo 8

1 Or quando egli fu sceso dal monte, molte turbe lo seguirono.

2 Ed ecco un lebbroso, accostatosi, gli si prostrò dinanzi dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi.

3 E Gesù, stesa la mano, lo toccò dicendo: Lo voglio, sii mondato. E in quell’istante egli fu mondato dalla sua lebbra.

4 E Gesù gli disse: Guarda di non dirlo a nessuno: ma va’, mostrati al sacerdote e fa’ l’offerta che Mosè ha prescritto; e ciò serva loro di testimonianza.

5 Or quand’egli fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo e dicendo:

6 Signore, il mio servitore giace in casa paralitico, gravemente tormentato.

7 Gesù gli disse: Io verrò e lo guarirò. Ma il centurione, rispondendo disse:

8 Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto ma di’ soltanto una parola e il mio servitore sarà guarito.

9 Poiché anch’io son uomo sottoposto ad altri ed ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: Va’, ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa’ questo, ed egli lo fa.

10 E Gesù, udito questo, ne restò maravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato cotanta fede.

11 Or io vi dico che molti verranno di Levante e di Ponente e sederanno a tavola con Abramo e Isacco e Giacobbe, nel regno dei cieli;

12 ma i figliuoli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Quivi sarà il pianto e lo stridor dei denti.

13 E Gesù disse al centurione: Va’: e come hai creduto, siati fatto. E il servitore fu guarito in quell’ora stessa.

14 Poi Gesù, entrato nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva in letto con la febbre; ed egli le toccò la mano e la febbre la lasciò.

15 Ella si alzò e si mise a servirlo.

16 Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati; ed egli, con la parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati,

17 affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: Egli stesso ha preso le nostre infermità, ed ha portato le nostre malattie.

18 Or Gesù, vedendo una gran folla intorno a sé, comandò che si passasse all’altra riva.

19 Allora uno scriba, accostatosi, gli disse: Maestro, io ti seguirò dovunque tu vada.

20 E Gesù gli disse: Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figliuol dell’uomo non ha dove posare il capo.

21 E un altro dei discepoli gli disse: Signore, permettimi d’andare prima a seppellir mio padre.

22 Ma Gesù gli disse: Seguitami, e lascia i morti seppellite i loro morti.

23 Ed essendo egli entrato nella barca, i suoi discepoli lo seguirono.

24 Ed ecco farsi in mare una così gran burrasca, che la barca era coperta dalle onde; ma Gesù dormiva.

25 E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono dicendo: Signore, salvaci, siam perduti.

26 Ed egli disse loro: Perché avete paura, o gente di poca fede? Allora, levatosi, sgridò i venti ed il mare, e si fece gran bonaccia.

27 E quegli uomini ne restaron maravigliati e dicevano: Che uomo è mai questo che anche i venti e il mare gli ubbidiscono?

28 E quando fu giunto all’altra riva, nel paese de’ Gadareni, gli si fecero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, così furiosi, che niuno potea passar per quella via.

29 Ed ecco si misero a gridare: Che v’è fra noi e te, Figliuol di Dio? Sei tu venuto qua prima del tempo per tormentarci?

30 Or lungi da loro v’era un gran branco di porci che pasceva.

31 E i demoni lo pregavano dicendo: Se tu ci scacci, mandaci in quel branco di porci.

32 Ed egli disse loro: Andate. Ed essi, usciti, se ne andarono nei porci; ed ecco tutto il branco si gettò a precipizio giù nel mare, e perirono nelle acque.

33 E quelli che li pasturavano fuggirono; e andati nella città raccontarono ogni cosa e il fatto degl’indemoniati.

34 Ed ecco tutta la città uscì incontro a Gesù; e, come lo videro lo pregarono che si partisse dai loro confini.