Giobbe 40

1 L’Eterno continuò a rispondere a Giobbe e disse:

2 “Il censore dell’Onnipotente vuole ancora contendere con lui? Colui che censura Iddio ha egli una risposta a tutto questo?”

3 Allora Giobbe rispose all’Eterno e disse:

4 “Ecco, io son troppo meschino; che ti risponderei? Io mi metto la mano sulla bocca.

5 Ho parlato una volta, ma non riprenderò la parola, due volte… ma non lo farò più”.

6 L’Eterno allora rispose a Giobbe dal seno della tempesta, e disse:

7 “Orsù, cingiti i lombi come un prode; ti farò delle domande e tu insegnami!

8 Vuoi tu proprio annullare il mio giudizio? condannar me per giustificar te stesso?

9 Hai tu un braccio pari a quello di Dio? o una voce che tuoni come la sua?

10 Su via, adornati di maestà, di grandezza, rivestiti di splendore, di magnificenza!

11 Da’ libero corso ai furori dell’ira tua; mira tutti i superbi e abbassali!

12 Mira tutti i superbi e umiliali! e schiaccia gli empi dovunque stanno!

13 Seppelliscili tutti assieme nella polvere, copri di bende la lor faccia nel buio della tomba!

14 Allora, anch’io ti loderò, perché la tua destra t’avrà dato la vittoria.

15 Guarda l’ippopotamo che ho fatto al par di te; esso mangia l’erba come il bove.

16 Ecco la sua forza è nei suoi lombi, e il vigor suo nei muscoli del ventre.

17 Stende rigida come un cedro la coda; i nervi delle sue cosce sono intrecciati insieme.

18 Le sue ossa sono tubi di rame; le sue membra, sbarre di ferro.

19 Esso è il capolavoro di Dio; colui che lo fece l’ha fornito di falce,

20 perché i monti gli producon la pastura; e là tutte le bestie de’ campi gli scherzano intorno.

21 Si giace sotto i loti, nel folto de’ canneti, in mezzo alle paludi.

22 I loti lo copron dell’ombra loro, i salci del torrente lo circondano.

23 Straripi pure il fiume, ei non trema; rimane calmo, anche se avesse un Giordano alla gola.

24 Potrebbe alcuno impadronirsene assalendolo di fronte? o prenderlo colle reti per forargli il naso?

Giobbe 41

1 (H40-25) Prenderai tu il coccodrillo all’amo? Gli assicurerai la lingua colla corda?

2 (H40-26) Gli passerai un giunco per le narici? Gli forerai le mascelle con l’uncino?

3 (H40-27) Ti rivolgerà egli molte supplicazioni? Ti dirà egli delle parole dolci?

4 (H40-28) Farà egli teco un patto perché tu lo prenda per sempre al tuo servizio?

5 (H40-29) Scherzerai tu con lui come fosse un uccello? L’attaccherai a un filo per divertir le tue ragazze?

6 (H40-30) Ne trafficheranno forse i pescatori? Lo spartiranno essi fra i negozianti?

7 (H40-31) Gli coprirai tu la pelle di dardi e la testa di ramponi?

8 (H40-32) Mettigli un po’ le mani addosso!… Ti ricorderai del combattimento e non ci tornerai!

9 (H41-1) Ecco, fallace è la speranza di chi l’assale; basta scorgerlo e s’è atterrati.

10 (H41-2) Nessuno è tanto ardito da provocarlo. E chi dunque oserà starmi a fronte?

11 (H41-3) Chi mi ha anticipato alcun che perch’io glielo debba rendere? Sotto tutti i cieli, ogni cosa è mia.

12 (H41-4) E non vo’ tacer delle sue membra, della sua gran forza, della bellezza della sua armatura.

13 (H41-5) Chi l’ha mai spogliato della sua corazza? Chi è penetrato fra la doppia fila de’ suoi denti?

14 (H41-6) Chi gli ha aperti i due battenti della gola? Intorno alla chiostra de’ suoi denti sta il terrore.

15 (H41-7) Superbe son le file de’ suoi scudi, strettamente uniti come da un sigillo.

16 (H41-8) Uno tocca l’altro, e tra loro non passa l’aria.

17 (H41-9) Sono saldati assieme, si tengono stretti, sono inseparabili.

18 (H41-10) I suoi starnuti dànno sprazzi di luce; i suoi occhi son come le palpebre dell’aurora.

19 (H41-11) Dalla sua bocca partono vampe, ne scappan fuori scintille di fuoco.

20 (H41-12) Dalle sue narici esce un fumo, come da una pignatta che bolla o da una caldaia.

21 (H41-13) L’alito suo accende i carboni, e una fiamma gli erompe dalla gola.

22 (H41-14) Nel suo collo risiede la forza, dinanzi a lui salta il terrore.

23 (H41-15) Compatte sono in lui le parti flosce della carne, gli stanno salde addosso, non si muovono.

24 (H41-16) Il suo cuore è duro come il sasso, duro come la macina di sotto.

25 (H41-17) Quando si rizza, tremano i più forti, e dalla paura son fuori di sé.

26 (H41-18) Invano lo si attacca con la spada; a nulla valgon lancia, giavellotto, corazza.

27 (H41-19) Il ferro è per lui come paglia; il rame, come legno tarlato.

28 (H41-20) La figlia dell’arco non lo mette in fuga; le pietre della fionda si mutano per lui in stoppia.

29 (H41-21) Stoppia gli par la mazza e si ride del fremer della lancia.

30 (H41-22) Il suo ventre è armato di punte acute, e lascia come tracce d’erpice sul fango.

31 (H41-23) Fa bollire l’abisso come una caldaia, del mare fa come un gran vaso da profumi.

32 (H41-24) Si lascia dietro una scia di luce; l’abisso par coperto di bianca chioma.

33 (H41-25) Non v’è sulla terra chi lo domi; è stato fatto per non aver paura.

34 (H41-26) Guarda in faccia tutto ciò ch’è eccelso, è re su tutte le belve più superbe”.

Giobbe 42

1 Allora Giobbe rispose all’Eterno e disse:

2 “Io riconosco che tu puoi tutto, e che nulla può impedirti d’eseguire un tuo disegno.

3 Chi è colui che senza intendimento offusca il tuo disegno?… Sì, ne ho parlato; ma non lo capivo; son cose per me troppo maravigliose ed io non le conosco.

4 Deh, ascoltami, io parlerò; io ti farò delle domande e tu insegnami!

5 Il mio orecchio avea sentito parlar di te ma ora l’occhio mio t’ha veduto.

6 Perciò mi ritratto, mi pento sulla polvere e sulla cenere”.

7 Dopo che ebbe rivolto questi discorsi a Giobbe, l’Eterno disse a Elifaz di Teman: “L’ira mia è accesa contro te e contro i tuoi due amici, perché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe.

8 Ora dunque prendetevi sette tori e sette montoni, venite a trovare il mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi stessi. Il mio servo Giobbe pregherà per voi; ed io avrò riguardo a lui per non punir la vostra follia; poiché non avete parlato di me secondo la verità, come ha fatto il mio servo Giobbe”.

9 Elifaz di Teman e Bildad di Suach e Tsofar di Naama se ne andarono e fecero come l’Eterno aveva loro ordinato; e l’Eterno ebbe riguardo a Giobbe.

10 E quando Giobbe ebbe pregato per i suoi amici, l’Eterno lo ristabilì nella condizione di prima e gli rese il doppio di tutto quello che già gli era appartenuto.

11 Tutti i suoi fratelli, tutte le sue sorelle e tutte le sue conoscenze di prima vennero a trovarlo, mangiarono con lui in casa sua, gli fecero le loro condoglianze e lo consolarono di tutti i mali che l’Eterno gli avea fatto cadere addosso; e ognuno d’essi gli dette un pezzo d’argento e un anello d’oro.

12 E l’Eterno benedì gli ultimi anni di Giobbe più de’ primi; ed ei s’ebbe quattordicimila pecore, seimila cammelli, mille paia di bovi e mille asine.

13 E s’ebbe pure sette figliuoli e tre figliuole;

14 e chiamò la prima, Colomba; la seconda, Cassia; la terza, Cornustibia.

15 E in tutto il paese non c’eran donne così belle come le figliuole di Giobbe; e il padre assegnò loro una eredità tra i loro fratelli.

16 Giobbe, dopo questo, visse centoquarant’anni, e vide i suoi figliuoli e i figliuoli dei suoi figliuoli, fino alla quarta generazione.

17 Poi Giobbe morì vecchio e sazio di giorni.

Ester 1

1 Al tempo d’Assuero, di quell’Assuero che regnava dall’India sino all’Etiopia sopra centoventisette province,

2 in quel tempo, dico, il re Assuero, che sedeva sul trono del suo regno a Susa, la residenza reale,

3 l’anno terzo del suo regno, fece un convito a tutti i suoi principi e ai suoi servi; l’esercito di Persia e di Media, i nobili e i governatori delle province furono riuniti in sua presenza,

4 ed egli mostrò le ricchezze e la gloria del suo regno e il fasto magnifico della sua grandezza per molti giorni, per centottanta giorni.

5 Scorsi che furon questi giorni, il re fece un altro convito di sette giorni, nel cortile del giardino del palazzo reale, per tutto il popolo che si trovava a Susa, la residenza reale dal più grande al più piccolo.

6 Arazzi di cotone finissimo, bianchi e violacei, stavan sospesi con cordoni di bisso e di scarlatto degli anelli d’argento e a delle colonne di marmo. V’eran dei divani d’oro e d’argento sopra un pavimento di porfido, di marmo bianco, di madreperla e di pietre nere.

7 Si porgeva da bere in vasi d’oro di forme svariate, e il vino reale era abbondante, grazie alla liberalità del re.

8 E l’ordine era dato di non forzare alcuno a bere, poiché il re avea prescritto a tutti i grandi della sua casa che lasciassero fare a ciascuno secondo la propria volontà.

9 La regina Vashti fece anch’ella un convito alle donne nella casa reale del re Assuero.

10 Il settimo giorno, il re, che aveva il cuore reso allegro dal vino, ordinò a Mehuman, a Biztha, a Harbona, a Bigtha, ad Abagtha, a Zethar ed a Carcas, i sette eunuchi che servivano in presenza del re Assuero,

11 che conducessero davanti a lui la regina Vashti con la corona reale, per far vedere ai popoli ed ai grandi la sua bellezza; poich’essa era bella d’aspetto.

12 Ma la regina Vashti rifiutò di venire secondo l’ordine che il re le avea dato per mezzo degli eunuchi; e il re ne fu irritatissimo, e l’ira divampò dentro di lui.

13 Allora il re interrogò i savi che aveano la conoscenza de’ tempi. Poiché gli affari del re si trattavano così in presenza di tutti quelli che conoscevano la legge e il diritto;

14 e i più vicini a lui erano Carscena, Scethar, Admatha, Tarscish, Meres, Marsena e Memucan, sette principi di Persia e di Media che vedevano la faccia del re e occupavano i primi posti nel regno.

15 “Secondo la legge”, disse, “che si dev’egli fare alla regina Vashti per non aver ella eseguito l’ordine datole dal re Assuero per mezzo degli eunuchi?”

16 Memucan rispose in presenza del re e dei principi: “La regina Vashti ha mancato non solo verso il re, ma anche verso tutti i principi e tutti i popoli che sono in tutte le province del re Assuero.

17 Poiché quello che la regina ha fatto si saprà da tutte le donne, e le indurrà disprezzare i loro propri mariti; giacché esse diranno: Il re Assuero aveva ordinato che si conducesse in sua presenza la regina Vashti, ed ella non v’è andata.

18 Da ora innanzi le principesse di Persia e di Media che avranno udito il fatto della regina ne parleranno a tutti i principi del re, e ne nascerà un gran disprezzo e molto sdegno.

19 Se così piaccia al re, venga da lui emanato un editto reale, e sia iscritto fra le leggi di Persia e di Media talché sia irrevocabile, per il quale Vashti non possa più comparire in presenza del re Assuero, e il re conferisca la dignità reale ad una sua compagna migliore di lei.

20 E quando l’editto che il re avrà emanato sarà conosciuto nell’intero suo regno ch’è vasto, tutte le donne renderanno onore ai loro mariti, dal più grande al più piccolo”.

21 La cosa piacque al re ed ai principi, e il re fece come avea detto Memucan;

22 e mandò lettere a tutte le province del regno, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere e ad ogni popolo secondo la sua lingua; per esse lettere ogni uomo doveva esser padrone in casa propria e parlare la lingua del suo popolo.

Ester 2

1 Dopo queste cose, quando l’ira del re fu calmata, egli si ricordò di Vashti, di ciò ch’ella avea fatto, e di quanto era stato deciso a suo riguardo.

2 E quelli che stavano al servizio del re dissero: “Si cerchino per il re delle fanciulle vergini e belle d’aspetto;

3 stabilisca il re in tutte le province del regno de’ commissari, i quali radunino tutte le fanciulle vergini e belle alla residenza reale di Susa, nella casa delle donne, sotto la sorveglianza di Hegai, eunuco del re, guardiano delle donne, che darà loro i cosmetici di cui abbisognano;

4 e la fanciulla che piacerà al re diventi regina invece di Vashti”. La cosa piacque al re, e così si fece.

5 Or nella residenza reale di Susa v’era un giudeo per nome Mardocheo, figliuolo di Jair, figliuolo di Scimei, figliuolo di Kis, un Beniaminita,

6 ch’era stato menato via da Gerusalemme fra gli schiavi trasportati in cattività con Jeconia, re di Giuda, da Nebucadnetsar, re di Babilonia.

7 Egli aveva allevata la figliuola di suo zio, Hadassa, che è Ester, perch’essa non avea né padre né madre; e la fanciulla era formosa e di bell’aspetto; e alla morte del padre e della madre, Mardocheo l’aveva adottata per figliuola.

8 E come l’ordine del re e il suo editto furon divulgati, e un gran numero di fanciulle furon radunate nella residenza reale di Susa sotto la sorveglianza di Hegai, Ester fu menata anch’essa nella casa del re, sotto la sorveglianza di Hegai, guardiano delle donne.

9 La fanciulla piacque a Hegai, ed entrò nelle buone grazie di lui; ei s’affrettò a fornirle i cosmetici di cui ell’avea bisogno e i suoi alimenti, le diede sette donzelle scelte nella casa del re, e assegnò a lei e alle sue donzelle l’appartamento migliore della casa delle donne.

10 Ester non avea detto nulla né del suo popolo né del suo parentado, perché Mardocheo le avea proibito di parlarne.

11 E Mardocheo tutti i giorni passeggiava davanti al cortile della casa delle donne per sapere se Ester stava bene e che cosa si farebbe di lei.

12 Or quando veniva la volta per una fanciulla d’andare dal re Assuero alla fine dei dodici mesi prescritti alle donne per i loro preparativi perché tanto durava il tempo dei loro preparativi: sei mesi per profumarsi con olio di mirra e sei mesi con aromi e altri cosmetici usati dalle donne, la fanciulla andava dal re,

13 e le si permetteva di portar seco, dalla casa delle donne alla casa del re, tutto quello che chiedeva.

14 V’andava la sera, e la mattina dipoi passava nella seconda casa delle donne, sotto la sorveglianza di Shaashgaz, eunuco del re, guardiano delle concubine. Ella non tornava più dal re, a meno che il re la desiderasse ed ella fosse chiamata nominatamente.

15 Quando venne la volta per Ester la figliuola d’Abihail, zio di Mardocheo che l’aveva adottata per figliuola d’andare dal re, ella non domandò altro fuori di quello che le fu indicato da Hegai, eunuco del re, guardiano delle donne. Ed Ester si guadagnava il favore di tutti quelli che la vedevano.

16 Ester fu dunque condotta dal re Assuero, nella casa reale, il decimo mese, ch’è il mese di Tebeth, il settimo anno del regno di lui.

17 E il re amò Ester più di tutte le altre donne, ed ella trovò grazia e favore agli occhi di lui più di tutte le altre fanciulle. Ei le pose in testa la corona reale e la fece regina in luogo di Vashti.

18 E il re fece un gran convito a tutti i suoi principi ed ai suoi servi, che fu il convito d’Ester; concedette sgravi alle province, e fece doni con munificenza di re.

19 Or la seconda volta che si radunavano delle fanciulle, Mardocheo stava seduto alla porta del re.

20 Ester, secondo l’ordine che Mardocheo le avea dato, non avea detto nulla né del suo parentado né del suo popolo; perché ella faceva quello che Mardocheo le diceva, come quand’era sotto la tutela di lui.

21 In que’ giorni, come Mardocheo stava seduto alla porta del re, Bightan e Teresh, due eunuchi del re di fra le guardie della soglia, irritatisi contro il re Assuero, cercarono d’attentargli alla vita.

22 Mardocheo, avuto sentore della cosa, ne informò la regina Ester ed Ester ne parlò al re in nome di Mardocheo.

23 Investigato e verificato il fatto, i due eunuchi furono appiccati a un legno; e la cosa fu registrata nel libro delle Cronache, in presenza del re.

Ester 3

1 Dopo queste cose, il re Assuero promosse Haman, figliuolo di Hammedatha, l’Agaghita, alla più alta dignità, e pose il suo seggio al disopra di quelli di tutti i principi ch’eran con lui.

2 E tutti i servi del re che stavano alla porta del re s’inchinavano e si prostravano davanti a Haman, perché così aveva ordinato il re a suo riguardo. Ma Mardocheo non s’inchinava né si prostrava.

3 E i servi del re che stavano alla porta del re dissero a Mardocheo: “Perché trasgredisci l’ordine del re?”

4 Or com’essi glielo ripetevano tutti i giorni, ed egli non dava loro ascolto, quelli riferirono la cosa a Haman, per vedere se Mardocheo persisterebbe nel suo dire; perch’egli avea lor detto ch’era Giudeo.

5 Haman vide che Mardocheo non s’inchinava né si prostrava davanti a lui, e ne fu ripieno d’ira;

6 ma sdegnò di metter le mani addosso a Mardocheo soltanto, giacché gli avean detto a qual popolo Mardocheo apparteneva; e cercò di distruggere il popolo di Mardocheo, tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno d’Assuero.

7 Il primo mese, ch’è il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, si tirò il Pur, vale a dire si tirò a sorte, in presenza di Haman, un giorno dopo l’altro e un mese dopo l’altro, finché sortì designato il dodicesimo mese, ch’è il mese di Adar.

8 E Haman disse al re Assuero: “V’è un popolo appartato e disperso fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle d’ogni altro popolo, e che non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo tolleri.

9 Se così piace al re, si scriva ch’esso sia distrutto; e io pagherò diecimila talenti d’argento in mano di quelli che fanno gli affari del re, perché sian portati nel tesoro reale”.

10 Allora il re si tolse l’anello di mano, e lo diede a Haman l’Agaghita figliuolo di Hammedatha, e nemico de’ Giudei.

11 E il re disse a Haman: “Il danaro t’è dato, e il popolo pure; fagli quel che ti pare”.

12 Il tredicesimo giorno del primo mese furon chiamati i segretari del re, e fu scritto, seguendo in tutto gli ordini di Haman, ai satrapi del re, ai governatori d’ogni provincia e ai capi d’ogni popolo, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere, e ad ogni popolo nella sua lingua. Lo scritto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato col sigillo reale.

13 E furon mandate delle lettere, a mezzo di corrieri, in tutte le province del re perché si distruggessero, si uccidessero, si sterminassero tutti i Giudei, giovani e vecchi, bambini e donne, in un medesimo giorno, il tredici del dodicesimo mese, ch’è il mese d’Adar, e si abbandonassero al saccheggio i loro beni.

14 Queste lettere contenevano una copia dell’editto che doveva esser pubblicato in ogni provincia, e invitavano tutti i popoli a tenersi pronti per quel giorno.

15 I corrieri partirono in tutta fretta per ordine del re, e il decreto fu promulgato nella residenza reale di Susa; e mentre il re e Haman se ne stavano a sedere bevendo, la città di Susa era costernata.

Ester 4

1 Or quando Mardocheo seppe tutto quello ch’era stato fatto, si stracciò le vesti, si coprì d’un sacco, si cosparse di cenere, e uscì fuori in mezzo alla città, mandando alte ed amare grida;

2 e venne fin davanti alla porta del re, poiché a nessuno che fosse coperto di sacco era permesso di passare per la porta del re.

3 In ogni provincia, dovunque giungevano l’ordine del re e il suo decreto, ci fu gran desolazione fra i Giudei: digiunavano, piangevano, si lamentavano, e a molti serviron di letto il sacco e la cenere.

4 Le donzelle d’Ester e i suoi eunuchi vennero a riferirle la cosa; e la regina ne fu fortemente angosciata; e mandò delle vesti a Mardocheo, perché se le mettesse e si levasse di dosso il sacco; egli non le accettò.

5 Allora Ester chiamò Hathac, uno degli eunuchi che il re avea messo al servizio di lei, e gli ordinò d’andare da Mardocheo per domandargli che cosa questo significasse, e perché agisse così.

6 Hathac dunque si recò da Mardocheo sulla piazza della città, di faccia alla porta del re.

7 E Mardocheo gli narrò tutto quello che gli era avvenuto, e gl’indicò la somma di danaro che Haman avea promesso di versare al tesoro reale per far distruggere i Giudei;

8 e gli diede pure una copia del testo del decreto ch’era stato promulgato a Susa per il loro sterminio, affinché lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto, e le ordinasse di presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere a pro del suo popolo.

9 E Hathac tornò da Ester, e le riferì le parole di Mardocheo.

10 Allora Ester ordinò a Hathac d’andare a dire Mardocheo:

11 “Tutti i servi del re e il popolo delle sue province sanno che se qualcuno, uomo o donna che sia, entra dal re nel cortile interno, senza essere stato chiamato, per una legge ch’è la stessa per tutti, ei dev’esser messo a morte, a meno che il re non stenda verso di lui il suo scettro d’oro; nel qual caso, colui ha salva la vita. E io son già trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re”.

12 Le parole di Ester furon riferite a Mardocheo;

13 e Mardocheo fece dare questa risposta a Ester: “Non ti mettere in mente che tu sola scamperai fra tutti i Giudei perché sei nella casa del re.

14 Poiché se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se non sei pervenuta ad esser regina appunto per un tempo come questo?”

15 Allora Ester ordinò che si rispondesse a Mardocheo:

16 “Va’, raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me; state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch’io con le mie donzelle digiunerò nello stesso modo; e dopo entrerò dal re, quantunque ciò sia contro la legge; e, s’io debbo perire, ch’io perisca!”

17 Mardocheo se ne andò, e fece tutto quello che Ester gli aveva ordinato.

Ester 5

1 Il terzo giorno, Ester si mise la veste reale, e si presentò nel cortile interno della casa del re, di faccia all’appartamento del re. Il re era assiso sul trono reale nella casa reale, di faccia alla porta della casa.

2 E come il re ebbe veduta la regina Ester in piedi nel cortile, ella si guadagnò la sua grazia; e il re stese verso Ester lo scettro d’oro che teneva in mano; ed Ester s’appressò, e toccò la punta dello scettro.

3 Allora il re le disse: “Che hai, regina Ester? che domandi? Quand’anche tu chiedessi la metà del regno, ti sarà data”.

4 Ester rispose: “Se così piace al re, venga oggi il re con Haman al convito che gli ho preparato”.

5 E il re disse: “Fate venir subito Haman, per fare ciò che Ester ha detto”. Così il re e Haman vennero al convito che Ester avea preparato.

6 E il re disse ad Ester, mentre si beveva il vino: “Qual è la tua richiesta? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, l’avrai”.

7 Ester rispose: “Ecco la mia richiesta, e quel che desidero:

8 se ho trovato grazia agli occhi del re, e se piace al re di concedermi quello che chiedo e di soddisfare il mio desiderio, venga il re con Haman al convito ch’io preparerò loro, e domani farò come il re ha detto”.

9 E Haman uscì, quel giorno, tutto allegro e col cuor contento; ma quando vide, alla porta del re, Mardocheo che non s’alzava né si moveva per lui, fu pieno d’ira contro Mardocheo.

10 Nondimeno Haman si contenne, se ne andò a casa, e mandò a chiamare i suoi amici e Zeresh, sua moglie.

11 E Haman parlò loro della magnificenza delle sue ricchezze, del gran numero de’ suoi figliuoli, di tutto quello che il re aveva fatto per aggrandirlo, e del come l’aveva innalzato al disopra dei capi e dei servi del re.

12 E aggiunse: “Anche la regina Ester non ha fatto venire col re altri che me al convito che ha dato; e anche per domani sono invitato da lei col re.

13 Ma tutto questo non mi soddisfa finché vedrò quel Giudeo di Mardocheo sedere alla porta del re”.

14 Allora Zeresh sua moglie, e tutti i suoi amici gli dissero: “Si prepari una forca alta cinquanta cubiti; e domattina di’ al re che vi s’appicchi Mardocheo; poi vattene allegro al convito col re”. E la cosa piacque a Haman, che fece preparare la forca.

Ester 6

1 Quella notte il re, non potendo prender sonno, ordinò che gli si portasse il libro delle Memorie, le Cronache; e ne fu fatta la lettura in presenza del re.

2 Vi si trovò scritto che Mardocheo avea denunziato Bigthan e Teresh, i due eunuchi del re di fra i guardiani della soglia, i quali avean cercato d’attentare alla vita del re Assuero.

3 Allora il re chiese: “Qual onore e qual distinzione s’è dato a Mardocheo per questo?” Quelli che servivano il re risposero: “Non s’è fatto nulla per lui”.

4 E il re disse: “Chi è nel cortile?” Or Haman era venuto nel cortile esterno della casa del re, per dire al re di fare appiccare Mardocheo alla forca ch’egli avea preparata per lui.

5 I servi del re gli risposero: “Ecco, c’è Haman nel cortile”. E il re: “Fatelo entrare”.

6 Haman entrò, e il re gli disse: “Che bisogna fare a un uomo che il re voglia onorare?” Haman disse in cuor suo: “Chi altri vorrebbe il re onorare, se non me?”

7 E Haman rispose al re: “All’uomo che il re voglia onorare?

8 Si prenda la veste reale che il re suol portare, e il cavallo che il re suol montare, e sulla cui testa è posta una corona reale;

9 si consegni la veste e il cavallo a uno dei principi più nobili del re; si rivesta di quella veste l’uomo che il re vuole onorare, lo si faccia percorrere a cavallo le vie della città, e si gridi davanti a lui: Così si fa all’uomo che il re vuole onorare!”

10 Allora il re disse a Haman: “Fa’ presto, e prendi la veste e il cavallo, come hai detto, e fa’ a quel modo a Mardocheo, a quel Giudeo che siede alla porta del re; e non tralasciar nulla di quello che hai detto”.

11 E Haman prese la veste e il cavallo, rivestì della veste Mardocheo lo fece percorrere a cavallo le vie della città e gridava davanti a lui: “Così si fa all’uomo che il re vuole onorare!”.

12 Poi Mardocheo tornò alla porta del re, ma Haman s’affrettò d’andare a casa sua, tutto addolorato, e col capo coperto.

13 E Haman raccontò a Zeresh sua moglie e a tutti i suoi amici tutto quello che gli era accaduto. E i suoi savi e Zeresh sua moglie gli dissero: “Se Mardocheo davanti al quale tu hai cominciato a cadere è della stirpe de’ Giudei, tu non potrai nulla contro di lui e cadrai completamente davanti ad esso”.

14 Mentr’essi parlavano ancora con lui, giunsero gli eunuchi del re, i quali s’affrettarono a condurre Haman al convito che Ester aveva preparato.

Ester 7

1 Il re e Haman andarono dunque al convito con la regina Ester.

2 E il re anche questo secondo giorno disse a Ester, mentre si beveva il vino: “Qual è la tua richiesta, o regina Ester? Ti sarà concessa. Che desideri? Fosse anche la metà del regno, l’avrai”.

3 Allora la regina Ester rispose dicendo: “Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, o re, e se così piace al re, la mia richiesta è che mi sia donata la vita; e il mio desiderio, che mi sia donato il mio popolo.

4 Perché io e il mio popolo siamo stati venduti per esser distrutti, uccisi, sterminati. Ora se fossimo stati venduti per diventare schiavi e schiave, mi sarei taciuta; ma il nostro avversario non potrebbe riparare al danno fatto al re con la nostra morte”.

5 Il re Assuero prese a dire alla regina Ester: “Chi è, e dov’è colui che ha tanta presunzione da far questo?”

6 Ester rispose: “L’avversario, il nemico, è quel malvagio di Haman”. Allora Haman fu preso da terrore in presenza del re e della regina.

7 E il re tutto adirato si alzò, e dal luogo del convito andò nel giardino del palazzo; ma Haman rimase per chieder la grazia della vita alla regina Ester, perché vedeva bene che nell’animo del re la sua rovina era decisa.

8 Poi il re tornò dal giardino del palazzo nel luogo del convito; intanto Haman s’era gettato sul divano sul quale si trovava Ester; e il re esclamò: “Vuol egli anche far violenza alla regina, davanti a me, in casa mia?” Non appena questa parola fu uscita dalla bocca del re, copersero a Haman la faccia;

9 e Harbona, uno degli eunuchi, disse in presenza del re: “Ecco, è perfino rizzata, in casa d’Haman, la forca alta cinquanta cubiti che Haman ha fatto preparare per Mardocheo, il quale avea parlato per il bene del re”. E il re disse: “Appiccatevi lui!”

10 Così Haman fu appiccato alla forca ch’egli avea preparata per Mardocheo. E l’ira del re si calmò.