2 Tessalonicesi 1

1 Paolo, Silvano e Timoteo, alla chiesa dei Tessalonicesi, che è in Dio nostro Padre e nel Signor Gesù Cristo,

2 grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signor Gesù Cristo.

3 Noi siamo in obbligo di render sempre grazie a Dio per voi, fratelli, com’è ben giusto che facciamo, perché cresce sommamente la vostra fede, e abbonda vie più l’amore di ciascun di voi tutti per gli altri;

4 in guisa che noi stessi ci gloriamo di voi nelle chiese di Dio, a motivo della vostra costanza e fede in tutte le vostre persecuzioni e nelle afflizioni che voi sostenete.

5 Questa è una prova del giusto giudicio di Dio, affinché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche patite.

6 Poiché è cosa giusta presso Dio il rendere a quelli che vi affliggono, afflizione;

7 e a voi che siete afflitti, requie con noi, quando il Signor Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza,

8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Iddio, e di coloro che non ubbidiscono al Vangelo del nostro Signor Gesù.

9 I quali saranno puniti di eterna distruzione, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza,

10 quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, e in voi pure, poiché avete creduto alla nostra testimonianza dinanzi a voi.

11 Ed è a quel fine che preghiamo anche del continuo per voi affinché l’Iddio nostro vi reputi degni di una tal vocazione e compia con potenza ogni vostro buon desiderio e l’opera della vostra fede,

12 onde il nome del nostro Signor Gesù sia glorificato in voi, e voi in lui, secondo la grazia dell’Iddio nostro e del Signor Gesù Cristo.

2 Tessalonicesi 2

1 Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui,

2 vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente.

3 Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione,

4 l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio.

5 Non vi ricordate che quand’ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose?

6 E ora voi sapete quel che lo ritiene ond’egli sia manifestato a suo tempo.

7 Poiché il mistero dell’empietà è già all’opra: soltanto v’è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo.

8 E allora sarà manifestato l’empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta.

9 La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi;

10 e con ogni sorta d’inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amor della verità per esser salvati.

11 E perciò Iddio manda loro efficacia d’errore onde credano alla menzogna;

12 affinché tutti quelli che non han creduto alla verità, ma si son compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati.

13 Ma noi siamo in obbligo di render del continuo grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perché Iddio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verità.

14 A questo Egli vi ha pure chiamati per mezzo del nostro Evangelo, onde giungiate a ottenere la gloria del Signor nostro Gesù Cristo.

15 Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiam trasmessi sia con la parola, sia con una nostra epistola.

16 Or lo stesso Signor nostro Gesù Cristo e Iddio nostro Padre che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza,

17 consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni opera buona e in ogni buona parola.

2 Tessalonicesi 3

1 Del rimanente, fratelli, pregate per noi perché la parola del Signore si spanda e sia glorificata com’è tra voi,

2 e perché noi siamo liberati dagli uomini molesti e malvagi, poiché non tutti hanno la fede.

3 Ma il Signore è fedele, ed egli vi renderà saldi e vi guarderà dal maligno.

4 E noi abbiam di voi questa fiducia nel Signore, che fate e farete le cose che vi ordiniamo.

5 E il Signore diriga i vostri cuori all’amor di Dio e alla paziente aspettazione di Cristo.

6 Or, fratelli, noi v’ordiniamo nel nome del Signor nostro Gesù Cristo che vi ritiriate da ogni fratello che si conduce disordinatamente e non secondo l’insegnamento che avete ricevuto da noi.

7 Poiché voi stessi sapete com’è che ci dovete imitare: perché noi non ci siamo condotti disordinatamente fra voi;

8 né abbiam mangiato gratuitamente il pane d’alcuno, ma con fatica e con pena abbiam lavorato notte e giorno per non esser d’aggravio ad alcun di voi.

9 Non già che non abbiamo il diritto di farlo, ma abbiam voluto darvi noi stessi ad esempio, perché c’imitaste.

10 E invero quand’eravamo con voi, vi comandavamo questo: che se alcuno non vuol lavorare, neppure deve mangiare.

11 Perché sentiamo che alcuni si conducono fra voi disordinatamente, non lavorando affatto, ma affaccendandosi in cose vane.

12 A quei tali noi ordiniamo e li esortiamo nel Signor Gesù Cristo che mangino il loro proprio pane, quietamente lavorando.

13 Quanto a voi, fratelli, non vi stancate di fare il bene.

14 E se qualcuno non ubbidisce a quel che diciamo in questa epistola, notatelo quel tale, e non abbiate relazione con lui, affinché si vergogni.

15 Però non lo tenete per nemico, ma ammonitelo come fratello.

16 Or il Signore della pace vi dia egli stesso del continuo la pace in ogni maniera. Il Signore sia con tutti voi.

17 Il saluto è di mia propria mano; di me, Paolo; questo serve di segno in ogni mia epistola; scrivo così.

18 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

1 Tessalonicesi 1

1 Paolo, Silvano e Timoteo alla chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signor Gesù Cristo, grazia a voi e pace.

2 Noi rendiamo del continuo grazie a Dio per voi tutti, facendo di voi menzione nelle nostre preghiere,

3 ricordandoci del continuo nel cospetto del nostro Dio e Padre, dell’opera della vostra fede, delle fatiche del vostro amore e della costanza della vostra speranza nel nostro Signor Gesù Cristo;

4 conoscendo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione.

5 Poiché il nostro Evangelo non vi è stato annunziato soltanto con parole, ma anche con potenza, con lo Spirito Santo e con gran pienezza di convinzione; e infatti voi sapete quel che siamo stati fra voi per amor vostro.

6 E voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la Parola in mezzo a molte afflizioni, con allegrezza dello Spirito Santo;

7 talché siete diventati un esempio a tutti i credenti della Macedonia e dell’Acaia.

8 Poiché da voi la parola del Signore ha echeggiato non soltanto nella Macedonia e nell’Acaia, ma la fama della fede che avete in Dio si è sparsa in ogni luogo; talché non abbiam bisogno di parlarne;

9 perché eglino stessi raccontano di noi quale sia stata la nostra venuta tra voi, e come vi siete convertiti dagl’idoli a Dio per servire all’Iddio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il suo Figliuolo,

10 il quale Egli ha risuscitato dai morti: cioè, Gesù che ci libera dall’ira a venire.

1 Tessalonicesi 2

1 Voi stessi, fratelli, sapete che la nostra venuta tra voi non è stata invano;

2 anzi, sebbene avessimo prima patito e fossimo stati oltraggiati, come sapete, a Filippi, pur ci siamo rinfrancati nell’Iddio nostro, per annunziarvi l’Evangelo di Dio in mezzo a molte lotte.

3 Poiché la nostra esortazione non procede da impostura, né da motivi impuri, né è fatta con frode;

4 ma siccome siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare l’Evangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori.

5 Difatti, non abbiamo mai usato un parlar lusinghevole, come ben sapete, né pretesti ispirati da cupidigia; Iddio ne è testimone.

6 E non abbiam cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, quantunque, come apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autorità;

7 invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i propri figliuoli.

8 Così, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto l’Evangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate divenuti cari.

9 Perché, fratelli, voi la ricordate la nostra fatica e la nostra pena; egli è lavorando notte e giorno per non essere d’aggravio ad alcuno di voi, che v’abbiam predicato l’Evangelo di Dio.

10 Voi siete testimoni, e Dio lo è pure, del modo santo, giusto e irreprensibile con cui ci siamo comportati verso voi che credete;

11 e sapete pure che, come fa un padre coi suoi figliuoli, noi abbiamo esortato,

12 confortato e scongiurato ciascun di voi a condursi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.

13 E per questa ragione anche noi rendiamo del continuo grazie a Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione, cioè la parola di Dio, voi l’accettaste non come parola d’uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete.

14 Poiché, fratelli, voi siete divenuti imitatori delle chiese di Dio che sono in Cristo Gesù nella Giudea; in quanto che anche voi avete sofferto dai vostri connazionali le stesse cose che quelle chiese hanno sofferto dai Giudei,

15 i quali hanno ucciso e il Signor Gesù e i profeti, hanno cacciato noi, e non piacciono a Dio, e sono avversi a tutti gli uomini,

16 divietandoci di parlare ai Gentili perché sieno salvati. Essi vengon così colmando senza posa la misura dei loro peccati; ma ormai li ha raggiunti l’ira finale.

17 Quant’è a noi, fratelli, orbati di voi per breve tempo, di persona, non di cuore, abbiamo tanto maggiormente cercato, con gran desiderio, di veder la vostra faccia.

18 Perciò abbiam voluto, io Paolo almeno, non una ma due volte, venir a voi; ma Satana ce lo ha impedito.

19 Qual è infatti la nostra speranza, o la nostra allegrezza, o la corona di cui ci gloriamo? Non siete forse voi, nel cospetto del nostro Signor Gesù quand’egli verrà?

20 Sì, certo, la nostra gloria e la nostra allegrezza siete voi.

1 Tessalonicesi 3

1 Perciò, non potendo più reggere, stimammo bene di esser lasciati soli ad Atene;

2 e mandammo Timoteo, nostro fratello e ministro di Dio nella propagazione del Vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede,

3 affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste afflizioni; poiché voi stessi sapete che a questo siamo destinati.

4 Perché anche quando eravamo fra voi, vi predicevamo che saremmo afflitti; come anche è avvenuto, e voi lo sapete.

5 Perciò anch’io, non potendo più resistere, mandai ad informarmi della vostra fede, per tema che il tentatore vi avesse tentati, e la nostra fatica fosse riuscita vana.

6 Ma ora che Timoteo è giunto qui da presso a voi e ci ha recato liete notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che serbate del continuo buona ricordanza di noi bramando di vederci, come anche noi bramiamo vedervi,

7 per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, in mezzo a tutte le nostre distrette e afflizioni, mediante la vostra fede;

8 perché ora viviamo, se voi state saldi nel Signore.

9 Poiché quali grazie possiam noi rendere a Dio, a vostro riguardo, per tutta l’allegrezza della quale ci rallegriamo a cagion di voi nel cospetto dell’Iddio nostro,

10 mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere la vostra faccia e supplire alle lacune della vostra fede?

11 Ora Iddio stesso, nostro Padre, e il Signor nostro Gesù ci appianino la via per venir da voi;

12 e quant’è a voi, il Signore vi accresca e vi faccia abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso voi,

13 per confermare i vostri cuori, onde siano irreprensibili in santità nel cospetto di Dio nostro Padre, quando il Signor nostro Gesù verrà con tutti i suoi santi.

1 Tessalonicesi 4

1 Del rimanente, fratelli, come avete imparato da noi il modo in cui vi dovete condurre e piacere a Dio (ed è così che già vi conducete), vi preghiamo e vi esortiamo nel Signor Gesù a vie più progredire.

2 Poiché sapete quali comandamenti vi abbiamo dati per la grazia del Signor Gesù.

3 Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che v’asteniate dalla fornicazione,

4 che ciascun di voi sappia possedere il proprio corpo in santità ed onore,

5 non dandosi a passioni di concupiscenza come fanno i pagani i quali non conoscono Iddio;

6 e che nessuno soverchi il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, siccome anche v’abbiamo innanzi detto e protestato.

7 Poiché Iddio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione.

8 Chi dunque sprezza questi precetti, non sprezza un uomo, ma quell’Iddio, il quale anche vi comunica il dono del suo Santo Spirito.

9 Or quanto all’amor fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacché voi stessi siete stati ammaestrati da Dio ad amarvi gli uni gli altri;

10 e invero voi lo fate verso tutti i fratelli che sono nell’intera Macedonia. Ma v’esortiamo, fratelli, che vie più abbondiate in questo, e vi studiate di vivere in quiete,

11 di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani, come v’abbiamo ordinato di fare,

12 onde camminiate onestamente verso quelli di fuori, e non abbiate bisogno di nessuno.

13 Or, fratelli, non vogliamo che siate in ignoranza circa quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza.

14 Poiché, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, così pure, quelli che si sono addormentati, Iddio, per mezzo di Gesù, li ricondurrà con esso lui.

15 Poiché questo vi diciamo per parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati;

16 perché il Signore stesso, con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi;

17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insiem con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore.

18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.

1 Tessalonicesi 5

1 Or quanto ai tempi ed ai momenti, fratelli, non avete bisogno che vi se ne scriva;

2 perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte.

3 Quando diranno: Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa ruina verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno affatto.

4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, sì che quel giorno abbia a cogliervi a guisa di ladro;

5 poiché voi tutti siete figliuoli di luce e figliuoli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre;

6 non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri.

7 Poiché quelli che dormono, dormono di notte; e quelli che s’inebriano, s’inebriano di notte;

8 ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore, e preso per elmo la speranza della salvezza.

9 Poiché Iddio non ci ha destinati ad ira, ma ad ottener salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo,

10 il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

11 Perciò, consolatevi gli uni gli altri, ed edificatevi l’un l’altro, come d’altronde già fate.

12 Or, fratelli, vi preghiamo di avere in considerazione coloro che faticano fra voi, che vi son preposti nel Signore e vi ammoniscono,

13 e di tenerli in grande stima ed amarli a motivo dell’opera loro. Vivete in pace fra voi.

14 V’esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, ad esser longanimi verso tutti.

15 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi procacciate sempre il bene gli uni degli altri, e quello di tutti.

16 Siate sempre allegri;

17 non cessate mai di pregare;

18 in ogni cosa rendete grazie, poiché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

19 Non spegnete lo Spirito;

20 non disprezzate le profezie;

21 ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene;

22 astenetevi da ogni specie di male.

23 Or l’Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile, per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo.

24 Fedele è Colui che vi chiama, ed Egli farà anche questo.

25 Fratelli, pregate per noi.

26 Salutate tutti i fratelli con un santo bacio.

27 Io vi scongiuro per il Signore a far sì che questa epistola sia letta a tutti i fratelli.

28 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi.

Colossesi 1

1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timoteo,

2 ai santi e fedeli fratelli in Cristo che sono in Colosse, grazia a voi e pace da Dio nostro Padre.

3 Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, nelle continue preghiere che facciamo per voi,

4 avendo udito parlare della vostra fede in Cristo Gesù e dell’amore che avete per tutti i santi,

5 a motivo della speranza che vi è riposta nei cieli; speranza che avete da tempo conosciuta mediante la predicazione della verità del Vangelo

6 che è pervenuto sino a voi, come sta portando frutto e crescendo in tutto il mondo nel modo che fa pure tra voi dal giorno che udiste e conosceste la grazia di Dio in verità,

7 secondo quel che avete imparato da Epafra, il nostro caro compagno di servizio, che è fedel ministro di Cristo per voi,

8 e che ci ha anche fatto conoscere il vostro amore nello Spirito.

9 Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo ciò udito, non cessiamo di pregare per voi, e di domandare che siate ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale,

10 affinché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio;

11 essendo fortificati in ogni forza secondo la potenza della sua gloria, onde possiate essere in tutto pazienti e longanimi;

12 e rendendo grazie con allegrezza al Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.

13 Egli ci ha riscossi dalla potestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figliuolo,

14 nel quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati;

15 il quale è l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito d’ogni creatura;

16 poiché in lui sono state create tutte le cose, che sono nei cieli e sulla terra; le visibili e le invisibili; siano troni, siano signorie, siano principati, siano potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui;

17 ed egli è avanti ogni cosa, e tutte le cose sussistono in lui.

18 Ed egli è il capo del corpo, cioè della Chiesa; egli che è il principio, il primogenito dai morti, onde in ogni cosa abbia il primato.

19 Poiché in lui si compiacque il Padre di far abitare tutta la pienezza

20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della croce d’esso; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.

21 E voi, che già eravate estranei e nemici nella vostra mente e nelle vostre opere malvage,

22 ora Iddio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della morte d’esso, per farvi comparire davanti a sé santi e immacolati e irreprensibili,

23 se pur perseverate nella fede, fondati e saldi, e non essendo smossi dalla speranza dell’Evangelo che avete udito, che fu predicato in tutta la creazione sotto il cielo, e del quale io, Paolo, sono stato fatto ministro.

24 Ora io mi rallegro nelle mie sofferenze per voi; e quel che manca alle afflizioni di Cristo lo compio nella mia carne a pro del corpo di lui che è la Chiesa;

25 della quale io sono stato fatto ministro, secondo l’ufficio datomi da Dio per voi di annunziare nella sua pienezza la parola di Dio,

26 cioè, il mistero, che è stato occulto da tutti i secoli e da tutte le generazioni, ma che ora è stato manifestato ai santi di lui;

27 ai quali Iddio ha voluto far conoscere qual sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra i Gentili, che è Cristo in voi, speranza della gloria;

28 il quale noi proclamiamo, ammonendo ciascun uomo e ciascun uomo ammaestrando in ogni sapienza, affinché presentiamo ogni uomo, perfetto in Cristo.

29 A questo fine io m’affatico, combattendo secondo l’energia sua, che opera in me con potenza.

Colossesi 2

1 Poiché desidero che sappiate qual arduo combattimento io sostengo per voi e per quelli di Laodicea e per tutti quelli che non hanno veduto la mia faccia;

2 affinché siano confortati nei loro cuori essendo stretti insieme dall’amore, mirando a tutte le ricchezze della piena certezza dell’intelligenza, per giungere alla completa conoscenza del mistero di Dio:

3 cioè di Cristo, nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti.

4 Questo io dico affinché nessuno v’inganni con parole seducenti,

5 perché, sebbene sia assente di persona, pure son con voi in ispirito, rallegrandomi e mirando il vostro ordine e la fermezza della vostra fede in Cristo.

6 Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù il Signore, così camminate uniti a lui,

7 essendo radicati ed edificati in lui e confermati nella fede, come v’è stato insegnato, e abbondando in azioni di grazie.

8 Guardate che non vi sia alcuno che faccia di voi sua preda con la filosofia e con vanità ingannatrice secondo la tradizione degli uomini, gli elementi del mondo, e non secondo Cristo;

9 poiché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità,

10 e in lui voi avete tutto pienamente. Egli è il capo d’ogni principato e d’ogni potestà;

11 in lui voi siete anche stati circoncisi d’una circoncisione non fatta da mano d’uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne:

12 essendo stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che ha risuscitato lui dai morti.

13 E voi, che eravate morti ne’ falli e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Egli ha vivificati con lui, avendoci perdonato tutti i falli,

14 avendo cancellato l’atto accusatore scritto in precetti, il quale ci era contrario; e quell’atto ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce;

15 e avendo spogliato i principati e le potestà ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.

16 Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, o a noviluni o a sabati,

17 che sono l’ombra di cose che doveano avvenire; ma il corpo è di Cristo.

18 Nessuno a suo talento vi defraudi del vostro premio per via d’umiltà e di culto degli angeli affidandosi alle proprie visioni, gonfiato di vanità dalla sua mente carnale,

19 e non attenendosi al Capo, dal quale tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme per via delle giunture e articolazioni, prende l’accrescimento che viene da Dio.

20 Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perché, come se viveste nel mondo, vi lasciate imporre de’ precetti, quali:

21 Non toccare, non assaggiare, non maneggiare

22 (cose tutte destinate a perire con l’uso), secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini?

23 Quelle cose hanno, è vero, riputazione di sapienza per quel tanto che è in esse di culto volontario, di umiltà, e di austerità nel trattare il corpo; ma non hanno alcun valore e servon solo a soddisfare la carne.