1 Cronache 9

1 Tutti gl’Israeliti furono registrati nelle genealogie, e si trovano iscritti nel libro dei re d’Israele. Giuda fu menato in cattività a Babilonia, a motivo delle sue infedeltà.

2 Or i primi abitanti che si stabilirono nei loro possessi e nelle loro città, erano Israeliti, sacerdoti, Leviti e Nethinei.

3 A Gerusalemme si stabilirono dei figliuoli di Giuda, dei figliuoli di Beniamino, e dei figliuoli di Efraim e di Manasse.

4 Dei figliuoli di Perets, figliuolo di Giuda: Uthai, figliuolo di Ammihud, figliuolo di Omri, figliuolo di Imri, figliuolo di Bani.

5 Dei Sciloniti: Asaia il primogenito, e i suoi figliuoli.

6 Dei figliuoli di Zerah: Jeuel e i suoi fratelli: seicentonovanta in tutto.

7 Dei figliuoli di Beniamino: Sallu, figliuolo di Meshullam, figliuolo di Hodavia, figliuolo di Hassena;

8 Jbneia, figliuolo di Jeroham; Ela, figliuolo di Uzzi, figliuolo di Micri; Meshullam, figliuolo di Scefatia, figliuolo di Reuel, figliuolo d’Jbnia;

9 e i loro fratelli, secondo le loro generazioni, novecentocinquantasei in tutto. Tutti questi erano capi delle rispettive case patriarcali.

10 Dei sacerdoti: Jedaia, Jehoiarib, Jakin,

11 Azaria, figliuolo di Hilkia, figliuolo di Meshullam, figliuolo di Tsadok, figliuolo di Meraioth, figliuolo di Ahitub, preposto alla casa di Dio,

12 Adaia, figliuolo di Jeroham, figliuolo di Pashur, figliuolo di Malkija; Maesai, figliuolo di Adiel, figliuolo di Jahzera, figliuolo di Meshullam, figliuolo di Mescillemith, figliuolo di Immer;

13 e i loro fratelli, capi delle rispettive case patriarcali: millesettecento sessanta, uomini valentissimi, occupati a compiere il servizio della casa di Dio.

14 Dei Leviti: Scemaia, figliuolo di Hasshub, figliuolo di Azrikam, figliuolo di Hashabia, dei figliuoli di Merari;

15 Bakbakkar, Heresh, Galal, Mattania, figliuolo di Mica, figliuolo di Zicri, figliuolo di Asaf;

16 Obadia, figliuolo di Scemaia, figliuolo di Galal, figliuolo di Jeduthun; Berakia, figliuolo di Asa, figliuolo di Elkana, che abitava nei villaggi dei Netofatiti.

17 Dei portinai: Shallum, Akkub, Talmon, Ahiman e i loro fratelli; Shallum era il capo;

18 e tale è rimasto fino al di d’oggi, alla porta del re che è ad oriente. Essi son quelli che furono i portieri del campo dei figliuoli di Levi.

19 Shallum, figliuolo di Kore, figliuolo di Ebiasaf, figliuolo di Korah, e i suoi fratelli, i Korahiti, della casa di suo padre, erano preposti all’opera del servizio, custodendo le porte del tabernacolo; i loro padri erano stati preposti al campo dell’Eterno per custodirne l’entrata;

20 e Fineas, figliuolo di Eleazaro, era stato anticamente loro capo; e l’Eterno era con lui.

21 Zaccaria, figliuolo di Mescelemia, era portiere all’ingresso della tenda di convegno.

22 Tutti questi che furono scelti per essere custodi alle porte erano in numero di duecentododici, ed erano iscritti nelle genealogie, secondo i loro villaggi. Davide e Samuele il veggente li aveano stabiliti nel loro ufficio.

23 Essi e i loro figliuoli erano preposti alla custodia delle porte della casa dell’Eterno, cioè della casa del tabernacolo.

24 V’erano dei portinai ai quattro lati: a oriente, a occidente, a settentrione e a mezzogiorno.

25 I loro fratelli, che dimoravano nei loro villaggi, doveano di quando in quando venire a stare dagli altri, per sette giorni;

26 poiché i quattro capi portinai, Leviti, erano sempre in funzione, ed avevano anche la sorveglianza delle camere e dei tesori della casa di Dio,

27 e passavano la notte intorno alla casa di Dio, perché aveano l’incarico di custodirla e a loro spettava l’aprirla tutte le mattine.

28 Alcuni d’essi dovean prender cura degli arredi del culto, ch’essi contavano quando si portavano nel tempio e quando si riportavan fuori.

29 Altri aveano l’incarico di custodire gli utensili, tutti i vasi sacri, il fior di farina, il vino, l’olio, l’incenso e gli aromi.

30 Quelli che preparavano i profumi aromatici erano figliuoli di sacerdoti.

31 Mattithia, uno dei Leviti, primogenito di Shallum il Korahita, avea l’ufficio di badare alle cose che si dovean cuocere sulla gratella.

32 E alcuni dei loro fratelli, tra i Kehathiti, erano incaricati di preparare per ogni sabato i pani della presentazione.

33 Tali sono i cantori, capi delle famiglie levitiche che dimoravano nelle camere del tempio ed erano esenti da ogni altro servizio, perché l’ufficio loro li teneva occupati giorno e notte.

34 Tali sono i capi delle famiglie levitiche, capi secondo le loro generazioni; essi stavano a Gerusalemme.

35 A Gabaon abitavano Jeiel, padre di Gabaon, la cui moglie si chiamava Maaca,

36 Abdon, suo figliuolo primogenito, Tsur-Kis,

37 Baal, Ner, Nadab, Ghedor, Ahio, Zaccaria e Mikloth. Mikloth generò Scimeam.

38 Anch’essi dimoravano dirimpetto ai loro fratelli a Gerusalemme coi loro fratelli.

39 Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Gionathan, Malkishua, Abinadab ed Eshbaal.

40 Il figliuolo di Gionathan fu Merib-Baal, e Merib-Baal generò Mica.

41 Figliuoli di Mica: Pithon, Melec, Taharea ed Ahaz.

42 Ahaz generò Jarah; Jarah generò Alemeth, Azmaveth e Zimri. Zimri generò Motsa.

43 Motsa generò Binea, che ebbe per figliuolo Refaia, che ebbe per figliuolo Eleasa, che ebbe per figliuolo Atsel.

44 Atsel ebbe sei figliuoli, dei quali questi sono i nomi: Azrikam, Bocru, Ismaele, Scearia, Obadia e Hanan. Questi sono i figliuoli di Atsel.

1 Cronache 10

1 Or i Filistei vennero a battaglia con Israele, e gl’Israeliti fuggirono dinanzi ai Filistei, e caddero morti in gran numero sul monte Ghilboa.

2 I Filistei inseguirono accanitamente Saul e i suoi figliuoli, e uccisero Gionathan, Abinadab e Malkishua, figliuoli di Saul.

3 Il forte della battaglia si volse contro Saul; gli arcieri lo raggiunsero, ed egli si trovò in grande angoscia a motivo degli arcieri.

4 E Saul disse al suo scudiere: “Sfodera la spada e trafiggimi, affinché questi incirconcisi non vengano a trafiggermi ed a farmi oltraggio”. Ma lo scudiere non volle farlo, perch’era còlto da gran paura. Allora Saul prese la propria spada e vi si gettò sopra.

5 Lo scudiere di Saul, vedendolo morto, si gettò anche egli sulla propria spada, e morì.

6 Così morirono Saul e i suoi tre figliuoli; e tutta la sua casa perì nel medesimo tempo.

7 E tutti gl’Israeliti che abitavano nella valle quando videro che la gente d’Israele s’era data alla fuga e che Saul e i suoi figliuoli erano morti, abbandonarono le loro città, e fuggirono; e i Filistei andarono ad abitarle.

8 L’indomani i Filistei vennero a spogliare gli uccisi, e trovarono Saul e i suoi figliuoli caduti sul monte Ghilboa.

9 Spogliarono Saul, e portaron via la sua testa e le sue armi, e mandarono all’intorno per il paese de’ Filistei ad annunziare la buona notizia ai loro idoli ed al popolo;

10 e collocarono le armi di lui nella casa del loro dio, e inchiodarono il suo teschio nel tempio di Dagon.

11 Tutta la gente di Jabes di Galaad udì tutto quello che i Filistei avean fatto a Saul,

12 e tutti gli uomini valorosi si levarono, presero il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figliuoli, e li portarono a Jabes; seppellirono le loro ossa sotto alla tamerice di Jabes, e digiunarono per sette giorni.

13 Così morì Saul, a motivo della infedeltà ch’egli avea commessa contro l’Eterno col non aver osservato la parola dell’Eterno, ed anche perché aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti,

14 mentre non avea consultato l’Eterno. E l’Eterno lo fece morire, e trasferì il regno a Davide, figliuolo d’Isai.

1 Cronache 11

1 Allora tutto Israele si radunò presso Davide a Hebron, e gli disse: “Ecco noi siamo tue ossa e tua carne.

2 Anche in passato quando era re Saul, eri tu quel che guidavi e riconducevi Israele; e l’Eterno, il tuo Dio, t’ha detto: Tu pascerai il mio popolo d’Israele, tu sarai il principe del mio popolo d’Israele”.

3 Tutti gli anziani d’Israele vennero dunque dal re a Hebron, e Davide fece alleanza con loro a Hebron in presenza dell’Eterno; ed essi unsero Davide come re d’Israele, secondo la parola che l’Eterno avea pronunziata per mezzo di Samuele.

4 Davide con tutto Israele si mosse contro Gerusalemme, che è Gebus. Quivi erano i Gebusei, abitanti del paese.

5 E gli abitanti di Gebus dissero a Davide: “Tu non entrerai qui”. Ma Davide prese la fortezza di Sion, che è la città di Davide.

6 Or Davide avea detto: “Chiunque batterà per il primo i Gebusei, sarà capo e principe”. E Joab, figliuolo di Tseruia, salì, il primo, e fu fatto capo.

7 E Davide abitò nella fortezza, e per questo essa fu chiamata “la città di Davide”.

8 Ed egli cinse la città di costruzioni, cominciando da Millo, e tutto all’intorno; e Joab riparò il resto della città.

9 E Davide andava diventando sempre più grande, e l’Eterno degli eserciti era con lui.

10 Questi sono i capi dei valorosi guerrieri che furono al servizio di Davide, e che l’aiutarono con tutto Israele ad assicurare il suo dominio per stabilirlo re, secondo la parola dell’Eterno riguardo ad Israele.

11 Questa è la lista dei valorosi guerrieri che furono al servizio di Davide: Jashobeam, figliuolo di una Hakmonita, capo dei principali ufficiali; egli impugnò la lancia contro trecento uomini, che uccise in un solo scontro.

12 Dopo di lui veniva Eleazar, figliuolo di Dodo, lo Ahohita, uno dei tre valorosi guerrieri.

13 Egli era con Davide a Pas-Dammin, dove i Filistei s’erano raunati per combattere. V’era quivi un campo pieno d’orzo; e il popolo fuggiva dinanzi ai Filistei.

14 Ma quelli si piantarono in mezzo al campo, lo difesero e sconfissero i Filistei; e l’Eterno diede una gran vittoria.

15 Tre dei trenta capi scesero sulla roccia, presso Davide, nella spelonca di Adullam, mentre l’esercito dei Filistei era accampato nella valle di Refaim.

16 Davide era allora nella fortezza, e c’era un posto di Filistei a Bethlehem.

17 Davide ebbe un desiderio, e disse: “Oh se qualcuno mi desse da bere dell’acqua del pozzo ch’è vicino alla porta di Bethlehem!”

18 E quei tre s’aprirono un varco attraverso al campo filisteo, attinsero dell’acqua dal pozzo di Bethlehem, vicino alla porta; e, presala seco, la presentarono a Davide; il quale però non ne volle bere, ma la sparse davanti all’Eterno,

19 dicendo: “Mi guardi Iddio dal far tal cosa! Beverei io il sangue di questi uomini, che sono andati là a rischio della loro vita? Perché l’han portata a rischio della loro vita”. E non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi.

20 Abishai, fratello di Joab, fu il capo di altri tre. Egli impugnò la lancia contro trecento uomini, e li uccise; e fu famoso fra i tre.

21 Fu il più illustre dei tre della seconda serie, e fu fatto loro capo; nondimeno non giunse ad eguagliare i primi tre.

22 Poi veniva Benaia, figliuolo di Jehoiada, figliuolo di un uomo da Kabtseel, valoroso, e celebre per le sue prodezze. Egli uccise i due grandi eroi di Moab. Discese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone, un giorno di neve.

23 Uccise pure un Egiziano di statura enorme alto cinque cubiti, che teneva in mano una lancia grossa come un subbio da tessitore; ma Benaia gli scese contro con un bastone, strappò di mano all’Egiziano la lancia, e se ne servì per ucciderlo.

24 Questo fece Benaia, figliuolo di Jehoiada; e fu famoso fra i tre prodi.

25 Fu il più illustre dei trenta; nondimeno non giunse ad eguagliare i primi tre. E Davide lo ammise nel suo consiglio.

26 Poi v’erano questi uomini, forti valorosi: Asael, fratello di Joab; Elhanan, figliuolo di Dodo da Bethlehem;

27 Shammoth da Haror; Helets da Palon;

28 Ira, figliuolo di Ikkesh, da Tekoa; Abiezer da Anatoth;

29 Sibbecai da Husha; Ilai da Ahoa;

30 Maharai da Netofa; Heled, figliuolo di Baana, da Netofa;

31 Ithai, figliuolo di Ribai, da Ghibea dei figliuoli di Beniamino; Benaia da Pirathon;

32 Hurai da Nahale-Gaash; Abiel da Arbath;

33 Azmaveth da Baharum; Eliahba da Shaalbon;

34 Bene-Hascem da Ghizon; Jonathan, figliuolo di Shaghé da Harar;

35 Hahiam, figliuolo di Sacar, da Harar; Elifal, figliuolo di Ur;

36 Hefer da Mekera; Ahija da Palon;

37 Hetsro da Carmel; Naarai, figliuolo di Ezbai;

38 Joel, fratello di Nathan; Mibhar, figliuolo di Hagri;

39 Tselek, l’Ammonita; Naharai da Beroth, scudiero di Joab figliuolo di Tseruia.

40 Ira da Jether; Gareb da Jether;

41 Uria, lo Hitteo; Zabad, figliuolo di Ahlai;

42 Adina, figliuolo di Sciza, il Rubenita, capo dei Rubeniti, e altri trenta con lui.

43 Hanan, figliuolo di Maaca; Joshafat da Mithni;

44 Uzzia da Ashtaroth; Shama e Jeiel, figliuoli di Hotham, da Aroer;

45 Jediael, figliuolo di Scimri; Joha, suo fratello, il Titsita;

46 Eliel da Mahavim; Jeribai e Joshavia, figliuoli di Elnaam; Jthma, il Moabita;

47 Eliel, Obed e Jaasiel, il Metsobaita.

1 Cronache 12

1 Or questi son quelli che vennero a Davide a Tsiklag, mentr’egli era ancora fuggiasco per tema di Saul, figliuolo di Kis; essi facean parte dei prodi che gli prestarono aiuto durante la guerra.

2 Erano armati d’arco, abili a scagliar sassi ed a tirar frecce tanto con la destra quanto con la sinistra; erano della tribù di Beniamino, de’ fratelli di Saul.

3 Il capo Ahiezer e Joas, figliuoli di Scemaa, da Ghibea; Jeziel e Pelet, figliuoli di Azmaveth; Beraca; Jehu da Anathoth;

4 Jshmaia da Gabaon, valoroso fra i trenta e capo dei trenta; Geremia; Jahaziel; Johanan; Jozabad da Ghedera;

5 Eluzai; Jerimoth; Bealia; Scemaria; Scefatia da Haruf;

6 Elkana; Jscia; Azareel; Joezer e Jashobeam, Koraiti;

7 Joela e Zebadia, figliuoli di Jeroham, da Ghedor.

8 Fra i Gaditi degli uomini partirono per recarsi da Davide nella fortezza del deserto: erano uomini forti e valorosi, esercitati alla guerra, che sapevan maneggiare scudo e lancia: dalle facce leonine, e veloci come gazzelle sui monti.

9 Ezer era il capo; Obadia, il secondo; Eliab, il terzo;

10 Mishmanna, il quarto; Geremia, il quinto;

11 Attai il sesto; Eliel, il settimo;

12 Johanan, l’ottavo; Elzabad, il nono;

13 Geremia, il decimo; Macbannai, l’undecimo.

14 Questi erano dei figliuoli di Gad, capi dell’esercito; il minimo tenea fronte a cento; il maggiore, a mille.

15 Questi son quelli che passarono il Giordano il primo mese quand’era straripato da per tutto, e misero in fuga tutti gli abitanti delle valli, a oriente e ad occidente.

16 Anche dei figliuoli di Beniamino e di Giuda vennero a Davide, nella fortezza.

17 Davide uscì loro incontro, e si rivolse a loro, dicendo: “Se venite da me con buon fine per soccorrermi, il mio cuore sarà unito col vostro; ma se venite per tradirmi e darmi nelle mani de’ miei avversari, mentre io non commetto alcuna violenza, l’Iddio dei nostri padri lo vegga, e faccia egli giustizia!”

18 Allora lo spirito investì Amasai, capo dei trenta, che esclamò: “Noi siamo tuoi, o Davide; e siam con te, o figliuolo d’Isai! Pace, pace a te, e pace a quei che ti soccorrono, poiché il tuo Dio ti soccorre!” Allora Davide li accolse, e li fece capi delle sue schiere.

19 Anche degli uomini di Manasse passarono a Davide, quando questi andò coi Filistei a combattere contro Saul; ma Davide e i suoi uomini non furono d’alcun aiuto ai Filistei; giacché i principi dei Filistei, dopo essersi consultati, rimandarono Davide, dicendo: “Egli passerebbe dalla parte del suo signore Saul, a prezzo delle nostre teste”.

20 Quand’egli tornò a Tsiklag, questi furon quelli di Manasse, che passarono a lui: Adna, Jozabad, Jediael, Micael, Jozabad, Elihu, Tsilletai, capi di migliaia nella tribù di Manasse.

21 Questi uomini diedero aiuto a Davide contro le bande dei predoni, perché erano tutti uomini forti e valorosi; e furon fatti capi nell’esercito.

22 E ogni giorno veniva gente a Davide per soccorrerlo: tanta, che se ne formò un esercito grande come un esercito di Dio.

23 Questo è il numero degli uomini armati per la guerra, che si recarono da Davide a Hebron per trasferire a lui la potestà reale di Saul, secondo l’ordine dell’Eterno.

24 Figliuoli di Giuda, che portavano scudo e lancia, seimila ottocento, armati per la guerra.

25 De’ figliuoli di Simeone, uomini forti e valorosi in guerra, settemila cento.

26 Dei figliuoli di Levi, quattromila seicento;

27 e Jehoiada, principe della famiglia d’Aaronne, e con lui tremila settecento uomini;

28 e Tsadok, giovine forte e valoroso, e la sua casa patriarcale, che contava ventidue capi.

29 Dei figliuoli di Beniamino, fratelli di Saul, tremila; poiché la maggior parte d’essi fino allora era rimasta fedele alla casa di Saul.

30 Dei figliuoli d’Efraim, ventimila ottocento: uomini forti e valorosi, gente di gran nome, divisi secondo le loro case patriarcali.

31 Della mezza tribù di Manasse, diciottomila che furono designati nominatamente, per andare a proclamare re Davide.

32 Dei figliuoli d’Issacar, che intendevano i tempi, in modo da sapere quel che Israele dovea fare, duecento capi, e tutti i loro fratelli sotto i loro ordini.

33 Di Zabulon, cinquantamila, atti a servire, forniti per il combattimento di tutte le armi da guerra, e pronti ad impegnar l’azione con cuore risoluto.

34 Di Neftali, mille capi, e con essi trentasettemila uomini armati di scudo e lancia.

35 Dei Daniti, armati per la guerra, ventottomila seicento.

36 Di Ascer, atti a servire, e pronti a ordinarsi in battaglia, quarantamila.

37 E di là dal Giordano, dei Rubeniti, dei Gaditi e della mezza tribù di Manasse, forniti per il combattimento di tutte le armi da guerra, centoventimila.

38 Tutti questi uomini, gente di guerra, pronti a ordinarsi in battaglia, giunsero a Hebron, con sincerità di cuore, per proclamare Davide re sopra tutto Israele; e anche tutto il rimanente d’Israele era unanime per fare re Davide.

39 Essi rimasero quivi tre giorni con Davide a mangiare e a bere, perché i loro fratelli avean preparato per essi dei viveri.

40 E anche quelli ch’eran loro vicini, e perfino gente da Issacar, da Zabulon e da Neftali, portavan dei viveri sopra asini, sopra cammelli, sopra muli e su buoi: farina, fichi secchi, uva secca, vino, olio, buoi e pecore in abbondanza; perché v’era gioia in Israele.

1 Cronache 13

1 Davide tenne consiglio coi capi di migliaia e di centinaia, cioè con tutti i principi del popolo,

2 poi disse a tutta la raunanza d’Israele: “Se vi par bene, e se l’Eterno, il nostro Dio, l’approva, mandiamo da per tutto a dire ai nostri fratelli che son rimasti in tutte le regioni d’Israele, e così pure ai sacerdoti ed ai Leviti nelle loro città e nei loro contadi, che si uniscano a noi;

3 e riconduciamo qui da noi l’arca del nostro Dio; poiché non ce ne siamo occupati ai tempi di Saul”.

4 E tutta la raunanza rispose che si facesse così giacché la cosa parve buona agli occhi di tutto il popolo.

5 Davide dunque radunò tutto Israele dallo Scihor d’Egitto fino all’ingresso di Hamath, per ricondurre l’arca di Dio da Kiriath-Jearim.

6 E Davide, con tutto Israele, salì verso Baala, cioè verso Kiriath-Jearim, che appartiene a Giuda, per trasferire di là l’arca di Dio, dinanzi alla quale è invocato il nome dell’Eterno, che siede sovr’essa fra i cherubini.

7 E posero l’arca di Dio sopra un carro nuovo, levandola dalla casa di Abinadab; e Uzza ed Ahio conducevano il carro.

8 Davide e tutto Israele danzavano dinanzi a Dio a tutto potere, cantando e sonando cetre, saltèri, timpani, cembali e trombe.

9 Or come furon giunti all’aia di Kidon, Uzza stese la mano per reggere l’arca, perché i buoi la facevano piegare.

10 E l’ira dell’Eterno s’accese contro Uzza, e l’Eterno lo colpì per avere stesa la mano sull’arca; e quivi Uzza morì dinanzi a Dio.

11 Davide si attristò perché l’Eterno avea fatto una breccia nel popolo, colpendo Uzza; e quel luogo è stato chiamato Perets-Uzza fino al dì d’oggi.

12 E Davide in quel giorno, ebbe paura di Dio, e disse: “Come farò a portare a casa mia l’arca di Dio?”

13 E Davide non ritirò l’arca presso di sé, nella città di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gath.

14 E l’arca di Dio rimase tre mesi dalla famiglia di Obed-Edom, in casa di lui; e l’Eterno benedisse la casa di Obed-Edom e tutto quello che gli apparteneva.

1 Cronache 14

1 Hiram, re di Tiro, inviò a Davide de’ messi, del legname di cedro, dei muratori e dei legnaiuoli, per edificargli una casa.

2 Allora Davide riconobbe che l’Eterno lo stabiliva saldamente come re d’Israele, giacché la sua dignità reale era grandemente esaltata per amore d’Israele, del popolo di Dio.

3 Davide si prese ancora delle mogli a Gerusalemme, e generò ancora figliuoli e figliuole.

4 Questi sono i nomi dei figliuoli che gli nacquero a Gerusalemme: Shammua, Shobab, Nathan, Salomone,

5 Jbhar, Elishua, Elpelet,

6 Noga, Nefeg, Jafia,

7 Elishama, Beeliada ed Elifelet.

8 Or quando i Filistei ebbero udito che Davide era stato unto re di tutto Israele, saliron tutti in cerca di lui; e Davide, saputolo, uscì loro incontro.

9 I Filistei giunsero e si sparsero per la valle dei Refaim.

10 Allora Davide consultò Dio, dicendo: “Salirò io contro i Filistei? E me li darai tu nelle mani?” L’Eterno gli rispose: “Sali, e io li darò nelle tue mani”.

11 I Filistei dunque salirono a Baal-Peratsim, dove Davide li sconfisse, e disse: “Iddio ha rotto i miei nemici per mano mia come quando le acque rompono le dighe”. Perciò fu dato a quel luogo il nome di Baal-Peratsim.

12 I Filistei lasciaron quivi i loro dèi, che per ordine di Davide, furon dati alle fiamme.

13 Di poi i Filistei tornarono a spargersi per quella valle.

14 E Davide consultò di nuovo Dio; e Dio gli disse: “Non salire dietro ad essi, allontanati e gira intorno a loro, e giungerai su di essi dal lato dei Gelsi.

15 E quando udrai un rumor di passi tra le vette dei gelsi, esci subito all’attacco, perché Dio marcerà alla tua testa per sconfiggere l’esercito dei Filistei”.

16 Davide fece come Dio gli avea comandato, e gl’Israeliti sconfissero l’esercito dei Filistei da Gabaon a Ghezer.

17 E la fama di Davide si sparse per tutti i paesi, e l’Eterno fece sì ch’egli incutesse spavento a tutte le genti.

1 Cronache 15

1 Davide si costruì delle case nella città di Davide; preparò un luogo per l’arca di Dio, e drizzò una tenda per essa.

2 Allora Davide disse: “Nessuno deve portare l’arca di Dio tranne i Leviti; perché l’Eterno ha scelti loro per portare l’arca di Dio, e per esser suoi ministri in perpetuo”.

3 E Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme per trasportar l’arca dell’Eterno al luogo ch’egli le avea preparato.

4 Davide radunò pure i figliuoli d’Aaronne ed i Leviti:

5 dei figliuoli di Kehath, Uriel, il capo, e i suoi fratelli: centoventi;

6 dei figliuoli di Merari, Asaia, il capo, e i suoi fratelli: duecentoventi;

7 dei figliuoli di Ghershom, Joel, il capo, e i suoi fratelli: centotrenta;

8 dei figliuoli di Elitsafan, Scemaia, il capo, e i suoi fratelli: duecento;

9 dei figliuoli di Hebron, Eliel, il capo, e i suoi fratelli: ottanta;

10 dei figliuoli di Uzziel, Amminadab, il capo, e i suoi fratelli: centododici.

11 Poi Davide chiamò i sacerdoti Tsadok e Abiathar, e i Leviti Uriel, Asaia, Joel, Scemaia, Eliel e Amminadab,

12 e disse loro: “Voi siete i capi delle case patriarcali dei Leviti; santificatevi, voi e i vostri fratelli, affinché possiate trasportar l’arca dell’Eterno, dell’Iddio d’Israele, nel luogo che io le ho preparato.

13 Siccome voi non c’eravate la prima volta, l’Eterno, il nostro Dio, fece una breccia fra noi, perché non lo cercammo secondo le regole stabilite”.

14 I sacerdoti e i Leviti dunque si santificarono per trasportare l’arca dell’Eterno, dell’Iddio d’Israele.

15 E i figliuoli dei Leviti portarono l’arca di Dio sulle loro spalle, per mezzo di stanghe, come Mosè aveva ordinato, secondo la parola dell’Eterno.

16 E Davide ordinò ai capi dei Leviti che chiamassero i loro fratelli cantori a prestar servizio coi loro strumenti musicali, saltèri, cetre e cembali, da cui trarrebbero suoni vigorosi, in segno di gioia.

17 I Leviti dunque chiamarono a prestar servizio Heman, figliuolo di Joel; e fra i suoi fratelli, Asaf, figliuolo di Berekia; tra i figliuoli di Merari, loro fratelli, Ethan, figliuolo di Kushaia.

18 Con loro, furon chiamati i loro fratelli del secondo ordine: Zaccaria, Ben, Jaaziel, Scemiramoth, Jehiel, Unni, Eliab, Benaia, Maaseia, Mattithia, Elifalehu, Mikneia, Obed-Edom e Jeiel, i portinai.

19 I cantori Heman, Asaf ed Ethan, aveano dei cembali di rame per sonare;

20 Zaccaria, Aziel, Scemiramoth, Jehiel, Unni, Eliab, Maaseia e Benaia avean dei saltèri per accompagnare voci di fanciulle;

21 Mattithia, Elifalehu, Mikneia, Obed-Edom, Jeiel ed Azazia sonavano con cetre all’ottava, per guidare il canto;

22 Kenania, capo dei Leviti, era preposto al canto; dirigeva la musica, perché era competente in questo.

23 Berekia e Elkana erano portinai dell’arca.

24 Scebania, Joshafat, Nethaneel, Amasai, Zaccaria, Benaia ed Eliezer, sacerdoti, sonavano la tromba davanti all’arca di Dio; e Obed-Edom e Jehija erano portinai dell’arca.

25 Davide, gli anziani d’Israele e capi di migliaia si misero in cammino per trasportare l’arca del patto dell’Eterno dalla casa di Obed-Edom, con gaudio.

26 E poiché Dio prestò assistenza ai Leviti che portavan l’arca del patto dell’Eterno, fu offerto un sacrifizio di sette giovenchi e di sette montoni.

27 Davide indossava un manto di lino fino, come anche tutti i Leviti che portavano l’arca, i cantori, e Kenania, capo musica fra i cantori; e Davide avea sul manto un efod di lino.

28 Così tutto Israele portò su l’arca del patto dell’Eterno con grida di gioia, a suon di corni, di trombe, di cembali, di saltèri e d’arpe.

29 E come l’arca del patto dell’Eterno giunse alla città di Davide, Mical, figliuola di Saul, guardava dalla finestra: e vedendo il re Davide che danzava e saltava, lo sprezzò in cuor suo.

1 Cronache 16

1 Portarono dunque l’arca di Dio e la collocarono in mezzo al padiglione che Davide aveva rizzato per lei; e si offrirono olocausti e sacrifizi di azioni di grazie dinanzi a Dio.

2 E quando Davide ebbe finito d’offrire gli olocausti e i sacrifizi di azioni di grazie, benedisse il popolo nel nome dell’Eterno;

3 e distribuì a tutti gl’Israeliti, uomini e donne, un pane per uno, una porzione di carne, e un dolce d’uva secca.

4 Poi stabilì davanti all’arca dell’Eterno alcuni di fra i Leviti per fare il servizio per ringraziare, lodare e celebrare l’Eterno, l’Iddio d’Israele.

5 Erano: Asaf, il capo; Zaccaria, il secondo dopo di lui; poi Jeiel, Scemiramoth, Jehiel, Mattithia, Eliab, Benaia, Obed-Edom e Jeiel. Essi sonavano saltèri e cetre, e Asaf sonava i cembali;

6 i sacerdoti Benaia e Jahaziel sonavano del continuo la tromba davanti all’arca del patto di Dio.

7 Allora, in quel giorno, Davide diede per la prima volta ad Asaf e ai suoi fratelli l’incarico di cantare le lodi dell’Eterno:

8 “Celebrate l’Eterno, invocate il suo nome; fate conoscere le sue gesta fra i popoli.

9 Cantategli, salmeggiategli, meditate su tutte le sue maraviglie.

10 Gloriatevi nel santo suo nome; si rallegri il cuore di quelli che cercano l’Eterno!

11 Cercate l’Eterno e la sua forza, cercate del continuo la sua faccia!

12 Ricordatevi delle maraviglie ch’egli ha fatte, de’ suoi miracoli e de’ giudizi della sua bocca,

13 o voi, progenie d’Israele, suo servitore, figliuoli di Giacobbe, suoi eletti!

14 Egli, l’Eterno, è l’Iddio nostro; suoi giudizi s’esercitano su tutta la terra.

15 Ricordatevi in perpetuo del suo patto, della parola da lui data per mille generazioni,

16 del patto che fece con Abrahamo, che giurò ad Isacco,

17 e che confermò a Giacobbe come uno statuto, ad Israele come un patto eterno,

18 dicendo: “Io ti darò il paese di Canaan per vostra parte di eredità”.

19 Non erano allora che poca gente, pochissimi e stranieri nel paese,

20 e andavano da una nazione all’altra, da un regno a un altro popolo.

21 Egli non permise che alcuno li opprimesse; anzi, castigò dei re per amor loro,

22 dicendo: “Non toccate i miei unti, e non fate alcun male ai miei profeti”.

23 Cantate all’Eterno, abitanti di tutta la terra, annunziate di giorno in giorno la sua salvezza!

24 Raccontate la sua gloria fra le nazioni e le sue maraviglie fra tutti i popoli!

25 Perché l’Eterno è grande e degno di sovrana lode; gli è tremendo sopra tutti gli dèi.

26 Poiché tutti gli dèi dei popoli son idoli vani, ma l’Eterno ha fatto i cieli.

27 Splendore e maestà stanno dinanzi a lui, forza e gioia sono nella sua dimora.

28 Date all’Eterno, o famiglie dei popoli, date all’Eterno gloria e forza.

29 Date all’Eterno la gloria dovuta al suo nome, portategli offerte e venite in sua presenza. Prostratevi dinanzi all’Eterno vestiti di sacri ornamenti,

30 tremate dinanzi a lui, o abitanti di tutta la terra! Il mondo è stabile e non sarà smosso.

31 Si rallegrino i cieli e gioisca la terra; dicasi fra le nazioni: “L’Eterno regna”.

32 Risuoni il mare e quel ch’esso contiene; festeggi la campagna e tutto quello ch’è in essa.

33 Gli alberi delle foreste dian voci di gioia nel cospetto dell’Eterno, poich’egli viene a giudicare la terra.

34 Celebrate l’Eterno, perch’egli è buono, perché la sua benignità dura in perpetuo.

35 E dite: “Salvaci, o Dio della nostra salvezza! Raccoglici di fra le nazioni e liberaci, affinché celebriamo il tuo santo nome e mettiamo la nostra gloria nel lodarti”.

36 Benedetto sia l’Eterno, l’Iddio d’Israele, d’eternità in eternità!” E tutto il popolo disse: “Amen”, e lodò l’Eterno.

37 Poi Davide lasciò quivi, davanti all’arca del patto dell’Eterno, Asaf e i suoi fratelli perché fossero del continuo di servizio davanti all’arca, secondo i bisogni d’ogni giorno.

38 Lasciò Obed-Edom e Hosa e i loro fratelli, in numero di sessantotto: Obed-Edom, figliuolo di Jeduthun, e Hosa, come portieri.

39 Lasciò pure il sacerdote Tsadok e i sacerdoti suoi fratelli davanti al tabernacolo dell’Eterno, sull’alto luogo che era a Gabaon,

40 perché offrissero del continuo all’Eterno olocausti, mattina e sera, sull’altare degli olocausti, ed eseguissero tutto quello che sta scritto nella legge data dall’Eterno ad Israele.

41 E con essi erano Heman, Jeduthun, e gli altri ch’erano stati scelti e designati nominatamente per lodare l’Eterno, perché la sua benignità dura in perpetuo.

42 Heman e Jeduthun eran con essi, con trombe e cembali per i musici, e con degli strumenti per i cantici in lode di Dio. I figliuoli di Jeduthun erano addetti alla porta.

43 Tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua, e Davide se ne ritornò per benedire la propria casa.

1 Cronache 17

1 Or avvenne che Davide quando si fu stabilito nella sua casa, disse al profeta Nathan: “Ecco, io abito in una casa di cedro, e l’arca del patto dell’Eterno sta sotto una tenda”.

2 Nathan rispose a Davide: “Fa’ tutto quello che hai in cuore di fare, poiché Dio è teco”.

3 Ma quella stessa notte la parola di Dio fu diretta a Nathan in questi termini:

4 “Va’ e di’ al mio servo Davide: Così dice l’Eterno: Non sarai tu quegli che mi edificherà una casa perch’io vi dimori;

5 poiché io non ho abitato in una casa, dal giorno che trassi Israele dall’Egitto, fino al dì d’oggi; ma sono andato di tenda in tenda, di dimora in dimora.

6 Dovunque sono andato, or qua or là, in mezzo a tutto Israele, ho io mai fatto parola a qualcuno dei giudici d’Israele i quali avevo comandato di pascere il mio popolo, dicendogli: Perché non mi edificate una casa di cedro?

7 Ora dunque parlerai così al mio servo Davide: Così dice l’Eterno degli eserciti: Io ti presi dall’ovile, di dietro alle pecore, perché tu fossi il principe d’Israele, mio popolo;

8 e sono stato teco dovunque sei andato, ho sterminato dinanzi a te tutti i tuoi nemici, e ho reso il tuo nome grande come quello dei grandi che son sulla terra;

9 ho assegnato un posto ad Israele, mio popolo, e ve l’ho piantato perché abiti in casa sua e non sia più agitato, né seguitino gl’iniqui a farne scempio come prima,

10 e fin dal tempo in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo d’Israele. Io ho umiliato tutti i tuoi nemici; e t’annunzio che l’Eterno ti fonderà una casa.

11 Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu te n’andrai a raggiungere i tuoi padri, io innalzerò al trono dopo di te la tua progenie, uno de’ tuoi figliuoli, e stabilirò saldamente il suo regno.

12 Egli mi edificherà una casa, ed io renderò stabile in perpetuo il suo trono.

13 Io sarò per lui un padre, ed egli mi sarà figliuolo; e non gli ritirerò la mia grazia, come l’ho ritirata da colui che t’ha preceduto.

14 Io lo renderò saldo per sempre nella mia casa e nel mio regno, e il suo trono sarà reso stabile in perpetuo”.

15 Nathan parlò a Davide, secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione.

16 Allora il re Davide andò a presentarsi davanti all’Eterno, e disse: “Chi son io, o Eterno Iddio, e che è la mia casa, che tu m’abbia fatto arrivare fino a questo punto?

17 E questo è parso ancora poca cosa agli occhi tuoi, o Dio; e tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire, e hai degnato considerar me come se fossi uomo d’alto grado, o Eterno Iddio.

18 Che potrebbe Davide dirti di più riguardo all’onore ch’è fatto al tuo servo? Tu conosci il tuo servo.

19 O Eterno, per amor del tuo servo e seguendo il cuor tuo, hai compiuto tutte queste grandi cose per rivelargli tutte le tue maraviglie.

20 O Eterno, nessuno è pari a te, e non v’è altro Dio fuori di te, secondo tutto quello che abbiamo udito coi nostri orecchi.

21 E qual popolo è come il tuo popolo d’Israele, l’unica nazione sulla terra che Dio sia venuto a redimere per formarne il suo popolo, per farti un nome e per compiere cose grandi e tremende, cacciando delle nazioni d’innanzi al tuo popolo che tu hai redento dall’Egitto?

22 Tu hai fatto del tuo popolo d’Israele il popolo tuo speciale in perpetuo; e tu, o Eterno, sei divenuto il suo Dio.

23 Or dunque, o Eterno, la parola che tu hai pronunziata riguardo al tuo servo ed alla sua casa rimanga stabile in perpetuo, e fa’ come tu hai detto.

24 Sì, rimanga stabile, affinché il tuo nome sia magnificato in perpetuo, e si dica: L’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele, è veramente un Dio per Israele; e la casa del tuo servo Davide sia stabile dinanzi a te!

25 Poiché tu stesso, o mio Dio, hai rivelato al tuo servo di volergli fondare una casa. Perciò il tuo servo ha preso l’ardire di rivolgerti questa preghiera.

26 Ed ora, o Eterno, tu sei Dio, e hai promesso questo bene al tuo servo;

27 piacciati dunque benedire ora la casa del tuo servo, affinch’ella sussista in perpetuo dinanzi a te! Poiché ciò che tu benedici, o Eterno, è benedetto in perpetuo”.

1 Cronache 18

1 Dopo queste cose, Davide sconfisse i Filistei e li umiliò, e tolse di mano ai Filistei Gath e le città che ne dipendevano.

2 Sconfisse pure i Moabiti; e i Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide.

3 Davide sconfisse anche Hadarezer, re di Tsoba, verso Hamath, mentr’egli andava a stabilire il suo dominio sul fiume Eufrate.

4 Davide gli prese mille carri, settemila cavalieri e ventimila pedoni; tagliò i garetti a tutti i cavalli da tiro, ma riserbò de’ cavalli per cento carri.

5 E quando i Siri di Damasco vennero per soccorrere Hadarezer, re di Tsoba, Davide ne uccise ventiduemila.

6 Poi Davide mise delle guarnigioni nella Siria di Damasco, e i Siri divennero sudditi e tributari di Davide; e l’Eterno lo rendea vittorioso dovunque egli andava.

7 E Davide tolse ai servi di Hadarezer i loro scudi d’oro e li portò a Gerusalemme.

8 Davide prese anche una grande quantità di rame a Tibhath e a Cun, città di Hadarezer. Salomone se ne servì per fare il mar di rame, le colonne e gli utensili di rame.

9 Or quando Tou, re di Hamath, ebbe udito che Davide avea sconfitto tutto l’esercito di Hadarezer, re di Tsoba,

10 mandò al re Davide Hadoram, suo figliuolo, per salutarlo e per benedirlo perché avea mosso guerra a Hadarezer e l’avea sconfitto (Hadarezer era sempre in guerra con Tou); e Hadoram portò seco ogni sorta di vasi d’oro, d’argento, e di rame.

11 E il re Davide consacrò anche quelli all’Eterno, come avea già consacrato l’argento e l’oro che avea portato via a tutte le nazioni: agli Edomiti, ai Moabiti, agli Ammoniti, ai Filistei ed agli Amalekiti.

12 Abishai, figliuolo di Tseruia, sconfisse pure diciottomila Edomiti nella valle del Sale.

13 E pose delle guarnigioni in Idumea, e tutti gli Edomiti divennero sudditi di Davide; e l’Eterno rendea Davide vittorioso dovunque egli andava.

14 Davide regnò su tutto Israele, facendo ragione e amministrando la giustizia a tutto il suo popolo.

15 Joab, figliuolo di Tseruia, comandava l’esercito; Giosafat, figliuolo di Ahilud, era cancelliere;

16 Tsadok, figliuolo di Ahitub, e Abimelec, figliuolo di Abiathar, erano sacerdoti; Shavsa era segretario;

17 Benaia, figliuolo di Jehoiada, era capo dei Kerethei e dei Pelethei; e i figliuoli di Davide erano i primi al fianco del re.