Colossesi 3

1 Se dunque voi siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di sopra dove Cristo è seduto alla destra di Dio.

2 Abbiate l’animo alle cose di sopra, non a quelle che son sulla terra;

3 poiché voi moriste, e la vita vostra è nascosta con Cristo in Dio.

4 Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria.

5 Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra: fornicazione, impurità, lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la quale è idolatria.

6 Per queste cose viene l’ira di Dio sui figliuoli della disubbidienza;

7 e in quelle camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse.

8 Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignità, maldicenza, e non vi escano di bocca parole disoneste.

9 Non mentite gli uni agli altri,

10 giacché avete svestito l’uomo vecchio con i suoi atti e rivestito il nuovo, che si va rinnovando in conoscenza ad immagine di Colui che l’ha creato.

11 Qui non c’è Greco e Giudeo, circoncisione e incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è in ogni cosa e in tutti.

12 Vestitevi dunque, come eletti di Dio, santi ed amati, di tenera compassione, di benignità, di umiltà, di dolcezza, di longanimità;

13 sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi a vicenda, se uno ha di che dolersi d’un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.

14 E sopra tutte queste cose vestitevi della carità che è il vincolo della perfezione.

15 E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.

16 La parola di Cristo abiti in voi doviziosamente; ammaestrandovi ed ammonendovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l’impulso della grazia, salmi, inni, e cantici spirituali.

17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signor Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui.

18 Mogli, siate soggette ai vostri mariti, come si conviene nel Signore.

19 Mariti, amate le vostre mogli, e non v’inasprite contro a loro.

20 Figliuoli, ubbidite ai vostri genitori in ogni cosa, poiché questo è accettevole al Signore.

21 Padri, non irritate i vostri figliuoli, affinché non si scoraggino.

22 Servi, ubbidite in ogni cosa ai vostri padroni secondo la carne; non servendoli soltanto quando vi vedono come per piacere agli uomini, ma con semplicità di cuore, temendo il Signore.

23 Qualunque cosa facciate, operate di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini;

24 sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l’eredità.

25 Servite a Cristo il Signore! Poiché chi fa torto riceverà la retribuzione del torto che avrà fatto; e non ci son riguardi personali.

Colossesi 4

1 Padroni, date ai vostri servi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un Padrone nel cielo.

2 Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie;

3 pregando in pari tempo anche per noi, affinché Iddio ci apra una porta per la Parola onde possiamo annunziare il mistero di Cristo, a cagion del quale io mi trovo anche prigione;

4 e che io lo faccia conoscere, parlandone come debbo.

5 Conducetevi con saviezza verso quelli di fuori, approfittando delle opportunità.

6 Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno.

7 Tutte le cose mie ve le farà sapere Tichico, il caro fratello e fedel ministro e mio compagno di servizio nel Signore.

8 Ve l’ho mandato appunto per questo: affinché sappiate lo stato nostro ed egli consoli i vostri cuori;

9 e con lui ho mandato il fedele e caro fratello Onesimo, che è dei vostri. Essi vi faranno sapere tutte le cose di qua.

10 Vi salutano Aristarco, il mio compagno di prigione, e Marco, il cugino di Barnaba (intorno al quale avete ricevuto degli ordini; se viene da voi, accoglietelo), e Gesù, detto Giusto, i quali sono della circoncisione;

11 e fra questi sono i soli miei collaboratori per il regno di Dio, che mi siano stati di conforto.

12 Epafra, che è dei vostri e servo di Cristo Gesù, vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere affinché perfetti e pienamente accertati stiate fermi in tutta la volontà di Dio.

13 Poiché io gli rendo questa testimonianza ch’egli si dà molta pena per voi e per quelli di Laodicea e per quelli di Jerapoli.

14 Luca, il medico diletto, e Dema vi salutano.

15 Salutate i fratelli che sono in Laodicea, e Ninfa e la chiesa che è in casa sua.

16 E quando questa epistola sarà stata letta fra voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, e che anche voi leggiate quella che vi sarà mandata da Laodicea.

17 E dite ad Archippo: Bada al ministerio che hai ricevuto nel Signore, per adempierlo.

18 Il saluto è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.

Filippesi 1

1 Paolo e Timoteo, servitori di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono in Filippi, coi vescovi e coi diaconi,

2 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signor Gesù Cristo.

3 Io rendo grazie all’Iddio mio di tutto il ricordo che ho di voi;

4 e sempre, in ogni mia preghiera, prego per voi tutti con allegrezza

5 a cagion della vostra partecipazione al progresso del Vangelo, dal primo giorno fino ad ora;

6 avendo fiducia in questo: che Colui che ha cominciato in voi un’opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

7 Ed è ben giusto ch’io senta così di tutti voi; perché io vi ho nel cuore, voi tutti che, tanto nelle mie catene quanto nella difesa e nella conferma del Vangelo, siete partecipi con me della grazia.

8 Poiché Iddio mi è testimone com’io sospiri per voi tutti con affetto sviscerato in Cristo Gesù.

9 E la mia preghiera è che il vostro amore sempre più abbondi in conoscenza e in ogni discernimento,

10 onde possiate distinguere fra il bene ed il male, affinché siate sinceri e irreprensibili per il giorno di Cristo,

11 ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

12 Or, fratelli, io voglio che sappiate che le cose mie son riuscite piuttosto al progresso del Vangelo;

13 tanto che a tutta la guardia pretoriana e a tutti gli altri è divenuto notorio che io sono in catene per Cristo;

14 e la maggior parte de’ fratelli nel Signore, incoraggiati dai miei legami, hanno preso vie maggiore ardire nell’annunziare senza paura la Parola di Dio.

15 Vero è che alcuni predicano Cristo anche per invidia e per contenzione; ma ce ne sono anche altri che lo predicano di buon animo.

16 Questi lo fanno per amore, sapendo che sono incaricato della difesa del Vangelo;

17 ma quelli annunziano Cristo con spirito di parte, non sinceramente, credendo cagionarmi afflizione nelle mie catene.

18 Che importa? Comunque sia, o per pretesto o in sincerità, Cristo è annunziato; e io di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora,

19 perché so che ciò tornerà a mia salvezza, mediante le vostre supplicazioni e l’assistenza dello Spirito di Gesù Cristo,

20 secondo la mia viva aspettazione e la mia speranza di non essere svergognato in cosa alcuna; ma che con ogni franchezza, ora come sempre Cristo sarà magnificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte.

21 Poiché per me il vivere è Cristo, e il morire guadagno.

22 Ma se il continuare a vivere nella carne rechi frutto all’opera mia e quel ch’io debba preferire, non saprei dire.

23 Io sono stretto dai due lati: ho desiderio di partire e d’esser con Cristo, perché è cosa di gran lunga migliore;

24 ma il mio rimanere nella carne è più necessario per voi.

25 Ed ho questa ferma fiducia ch’io rimarrò e dimorerò con tutti voi per il vostro progresso e per la gioia della vostra fede;

26 onde il vostro gloriarvi abbondi in Cristo Gesù a motivo di me, per la mia presenza di nuovo in mezzo a voi.

27 Soltanto, conducetevi in modo degno del Vangelo di Cristo, affinché, o che io venga a vedervi o che sia assente, oda di voi che state fermi in uno stesso spirito, combattendo assieme di un medesimo animo per la fede del Vangelo,

28 e non essendo per nulla spaventati dagli avversari: il che per loro è una prova evidente di perdizione; ma per voi, di salvezza; e ciò da parte di Dio.

29 Poiché a voi è stato dato, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per lui,

30 sostenendo voi la stessa lotta che mi avete veduto sostenere, e nella quale ora udite ch’io mi trovo.

Filippesi 2

1 Se dunque v’è qualche consolazione in Cristo, se v’è qualche conforto d’amore, se v’è qualche comunione di Spirito, se v’è qualche tenerezza d’affetto e qualche compassione,

2 rendente perfetta la mia allegrezza, avendo un medesimo sentimento, un medesimo amore, essendo d’un animo, di un unico sentire;

3 non facendo nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascun di voi, con umiltà, stimando altrui da più di se stesso,

4 avendo ciascun di voi riguardo non alle cose proprie, ma anche a quelle degli altri.

5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù;

6 il quale, essendo in forma di Dio non riputò rapina l’essere uguale a Dio,

7 ma annichilì se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini;

8 ed essendo trovato nell’esteriore come un uomo, abbassò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce.

9 Ed è perciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra d’ogni nome,

10 affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra,

11 e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

12 Così, miei cari, come sempre siete stati ubbidienti, non solo come s’io fossi presente, ma molto più adesso che sono assente, compiete la vostra salvezza con timore e tremore;

13 poiché Dio è quel che opera in voi il volere e l’operare, per la sua benevolenza.

14 Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute,

15 affinché siate irreprensibili e schietti, figliuoli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale voi risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la Parola della vita,

16 onde nel giorno di Cristo io abbia da gloriarmi di non aver corso invano, né invano faticato.

17 E se anche io debba essere offerto a mo’ di libazione sul sacrificio e sul servigio della vostra fede, io ne gioisco e me ne rallegro con tutti voi;

18 e nello stesso modo gioitene anche voi e rallegratevene meco.

19 Or io spero nel Signor Gesù di mandarvi tosto Timoteo affinché io pure sia incoraggiato, ricevendo notizie dello stato vostro.

20 Perché non ho alcuno d’animo pari al suo, che abbia sinceramente a cuore quel che vi concerne.

21 Poiché tutti cercano il loro proprio; non ciò che è di Cristo Gesù.

22 Ma voi lo conoscete per prova, poiché nella maniera che un figliuolo serve al padre egli ha servito meco nella causa del Vangelo.

23 Spero dunque di mandarvelo, appena avrò veduto come andranno i fatti miei;

24 ma ho fiducia nel Signore che io pure verrò presto.

25 Però ho stimato necessario di mandarvi Epafròdito, mio fratello, mio collaboratore e commilitone, inviatomi da voi per supplire ai miei bisogni,

26 giacché egli avea gran brama di vedervi tutti ed era angosciato perché avevate udito ch’egli era stato infermo.

27 E difatti è stato infermo, e ben vicino alla morte; ma Iddio ha avuto pietà di lui; e non soltanto di lui, ma anche di me, perch’io non avessi tristezza sopra tristezza.

28 Perciò ve l’ho mandato con tanta maggior premura, affinché, vedendolo di nuovo, vi rallegriate, e anch’io sia men rattristato.

29 Accoglietelo dunque nel Signore con ogni allegrezza, e abbiate stima di uomini cosiffatti;

30 perché, per l’opera di Cristo egli è stato vicino alla morte, avendo arrischiata la propria vita per supplire ai servizi che non potevate rendermi voi stessi.

Filippesi 3

1 Del resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore. A me certo non è grave lo scrivervi le medesime cose, e per voi è sicuro.

2 Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quei della mutilazione;

3 poiché i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci gloriamo in Cristo Gesù, e non ci confidiamo nella carne;

4 benché anche nella carne io avessi di che confidarmi. Se qualcun altro pensa aver di che confidarsi nella carne, io posso farlo molto di più;

5 io, circonciso l’ottavo giorno, della razza d’Israele, della tribù di Beniamino, ebreo d’ebrei; quanto alla legge, Fariseo;

6 quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile.

7 Ma le cose che m’eran guadagni, io le ho reputate danno a cagion di Cristo.

8 Anzi, a dir vero, io reputo anche ogni cosa essere un danno di fronte alla eccellenza della conoscenza do Cristo Gesù, mio Signore, per il quale rinunziai a tutte codeste cose e le reputo tanta spazzatura affin di guadagnare Cristo,

9 e d’esser trovato in lui avendo non una giustizia mia, derivante dalla legge, ma quella che si ha mediante la fede in Cristo; la giustizia che vien da Dio, basata sulla fede;

10 in guisa ch’io possa conoscere esso Cristo, e la potenza della sua risurrezione, e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme a lui nella sua morte,

11 per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti.

12 Non ch’io abbia già ottenuto il premio o che sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il corso se mai io possa afferrare il premio; poiché anch’io sono stato afferrato da Cristo Gesù.

13 Fratelli, io non reputo d’avere ancora ottenuto il premio; ma una cosa fo: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno dinanzi,

14 proseguo il corso verso la mèta per ottenere il premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù.

15 Sia questo dunque il sentimento di quanti siamo maturi; e se in alcuna cosa voi sentite altrimenti, Iddio vi rivelerà anche quella.

16 Soltanto, dal punto al quale siamo arrivati, continuiamo a camminare per la stessa via.

17 Siate miei imitatori, fratelli, e riguardate a coloro che camminano secondo l’esempio che avete in noi.

18 Perché molti camminano (ve l’ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo), da nemici della croce di Cristo;

19 la fine de’ quali è la perdizione, il cui dio è il ventre, e la cui gloria è in quel che torna a loro vergogna; gente che ha l’animo alle cose della terra.

20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è ne’ cieli, d’onde anche aspettiamo come Salvatore il Signor Gesù Cristo,

21 il quale trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, in virtù della potenza per la quale egli può anche sottoporsi ogni cosa.

Filippesi 4

1 Perciò, fratelli miei cari e desideratissimi, allegrezza e corona mia, state in questa maniera fermi nel Signore, o diletti.

2 Io esorto Evodìa ed esorto Sintìche ad avere un medesimo sentimento nel Signore.

3 Sì, io prego te pure, mio vero collega, vieni in aiuto a queste donne, le quali hanno lottato meco per l’Evangelo, assieme con Clemente e gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita.

4 Rallegratevi del continuo nel Signore. Da capo dico: Rallegratevi.

5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini.

6 Il Signore è vicino. Non siate con ansietà solleciti di cosa alcuna; ma in ogni cosa siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera e supplicazione con azioni di grazie.

7 E la pace di Dio che sopravanza ogni intelligenza, guarderà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.

8 Del rimanente, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.

9 Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e vedute in me, fatele; e l’Iddio della pace sarà con voi.

10 Or io mi sono grandemente rallegrato nel Signore che finalmente avete fatto rinverdire le vostre cure per me; ci pensavate sì, ma vi mancava l’opportunità.

11 Non lo dico perché io mi trovi in bisogno; giacché ho imparato ad esser contento nello stato in cui mi trovo.

12 Io so essere abbassato e so anche abbondare; in tutto e per tutto sono stato ammaestrato ad esser saziato e ad aver fame; ad esser nell’abbondanza e ad esser nella penuria.

13 Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica.

14 Nondimeno avete fatto bene a prender parte alla mia afflizione.

15 Anche voi sapete, o Filippesi, che quando cominciai a predicar l’Evangelo, dopo aver lasciato la Macedonia, nessuna chiesa mi fece parte di nulla per quanto concerne il dare e l’avere, se non voi soli;

16 poiché anche a Tessalonica m’avete mandato una prima e poi una seconda volta di che sovvenire al mio bisogno.

17 Non già ch’io ricerchi i doni; ricerco piuttosto il frutto che abbondi a conto vostro.

18 Or io ho ricevuto ogni cosa, e abbondo. Sono pienamente provvisto, avendo ricevuto da Epafròdito quel che m’avete mandato, e che è un profumo d’odor soave, un sacrificio accettevole, gradito a Dio.

19 E l’Iddio mio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze e con gloria, in Cristo Gesù.

20 Or all’Iddio e Padre nostro sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

21 Salutate ognuno dei santi in Cristo Gesù.

22 I fratelli che sono meco vi salutano. Tutti i santi vi salutano, e specialmente quelli della casa di Cesare.

23 La grazia del Signor Gesù Cristo sia con lo spirito vostro.

Efesini 1

1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso ed ai fedeli in Cristo Gesù.

2 Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signor Gesù Cristo.

3 Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale ci ha benedetti d’ogni benedizione spirituale ne’ luoghi celesti in Cristo,

4 siccome in lui ci ha eletti, prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi ed irreprensibili dinanzi a lui nell’amore,

5 avendoci predestinati ad essere adottati, per mezzo di Gesù Cristo, come suoi figliuoli, secondo il beneplacito della sua volontà:

6 a lode della gloria della sua grazia, la quale Egli ci ha largita nell’amato suo.

7 Poiché in Lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione de’ peccati, secondo le ricchezze della sua grazia;

8 della quale Egli è stato abbondante in verso noi, dandoci ogni sorta di sapienza e di intelligenza,

9 col farci conoscere il mistero della sua volontà, giusta il disegno benevolo ch’Egli aveva già prima in se stesso formato,

10 per tradurlo in atto nella pienezza dei tempi, e che consiste nel raccogliere sotto un sol capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che son nei cieli, quanto quelle che son sopra la terra.

11 In lui, dico, nel quale siamo pur stati fatti eredi, a ciò predestinati conforme al proposito di Colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della propria volontà,

12 affinché fossimo a lode della sua gloria, noi, che per i primi abbiamo sperato in Cristo.

13 In lui voi pure, dopo avere udito la parola della verità, l’evangelo della vostra salvazione, in lui avendo creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso,

14 il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio s’è acquistati, a lode della sua gloria.

15 Perciò anch’io, avendo udito parlare della fede vostra nel Signor Gesù e del vostro amore per tutti i santi,

16 non resto mai dal render grazie per voi, facendo di voi menzione nelle mie orazioni,

17 affinché l’Iddio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per la piena conoscenza di lui,

18 ed illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza Egli v’abbia chiamati, qual sia la ricchezza della gloria della sua eredità nei santi,

19 e qual sia verso noi che crediamo, l’immensità della sua potenza.

20 La qual potente efficacia della sua forza Egli ha spiegata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra ne’ luoghi celesti,

21 al di sopra di ogni principato e autorità e potestà e signoria, e d’ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello a venire.

22 Ogni cosa Ei gli ha posta sotto ai piedi, e l’ha dato per capo supremo alla Chiesa,

23 che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti.

Efesini 2

1 E voi pure ha vivificati, voi ch’eravate morti ne’ vostri falli e ne’ vostri peccati,

2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l’andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potestà dell’aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli;

3 nel numero dei quali noi tutti pure, immersi nelle nostre concupiscenze carnali, siamo vissuti altra volta ubbidendo alle voglie della carne e dei pensieri, ed eravamo per natura figliuoli d’ira, come gli altri.

4 Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore del quale ci ha amati,

5 anche quand’eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (egli è per grazia che siete stati salvati),

6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere ne’ luoghi celesti in Cristo Gesù,

7 per mostrare nelle età a venire l’immensa ricchezza della sua grazia, nella benignità ch’Egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.

8 Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio.

9 Non è in virtù d’opere, affinché niuno si glori;

10 perché noi siamo fattura di lui, essendo stati creati in Cristo Gesù per le buone opere, le quali Iddio ha innanzi preparate affinché le pratichiamo.

11 Perciò, ricordatevi che un tempo voi, Gentili di nascita, chiamati i non circoncisi da quelli che si dicono i circoncisi, perché tali sono nella carne per mano d’uomo, voi, dico, ricordatevi che

12 in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, non avendo speranza, ed essendo senza Dio nel mondo.

13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi che già eravate lontani, siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo.

14 Poiché è lui ch’è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto un solo ed ha abbattuto il muro di separazione

15 con l’abolire nella sua carne la causa dell’inimicizia, la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, affin di creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace;

16 ed affin di riconciliarli ambedue in un corpo unico con Dio, mediante la sua croce, sulla quale fece morire l’inimicizia loro.

17 E con la sua venuta ha annunziato la buona novella della pace a voi che eravate lontani, e della pace a quelli che eran vicini.

18 Poiché per mezzo di lui e gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito.

19 Voi dunque non siete più né forestieri né avventizi; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio,

20 essendo stati edificati sul fondamento degli apostoli e de’ profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare,

21 sulla quale l’edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore.

22 Ed in lui voi pure entrate a far parte dell’edificio, che ha da servire di dimora a Dio per lo Spirito.

Efesini 3

1 Per questa cagione io, Paolo, il carcerato di Cristo Gesù per voi, o Gentili…

2 (Poiché senza dubbio avete udito di quale grazia Iddio m’abbia fatto dispensatore per voi;

3 come per rivelazione mi sia stato fatto conoscere il mistero, di cui più sopra vi ho scritto in poche parole;

4 le quali leggendo, potete capire la intelligenza che io ho del mistero di Cristo.

5 Il quale mistero, nelle altre età, non fu dato a conoscere ai figliuoli degli uomini nel modo che ora, per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi apostoli e profeti di Lui;

6 vale a dire, che i Gentili sono eredi con noi, membra con noi d’un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesù mediante l’Evangelo,

7 del quale io sono stato fatto ministro, in virtù del dono della grazia di Dio largitami secondo la virtù della sua potenza.

8 A me, dico, che son da meno del minimo di tutti i santi, è stata data questa grazia di recare ai Gentili il buon annunzio delle non investigabili ricchezze di Cristo,

9 e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che è stato fin dalle più remote età nascosto in Dio, il creatore di tutte le cose,

10 affinché nel tempo presente, ai principati ed alle potestà, ne’ luoghi celesti, sia data a conoscere, per mezzo della Chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio,

11 conforme al proponimento eterno ch’Egli ha mandato ad effetto nel nostro Signore, Cristo Gesù;

12 nel quale abbiamo la libertà d’accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui.

13 Perciò io vi chieggo che non veniate meno nell’animo a motivo delle tribolazioni ch’io patisco per voi, poiché esse sono la vostra gloria).

14 …Per questa cagione, dico, io piego le ginocchia dinanzi al Padre,

15 dal quale ogni famiglia ne’ cieli e sulla terra prende nome,

16 perch’Egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, d’esser potentemente fortificati mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore,

17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori,

18 affinché, essendo radicati e fondati nell’amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi qual sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo,

19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché giungiate ad esser ripieni di tutta la pienezza di Dio.

20 Or a Colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente al di là di quel che domandiamo o pensiamo,

21 a Lui sia la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù, per tutte le età, ne’ secoli de’ secoli. Amen.

Efesini 4

1 Io dunque, il carcerato nel Signore, vi esorto a condurvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta,

2 con ogni umiltà e mansuetudine, con longanimità, sopportandovi gli uni gli altri con amore,

3 studiandovi di conservare l’unità dello Spirito col vincolo della pace.

4 V’è un corpo unico ed un unico Spirito, come pure siete stati chiamati ad un’unica speranza, quella della vostra vocazione.

5 V’è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo,

6 un Dio unico e Padre di tutti, che è sopra tutti, fra tutti ed in tutti.

7 Ma a ciascun di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono largito da Cristo.

8 Egli è per questo che è detto: Salito in alto, egli ha menato in cattività un gran numero di prigioni ed ha fatto dei doni agli uomini.

9 Or questo è salito che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra?

10 Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa.

11 Ed è lui che ha dato gli uni, come apostoli; gli altri, come profeti; gli altri, come evangelisti; gli altri, come pastori e dottori,

12 per il perfezionamento dei santi, per l’opera del ministerio, per la edificazione del corpo di Cristo,

13 finché tutti siamo arrivati all’unità della fede e della piena conoscenza del Figliuol di Dio, allo stato d’uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo;

14 affinché non siamo più dei bambini, sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore,

15 ma che, seguitando verità in carità, noi cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.

16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore d’ogni singola parte, per edificar se stesso nell’amore.

17 Questo dunque io dico ed attesto nel Signore, che non vi conduciate più come si conducono i pagani nella vanità de’ loro pensieri,

18 con l’intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo della ignoranza che è in loro, a motivo dell’induramento del cuor loro.

19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni sorta di impurità con insaziabile avidità.

20 Ma quant’è a voi, non è così che avete imparato a conoscer Cristo.

21 Se pur l’avete udito ed in lui siete stati ammaestrati secondo la verità che è in Gesù,

22 avete imparato, per quanto concerne la vostra condotta di prima, a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici;

23 ad essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente,

24 e a rivestire l’uomo nuovo che è creato all’immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.

25 Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri.

26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra il vostro cruccio

27 e non fate posto al diavolo.

28 Chi rubava non rubi più, ma s’affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, onde abbia di che far parte a colui che ha bisogno.

29 Niuna mala parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete alcuna buona che edifichi, secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a chi l’ascolta.

30 E non contristate lo Spirito Santo di Dio col quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione.

31 Sia tolta via da voi ogni amarezza, ogni cruccio ed ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di malignità.

32 Siate invece gli uni verso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.